Guardaroba dei Profumi e Profilo di Junerain1975

Sulla mia pelle prevale indisturbata una componente floreale bianca simile a quella di Arpege,cimiteriale e decadente,alquanto opprimente,con un che di lacca per capelli che lo rende peculiare,strambo per certi versi.Mi risulterebbe difficile,in base alle altre fragranze anni settanta che conosco,riconoscerla come figlia di quel periodo.Curioso.

Sintetico dolciastro plasticoso con reminiscenze palustri nauseabonde perfettamente allineato nel trend che impera tracotante e incontrastato da(e chi li conta più?)xyz anni a questa parte.Sample buttato via come d'uopo e così sia.

Non so se Santalum sia stato concepito pensando proprio al Ganga Aarti o a qualche altra cerimonia,ma se c'è un profumo in grado di parlare all' anima di morte e di rinascita,di Samsara e di Moksha questo è lui.Fragranza da meditazione e da ricerca interiore,liturgica nell' accezione indù del termine.Indossarlo è divenuta una consuetudine del dopo yoga.

Sciapa copia di La Fille de Berlin.
Caffè non pervenuto come la temperatura di Potenza ai tempi del colonnello Bernacca.

Suadente e seduttiva,forse più femminile che unisex,ma che ne so io dall' alto delle mie quasi quarantanove primavere-ammesso che ci arrivi al 21 marzo-di come si cataloga un profumo secondo i moderni dettami.Comunque,fragranza figlia della sua epoca con suo ferreo perché anche sugli scaffali di oggidì.Accostabile senza abbasamenti di sguardo all'ambra di Maitre Parfumier et Gantier che aveva settato uno standard nel mio modo di intendere il genere.La differenza secondo me la fa il muschio,che sulla mia pelle contribuisce a rendere Ambra di Etro tridimensionale,e maledettamente interessante,conferendogli quel "che" di "stropiccioso(perdonate il neologismo -non riesco a spiegare meglio l'effetto che fa al mio naso un certo tipo di muschio-)che mi sollucchera non poco l'olfatto.Prezzo da entry level, soddisfazione di livello assai più alto.Prestazioni assolutamente decorose per un edt.A mio avviso da provare,se vi capita l'occasione.

La prima ora è difficile da digerire.O la mia boccia è farlocca o chi l'ha composto ha preso una mezza topica,oppure con ciò che aveva a disposizione non è riuscito a produrre nulla di meglio di una dissonanza pronunciata e fastidiosa,assimilabile all' effetto di ipersalivazione e intenso fastidio,appunto, che certe vecchie posate facevano posando la lingua in un punto delle stesse,io non ho mai capito perché.Sparito questo effetto la fragranza si arrotonda notevolmente e scorre via senza patemi e senza evoluzione fino a diventare nel giro di tre ore un gradevole skin scent di vaniglia morbida e sussurrante accompagnata da un tabacco biondo più realistico di quanto si potrebbe supporre,degno più di un commerciale di media fascia che di un dupe tutto sommato economico.Quanto è alta la somiglianza con T.V.?l'idea in qualche modo la rende, ma provato sul polso sinistro con l'originale sul destro come metro di paragone il confronto è francamente improponibile.

Piramide a mio avviso fuorviante,recensione editoriale illuminante,una volta tanto. Fruttatino fumosetto dal sound cheap che strizza l'occhio ad Aventus prima di degradare velocemente nell' ennesima base 2010's style dozzinale indefinita nauseabonda e mefitica, impossibile da eradicare dall' epidermide prima del prossimo avvicendamento cellulare,al quale è stato aggiunto un insopportabile quid untuoso a mo' di mazzata nelle nari finale,tanto per aggiungere insulto a lesioni gravi.Devastante.

Non entro nel merito della somiglianza con B.D.A.,che purtroppo non ho ancora avuto occasione di incontrare,quanto a Bois Intense lo uso volentieri come coccola in queste fredde sere invernali post natalizie.Mi infonde serenità mentre smaltisco il blues di inizio anno.

