(Original)L’ANSIA: VANTAGGI E SVANTAGGI
Vale la pena provare paura? Monitorare costantemente ciò che ci circonda, essere pronti a reagire, essere attenti ai pericoli? Sì, anche se per l’uomo, unico essere in grado di prevedere per sé un futuro a lunga scadenza, c’è uno svantaggio che si chiama ANSIA.
Nell’ansia i pericoli sono ipotetici e distanti e per l’ansioso non c’è un limite ai possibili scenari negativi che può immaginare; può svilupparsi un continuo RIMUGINIO relativo a tutte le cose terribili che possono capitare da oggi fino alla fine della sua esistenza e forse anche successive ad essa.
Il primo svantaggio dell’ansia riguarda il fatto che i pericoli del futuro, per i quali si prova ansia, non sono molto modificabili e il fatto di preoccuparsene non diminuisce la possibilità che si realizzino. È indubbiamente vero che avere paura di ammalarsi può far intraprendere condotte più sane ma è altrettanto vero che questo può essere temuto ma non vissuto con ansia.
L’altro aspetto svantaggioso dell’ansia è la grande attivazione corporea che comporta. Sicuramente la preparazione corporea ci era utile in mezzo alla savana per fronteggiare i pericoli ma ad oggi, abbiamo la stessa dotazione emotiva senza la possibilità che a seguirla ci sia un’azione. In una situazione di stress sociale o lavorativo, le reazioni fisiologiche di tensione sono del tutto inutili e spesso di ingombro.
Rimanere immobili senza agire farà durare la paura più a lungo.