Per iniziare la Pietuccia un antico salume dalla caratteristica forma di tortino tipico della Valtellina e dintorni. Pasta morbida, di carni miste di maiale e manzo, a volte cacciagione, leggermente affumicata. Una festa per il palato soprattutto se accompagnato dalle note piacevolmente amaricanti del radicchio selvatico di montagna (Cicerbita Alpina) sott’olio. Una prelibatezza sempre più rara. Lo sformatino utilizza un misto di erbette di campo che assicurano sempre un profilo gustativo interessante e mai banale e nella fonduta che lo accompagna scaglie di Formadi Frant sapido e cremoso ne esaltano il sapore. Questo formaggio tipico della Carnia e prodotto una volta solo per autoconsumo utilizzava le forme di formaggio con qualche difetto che ne avrebbe impedito la corretta stagionatura. Queste ultime venivano spezzettate e mescolate in un mastello con erbe aromatiche, pepe, panna, grappa e la massa ottenuta pressata in piccole forme. Ottimo con la polenta, oggi viene impiegato nella mantecatura di risotti o come qui in versione fonduta. Altro formaggio pregiato e antico è il Bagoss, formaggio di Alpeggio oggi prodotto solo in 28 malghe nel territorio di Bagolino in Lombardia. Nei tortelloni abbiamo utilizzato un 36 mesi. Il dolce del profondo sud, la Cuddrireddra, un dolce croccante e leggero originario della Sicilia al quale abbineremo un Moscato di Pantelleria. Menu: https://is.gd/HN1AYG