È un dupe e da par suo si comporta,offrendo un idea dell'originale a costo,e,ca va sans dire,resa, inferiori all' originale.Per conto mio lo trovo discretamente somigliante al suo ispiratore,e perché no altrettanto gradevole e molto più maneggevole,in quanto offre il vantaggio di non nausearmi dopo otto dieci ore e di non dover ricorrere ad un esorcista per scacciarlo definitivamente.Caratteristica quest' ultima che apprezzo sempre piu collo scorrere del tempo.
Attira complimenti e non mi causa cefalea.Bassndomi sul rapporto qualità prezzo il mio giudizio è positivo.

Attratto dal prezzo di favore a cui lo ho reperito in un mercatino e dalle recensioni tutto sommato positive trovate su frag. EN. mi sono fatto corrompere e me lo sono portato a casa, incuriosito dalla sua piramide e dalla storia del brand,e perché no per i quarti di nobiltà intrinsechi al fatto di essere figliolo di tale Michel Almairac.Risultato: mi trovo sotto al naso una pseudopacorabannata ultrachimica nauseabonda e ultracheap.Piú che Pure XS siamo dalle parti di Ferré L' uomo e di Replay Signature Red dragon.Come tutte le porcherie di tal fatta tutto l'ambaradan si riduce prestissimo ad un unico sentore indefinito che non si schioda dai pori della povera porzione di pelle aspersa col mefitico intruglio se non dopo un sano turnover delle cellule epiteliali.Il suo destino è finire dritto filato a profumare la toilette,ma neanche lì primeggerá.Instinct per tale scopo è un dono del cielo.

Conturbante,erotizzante, dannatamente e meravigliosamente "sporco".
Sa di sesso e di pelli bisognose di una doccia nell' aria densa di un umida aurora estiva,dopo una notte passata in discoteca e poi ad amoreggiare in riva al lago.Per me quella notte è quella tra il tredici ed il 14 luglio 1994.Ci attendeva un enorme delusione ma ci godemmo il momento.Cosi faccio con la versione attuale prima che si attenui troppo,troppo velocemente,in attesa di mettere le mani su un vintage proponibile.

Con Sculpture Almairac avrebbe plagiato se stesso, interessante sarebbe conoscere prezzi e performance delle versioni originali per un analisi comparativa e quanto la maison Picasso la prese bene ai tempi.Roma Uomo?si ma anche no,forse una reminiscenza dovuta agli ingredienti usati più comunemente in profumeria nell''annus horribilis(sponda Italia) 1992.Possederli entrambi a mio avviso una ridondanza,l'indossabilitá dipende dal grado di sopportazione dell'hint di fili elettrici in corto dopo esser venuti a contatto con del succo d'arancia troppo zuccherato.

Che C.K.One c,abbia messo lo zampino lo ritengo palese.Per certi casi della vita e delle riformulazioni succede poi che la moderna versione di Chrome somigli più allo One vintage di quelle attuali del diretto discendente del long-best-classic seller di casa Klein.Per approcciarsi a certi aromatici estivi made in nineties with proud(?)serve un minimo di background.Perció,astenersi perditempo e bimbiminkia cresciuti a Kinder Pinguì e 1 million.Da non fan di One e perdipiú col peccato originale del violato copyright non mi sdilinquisco ovviamente per Chrome pur riconoscendone il potere evocativo delle serate di battaglia di gavettoni al lungolago di Pallanza ante abbattimento delle secolari Magnolie,ancor illuminato da lampioni veri e non dalle prime schifezze sodiche a basso consumo seguite da un tot di Barclay Icr lce con Gnr tribute band scalcinata inclusa a massacrarci le orecchie.

Fiero della mia ignoranza consumai nei poco ruggenti nineties ettolitri di Badedas Noir senza sapere dell'esistenza di una musa ispiratrice per il sopracitato doccia schiuma.
Detto ciò la tentazione di sperperare parte dei 30 ml in mio possesso a mo' di deodorante per auto per vedere se l'effetto che fa mischiato all'odore della plastica del cruscotto e del costume umidiccio di acqua di lago in un abitacolo arroventato dal solleone al ritorno dal Sasso di Ghiffa mi restituisce un po' di sana atmosfera puramente ottantiana c'è.
C'è eccome.

