Linea Verde Nicolini (S.R.L.) • ufficio tecnico impiantistica giardini
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Apr 7, 2020
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La paura è che - dopo la pandemia - l'inquinamento torni a salire. Perciò ti proponiamo di riprendere subito il discorso, iniziato settimane fa, sulle piante più efficaci a contrastare il cambiamento climatico. E ti suggeriamo le doti anti climate change del Ginkgo Biloba. Probabilmente salvata dall'estinzione grazie alla coltivazione da parte dell'uomo, il Ginkgo è un'antichissima caducifoglie orientale, dal portamento eretto e slanciato, capace di vivere pure mille anni! A guardar bene, non si presenta sempre uguale: l'esemplare maschile è caratterizzato da chioma piramidale; mentre quello femminile ha fronda allargata. Normalmente - comunque - tutti gli alberi di Ginkgo raggiungono i 20 m circa. Altri segni particolari? La corteccia grigio-rossastra è profondamente incisa e sui rami corti si inseriscono ciuffi di foglie a ventaglio, dotate di lunghi piccioli e divise in due lobi da un profondo solco. Il loro verde chiarissimo in autunno è poi destinato a trasformarsi in oro: un fantastico effetto decorativo, importante per donare bellezza al giardino. Ma il Ginkgo - grazie all'auto-produzione d'una particolare sostanza chimica protettiva - è anche resistente a parassiti e malattie. Molto adattivo, non necessita d'innaffiature aggiuntive né di concimazioni speciali. E richiede potature solo di risanamento. Dulcis in fundo, i dati sull'attività di contrasto a inquinanti gassosi e polveri. E le 2,8 t di CO2 che sa catturare in 20 anni (!). Insomma, performance al top.