Cupo forse no, introspettivo senza dubbio di sorta.
Malinconico per certi versi.Il celeberrimo dopobarba che sa di pioggia potrebbe essere lui,perché no?.Annusato in combo con Versace L'Homme la distanza tra 80's e 90's è tutta lì da scoprire,valutare,rimpiangere.Ed il nome avrà fatto mangiare le mani a qualsivoglia profumiere che non ci avesse pensato prima.

L'ho reperito a basso costo da una nota catena scovandolo nello scaffale dei maschili e l'ho fatto mio scambiandolo per la versione maschile di cui possedetti un flacone nei primi duemila.
L'ho subito associato a Raving di Etro per un accordo che a guardar le piramidi non so riportare ma che decifro animaliche farlocche e non so perché ripugnanti.In Raving questo accordo è molto più monolitico,e infatti mi guardo bene dal maneggiarlo,in Elephant si affievolisce piuttosto rapidamente.Per il resto concordo pienamente con @Amigdala,,è davvero una fragranza melodiosa,sussurrante,scivola via come olio sul sapone,senza punte,senza twist.Io la trovo un tantino noiosa e per nulla nelle mie corde,su di me non otterrebbe alcun effetto di curiosità e men che meno di natura erotizzante.Non lo regalerei a una fiamma,e se proprio lei lo trovasse irresistibile non riuscirei a fare buon viso a cattivo gioco troppo a lungo.Infine mi è impossibile non spendere due parole sul tappo del flacone.Cafonal Kitsch dei più estremi,pare uscito dalla mente sconvolta di un infimo designer di interni con clientela stile generone romano presa di peso da "Ferie di Ferragosto" .In netto contrasto col flacone,ripreso poi da Prada Amber Donna,di per sé non male visti i tempi che correvano.

L'ora blu dell'innocenza,l'estate della prima sigaretta e dei primi giornaletti porno,della prima cotta per Samantha Fox e della presa di coscienza che le femmine non sono solo mamme amorevoli, o sorelle crudeli e dispettose,o compagnucce smorfiose e antipatiche,caricature di crisalidi da sopportare non senza un malcelato disappunto.L'estate di lei che più giovane di me di un mese esatto ma già signorina turbò a lungo i miei sogni dopo un pomeriggio al torrente in cui al termine di ogni bagno le trasparenze del suo due pezzi giallo acido rapivano prive di misericordia il mio sguardo ormai contagiato dal morbo della cupidigia .
L'ora blu della nascita di un altro me,il crepuscolo dell'infanzia vissuto tra fatiscenti giardini di ortensie ed oleandri,di lecci mal potati a mo' di siepe coi tronchi "adornati" da targhe commemorative ai caduti della prima guerra mondiale, tra erbacce calabroni e muri a secco dove andare a caccia di lucertole, tra pomeriggi passati a scottarsi le spalle e farsi gli occhi rossi al lago,al torrente appunto, o quando andava bene alla piscina comunale.
L'inizio di quella che oggigiorno gli psicologi infantili moderni paraculi, con velleità di visibilità su piattaforme z-gen oriented chiamano preadolescenza,trascorsa negli eterni crepuscoli di inizio estate che duravano il tempo di lavarsi, cenare, ed infrangere sistematicamente la promessa di non sporcarsi e non sudare, che guai andare a letto sporchi ma guai uguale se ti devo dare un altra passata nella vasca (che non c'era la doccia,e che l'acqua dalle mie parti ha sempre fortunatamente abbondato ma la mentalità sparagnina da dopoguerra imponeva di non sprecare mai nulla),finendo i giochi pomeridiani per iniziarne di nuovi da terminare il mattino successivo,con l'oscurità densa di lacustri umidicci umori e ancora impregnata di diurna canicola che ci si appiccicava addosso,rumorosa di maggiolini che chiudevamo in vasetti del Ciaocrem col tappo forato da mettere poi sul comodino per addormentarsi trastullati dal "lor mortal ronzio" , pruriginosi di zanzare autoctone rigorosamente crepuscolar-nottambule(naqui e crebbi in un mondo preglobalizzato e le zanzare tigre non erano ancora sbarcate a Bari su un cargo trasportante pneumatici provenienti da chissà dove via Valona-cosi pare secondo fonti più o meno autorevoli-) sulle fronti e sulle schiene, ma non ci faceva venire sonno,affamati di vita ed esperienze come eravamo.
Era il 1986,e chissà se mai mi capitò di annusare L'Heure Bleue in quello scorcio di esistenza in cui una sconosciuta consapevolezza di me stesso e una feroce voglia di esistere mi divoravano.Mi gira la testa al solo pensiero di come poteva essere questo incredibile dipinto olfattivo 36 anni fa, perché già in questa versione del 2021 che non ho potuto esimermi dal fare mia L'Heure Bleue spacca, ma spacca davvero.
Mi domando quanti nasi,tra quelli in attività,a parità di materie prime disponibili,sarebbe in grado non di immaginarla,già non una cosuccia da niente,ma di metterla insieme,che secondo me il talento necessario per riuscire nell'impresa è cosa ai limiti del sovrannaturale,una fragranza senza punti deboli,inattaccabile sotto ogni punto di vista. Forse un Morillas in stato di grazia,ma io un euro mi sentirei di puntarlo su Dominique Preyssas.
Guerlain è Guerlain,e tanto basti,io non sono un fanatico di questa maison ma con la collezione Les Legendaires (ho sniffato anche Mitsouko e Apree l'onde nella stessa sessione-messi di diritto in cima alla wishlist-,venduti per altro a prezzi molto decorosi)hanno fatto un ottimo lavoro di reboot,rispettando innanzitutto la reputazione del marchio,e nondimeno la fiducia dei clienti proponendo fragranze grasse,tridimensionali e spudoratamente orgogliose del loro essere vecchio stile.Il mio profumiere di fiducia,che purtroppo ha chiuso i battenti a fine 2022,lo ha definito un relitto per anziane zie impellicciate.Io concordo e aggiungo,a chiosa:ce ne fossero in circolazione centinaia e centinaia,di relitti da anziane zie impellicciate e di profumoni da nonno vestito da dì di festa di questa fatta.Sarebbe un mondo infinitamente più ricco,profumisticanente parlando.

Dedicato a mia mamma.Nonostante i tuoi encomiabili sforzi sono ciò che sono.Ovunque tu sia ora perdonami,se puoi.

Chimicume dozzinale di infima lega per giunta mal riuscito.
Non ho riferimenti per giudicarlo se non in base al flacone acquistato alla cieca perché ingolosito da un offerta molto allettante.Soldi gettati al vento perché questa cosa informe e malevola non vale neanche un centesimo.Un odore,derivante da un accrocchio di sostanze che non sanno assolutamente di vetiver.Nome roboante e totalmente fuorviante, già venderlo a 8/10€ sarebbe un tentativo di truffa,a prezzo pieno una rapina vera e propria.Forse il flacone in mio possesso è farlocco,forse no, sta'di fatto che sto obbrobrio non lo userò nemmeno come deodorante per il bagno.Regalarlo?non odio nessuno a tal punto....

Recensione riferita ad un batch di marzo 2022.
Siamo a metà strada tra Anteus e Pi,passando per Egoiste e Le Male,con una leggera deviazione dalle parti A*Man ,e ci imbattiamo in questo magnifico disobbediente che in sé porta i semi dei maschili gourmand che saranno ma alloggia in pieni anni ottanta e strizza un occhio alla moda giovane e l'altro a quella più classica,non disdegnando i completi da caccia che fanno molto Polo Green,con accenni di tabacco da sigaro e zibetto non dichiarati ma a mio avviso ben percepibili ,molto ottantiani nell'aspettativa della loro presenza ma molto meno chiassosi e sfrontati che in tante altre creazioni coeve.E poi balsamicità,dolcezza floreale,un filo di talco che ingentilisce,un tocco di vaniglia piccantina che amalgama...
È veramente una fragranza ricca di sfaccettature,Zino,tanto da farmelo risultare unisex sotto più di un aspetto,riformulata molto meglio di altre(penso all'attuale Roma Uomo,di cui forse scriverò qualcosa),figlia del suo tempo nel concept ma futuribile nella resa,guardando le cose in prospettiva.
Perfetta controparte invernale di Cool Water, probabilmente sarò influenzato nel giudizio ma secondo me un filo logico che collega questi due long-sellers di casa Davidoff c'è, soprattutto nel modo in cui entrambi evolvono con grande naturalezza,e forse in qualche accordo cardine,(non sono un tecnico e se sbaglio mi scuso,ma a naso mi pare sia così).
Non per tutti i climi e non per tutte le occasioni,ma al mio manipolo di irriducibili guerriglieri, fieri dinosauri, strenui oppositori del moderno status quo, Zino meritava a pieno titolo di unirsi.

L'ho incontrato la prima volta nel 2001 e l'ho riscoperto recentemente dopo diversi anni di oblio.
Che dire che non sia stato già detto di questo gioiellino? è versatile,dolce ma non gourmand,discreto ma non evanescente.
Pezzo di bravura di Morillas per una fragranza che piace e non stanca,indossabile in qualunque occasione dai primi agli ultimi giorni freschi.
Invecchiato egregiamente,la versione attuale è secondo me ancora validissima.Da scoprire, o riscoprire a seconda dei casi.

Fragranza che fa benino il suo mestiere senza velleità evocativo-artistiche.Nomen Omen,o parafrasando il titolo di un film di John Landis,tutto in un ora.O poco più.
Una tisana zenzero e limone,bevuta magari fresca in un pomeriggio di quelli un tantino stranianti e invitanti all''indolenza in cui i primi caldi fuori stagione ad alcuni fanno dire "Era ora" e ad altri "Di già?",un paio di sfiziosi biscottini al burro per accompagnarla e uno sguardo trasognato all'orizzonte, che accoglie il crepuscolo ormai già piuttosto tardi.
Note di cuore difficili per me da individuare,il resto sinceramente non mi entusiasma, ma la capacità di Vaniglia e Zenzero di destreggiarsi tra l'estivo esperidato ed il vanigliato coccoloso invernale senza diventare un pastrocchio malriuscito non è poca cosa.
Lo stile della casa si riconosce ed è al e o quattro spanne sopra il suo più o meno omonimo di Tesori d'Oriente.Prestazioni molto men che miracolose,ma ha un suo perché.

Dolcione piacione,si certo.Ma con un tocco di classe di un certo livello che non lo fa mai scadere nello stucchevole o peggio nel molesto.In apertura emerge un che di boizy non dichiarato che mi riporta la mente alle bagne al maraschino delle torte delle mia infanzia.In generale tutta l'evoluzione della fragranza,a mio avviso,riporta alla pasticceria,intesa come luogo fisico dove si producono leccornie e peccati di gola,genuine e vecchio stile.Non strafà in termini prestazionali ma attira complimenti e indossarlo mi mette allegria,specie in questo periodo.Altro punto a suo favore,non lascia residui chimici fastidiosi,se devo trovargli un difetto usarlo spesso può stancare,specie in giorni in cui si ha la luna di traverso.Per il resto un ottimo prodotto,versatile e trasversale,consiglio vivamente uno sniffo.

In apertura è ben percepibile il DNA della Colonia Classica.Pochi minuti ed emerge un sentore canforato con accenni medicinali che sfuma in un veloce drydown legnoso dolciastro.Tutto nel giro di un ora e mezza scarsa.
Sandalo non pervenuto,da quanto ne so è discontinuato ma dal mio punto di vista avrebbero potuto tranquillamente evitare di iniziare a produrlo.

Nella versione di cui sono in possesso,prodotta nell'ottobre 2020,(ormai per certe fragranze specificare anno e mese di produzione è pressoché obbligatorio), posso parlare di un ottimo passepartout da contesto lavorativo,piacevole,molto ben educato,indicato un po' per tutte le situazioni a patto di accettare il fatto che regge meglio sugli abiti che sulla pelle e che dopo un paio d'ore non ne resta che una flebile traccia.Riapplicarlo in pausa pranzo per avere un minimo di feedback è d'uopo.
Il prezzo non vale la candela in termini di prestazioni ma personalmente apprezzo molto il fatto che non lascia alcuna traccia sintetica ostinata e che non lotta per emergere se si decide di usare un altra fragranza poche ore dopo averlo applicato,pur anche generosamente.Lo userò regolarmente perché non mi è venuto via a buon mercato ma una volta finito non mi dannerò certo l'anima per trovarne un altro flacone.

Lo sto testando da campioncino e lo sto trovando estremamente piacevole.Ed è la fragranza alla rosa più simile a Blumarine in cui mi sia imbattuto.Fresca,solare,sbarazzina,Rose Naturelle non offre nulla di innovativo ma è molto ben assemblata e suona molto naturale,una volta tanto Nomen Omen.Giovanile ed informale,adatto a ragazze "perbene",non lo sto probabilmente annusando nel periodo più appropriato ma se avessi una figlia di sedici diciott'anni è un profumo che le regalerei.

C'è qualcosa di Accordo Ebano,e per osmosi di Sauvage EDT,nell'apertura metallica asprigna e sudorosa di questa nuova uscita.Tutto comunque si placa molto velocemente,degradando nel classico dolcino vanigliatino anonimo e straabusato ormai da troppi,ma davvero troppi anni a questa parte.
Banale ed evitabilissimo, prestazioni non risibili ma quasi

Batch del novembre 2021 acquistato instore.In questa versione E. N. mi fa cambiare decisamente idea rispetto al giudizio che ne diedi su una boccia acquistata online qualche anno fa.
La fragranza che cercavo da un bel po',perfetta da indossarsi in novembre.
Dark,goth,nocturne,e chi più ne ha più ne metta,Encre Noire si sposa perfettamente ai primi grigiori,ai crepuscoli precoci,al freddo che in questi ultimi anni tende a coglierci molto di sorpresa dopo lunghissime ottobrate tiepide.
Grazie a questa formulazione ho finalmente capito il perché di tanto hype e di tanto entusiasmo.
Rivalutatissimo.

Sottilmente inquietante,a suo modo estremamente eccitante,come un bacio da ubriachi tra me e la ragazza del mio migliore amico una notte di San Silvestro di qualche lustro fà.
Possiedo questa fragranza ormai da almeno due anni, e stasera, risentendolo per l'ennesima volta, lo trovo enigmatico e sfuggente come suo solito,ma scava scava un associazione al mio vissuto,quantunque non moralmente intonsa,l'ho trovata.E che sia proprio questa contribuisce secondo me a descrivere un minimo un profumo che secondo me gioca molto sulle contraddizioni del passaggio dall' infanzia alla perdita dell' innocenza.Ci tenevo, perché trovo Bapteme du Feu una delle creazioni in assoluto più interessanti in cui mi sia imbattuto.E mi dispiaceva non dare almeno un parere positivo su di esso e consigliare di provarlo a chi sia in cerca di un impronta olfattiva originale e difficilmente catalogabile.

Tanta,ma tanta roba davvero.
Uno Dzing al cubo privo delle smussature dolci e e in fondo rassicuranti del capolavoro di L'Artisan.Qui si sta all'addiaccio nella nella savana,senza possibilità di adire ai quotidiani doveri igienici cui siamo abituati né tantomeno i generi di conforto tipici di circhi e fiere varie dove era possibile incontrare gli animali selvatici africani.
Questo su tessuto.Su pelle,o meglio sulla mia pelle la fragranza restituisce una nota ambrata balsamica di rara potenza che soffoca un po' tutto,compresa quella smaccata ferinitá che a me tanto piace.Una sintesi dei due sentori sarebbe l'ideale,forse un paio di spruzzi sul collo e un paio sui polsini potrebbe creare l'equilibrio desiderato.
Per gli appassionati del genere un must,costicchia assai ma in termini di prestazioni è oscenamente performante.Indossandolo si urla in faccia al mondo io sono qui e voglio essere notato.
Lo adoro,lo voglio,lo avrò a costo di sacrifici estremi.Profumi così al giorno d'oggi sono talmente rari e talmente destinati all'estinzione che le occasioni vanno prese al volo.

I nostalgici di He Wood non esitino ad accaparrarsi un flacone di Original Wood prima che venga riformulato al ribasso o perché no discontinuato.
Sulla strabiliante somiglianza tra i due prodotti concordo con mi ha preceduto,anche se l'ultimo arrivato mi sembra un filino più farmaceutico nelle note di testa e più Wood Cologne nell'accordone portante Ma forse mi sbaglio, l'ultima volta che sniffai H.W. credo fosse nel 2018.
O.W. resta comunque una spanna e mezza sopra tutte le uscite del brand degli ultimi anni,persistente, adatto a tutti i climi e tutte le occasioni e foriero di complimenti.

Acquistato a prezzo di favore l'ho usato tre o quattro volte e me ne sono liberato senza rimpianti regalandolo ad un amico patito dei plasticosi dolciastri ultrachimici moderni.Categoria in cui questo obbrobrio rientra a pieno titolo.Il peggior cocco sintetico nauseante non dichiarato che abbia avuto la sventura di testare Fico?albero di fico?vetyver? patchouli?a parte il pastrocchio algoso-salinico di sintesi iniziale tutto vira sul cocco,senza se e senza ma, come se vedessimo un oggetto con molte sfumature molto simili tra loro dello stesso colore.Durata da mal di testa purtroppo.Come gran parte di queste schifezze chimiche K.H.I. non fa eccezione e si aggrappa all'epidermide con inusitata tenacia,resistendo a molti tentativi di lavarlo via.

Luminoso,leggiadro,diafano, con una punta di dolcezza vegetale di classe infinitamente superiore alle gourmandate odierne.Le prime minigonne,i collant colorati coi ricami,le giacche di lana a scacchi,le manifestazioni universitarie e le passeggiate con le amiche od il filarino su Rue Montparnasse il sabato pomeriggio.
Anche un naso disabituato a certi popò di fragranzone vintage riconosce che R.G. è pensato per teenagers,al massimo per giovani donne.
Bionde soprattutto,ed è la prima volta che mi viene di associare una fragranza ad un colore di capelli.

Mai mi era capitata una simile discrepanza tra resa su cartoncino e su pelle.Su mouillette A.F. si trasforma dopo poche variazioni in uno Dzing molto potenziato in cui la parte ferina e circense è padrona assoluta.Su pelle il discorso cambia non di poco.La fragranza scaldandosi assume molte delle sfumature menzionate in piramide.Molto pronunciata è la balsamicitá,accompagnata da una dolcezza fumosa che mitiga la componente fortemente animalica che pur c'è e si sente.
Il risultato è sontuoso,per quanto distante dai canoni della profumeria occidentale moderna.Cose così ahimè non se ne fanno praticamente più e gli amanti del vintage iper mascolino d'antan non dovrebbero farsi sfuggire l'occasione di una prova.
Con indosso questa fragranza,sicuramente non semplice da maneggiare,non si passa inosservati, è un pezzo da novanta non adatto a tutti.
Da dosare con accortezza,due spruzzi inondano una stanza di medie dimensioni.La durata è pressoché esagerata.Per me un dieci e lode tondo tondo, personalmente anelavo un profumo di questo tipo.

Fragranza accattivante e ben bilanciata.Una tuberosa sussurrante,non la solita bombazza narcotica supersexy e un tantino cafona presente in molte creazioni a base di questa nota,la vaniglia viene maneggiata con cura e parsimonia e non ruba mai la scena.Si fa notare senza strafare.Non amo troppo gli anglicismi ma less is more ben si addice a Tuberose Vanilla.

Le prestazioni sono appena sufficienti per una colonia,si arriva a stento a sentirlo appoggiando il naso al polso dopo due ore.Ció detto la fragranza in se stessa non è malaccio, è equilibrata e offre una discreta varietà di sfaccettature che a volte contrapponendosi creano un onesto contrasto tra caldo e freddo,tra legnoso e aromatico.La nota di gin iniziale non l'ho proprio avvertita,mentre ho distinto chiaramente un sentore talcato,soffice e pulito negli ultimi minuti del ciclo.Il prezzo piccolino (si trova senza patemi a 12€ o giù di lì) ed il fatto che lo ho trovato gradevole e ben centrato mi fanno allargare la manica e chiudere un occhio sulla durata davvero scarsina. Voto 7,5.

Dupe di Cool Water molto più verde ed arcigno e meno acquatico in apertura.Variazione sul tema del blockbuster di Davidoff più astuta che riuscita, piuttosto soffocante e mal centrata nella prima ora ora e mezza del ciclo,quando si acquieta mi ritrovo ad indossare appunto C.W.,ma con qualcosa in più che stona.Quanto a dupe di questo evergreen Henry Cotton for Man è sicuramente più fedele all'originale.Green Irish Tweed?siamo seri,dai...

Premesso che a prezzo pieno il gioco non vale la candela questa fragranza ha dalla sua il fatto di essere molto anni duemila,quindi esente da dolcezze appiccicose inusitate,e come altra faccia della medaglia di dare un idea piuttosto forte di già sentito.Resta comunque un discreto prodotto da giorni ed umori incerti,la classica scelta da "oggi non so proprio che mettermi",totalmente chimico,almeno nella formulazione in mio possesso,ma non astratto.Gli ingredienti di sintesi somigliano in modo onesto alle loro controparti naturali,e il risultato è il tipico frescolone da autunno primavera con quel po' di cazzimma speziata nel fondo che lo fa resistere qualche ora sulla pelle che mi farebbe passare la poesia di utilizzarlo con caldo pesante.
Prestazioni moderate, potenzialmente unisex,adatto ad una platea under 30/35 che profumisticamebte parlando la prende un po' come viene.

Non lo definirei un dupe di Stronger with you quanto una reinterpretazione piuttosto originale e ben riuscita.Ne possiedo un 15ml e con questi primi caldi comincio ad apprezzare la nota di menta realistica e scoppiettante che rinfresca e stuzzica il naso.La fragranza resta piccantina e accattivante a lungo,cosa che ho notato in molti profumi di questo brand.La combo iris-vaniglia nel drydown è vellutata senza dolcezze eccessive.Le prestazioni sono più che decorose ed il rapporto qualità prezzo alquanto soddisfacente.

Tra le note riportate sul cartoncino del sample e non presenti sulla lista di fragrantica ci sono la rosa liquorosa in testa e il cedro affumicato nel cuore.Ed è proprio l'accordo molto dolce e boozy,grandemente piacione e ruffiano, che emerge da subito e ne svela il carattere allegro chiassoso e festaiolo.Buona la proporzione tra l'affumicato ed il fondo vanigliato classico che nel drydown fa sì che non si sfori mai nella dolcezza estrema.
A me personalmente non dispiace,lo reputo una perfetta controparte invernale di 1 Million Parfum,che possiedo e che ho usato sporadicamente essendo molto potente,come Elixir del resto,e alla lunga un tantino stancante.Fragranza da scia,per farsi notare,che non rinuncia al target della linea 1M ma che nel panorama moderno qualcosa da dire secondo me ce l'ha anche ad altre tipologie di profumofili.

Eccellente reinterpretazione dei "profumoni" anni settanta ottanta(in generale, purtroppo non conosco il capostipite),e per i nasi un tantino allenati immediatamente ascrivibile alla maison YSL.
Fragranza molto secca ed erbacea,di un eleganza un po' sporca e guascona,in cui io sento un fenomenale castoreo non dichiarato che accompagna col giusto savoir faire la transizione tra un coriandolo scorbutico e pungente ed un patchouli super dry e spiccatamente animalesco,estremamente incisivo e peculiare.
A L.C.J. manca totalmente di note dolci o dolciastre,se lo dovessi paragonare ad un immagine mentale citerei Vincent Cassel trentacinquenne che viene buttato fuori da un casinò poco prima dell'alba,barba di un giorno,una buona dose di whisky in corpo,i vestiti sgualciti per l'inconveniente con la security ed un buon residuo di animosità in corpo che viene placata dai compagni di bisboccia mentre salgono in macchina e partono in cerca di nuove avventure.Voto 8,5,il prezzo non è propriamente amichevole per un profumo sì di livello ma non eccellente sul piano prestazionale.Se vi capita, però, come a me,un tester da 80ml ad un prezzo da designer fateci un pensierino.

L'archetipo della fragranza del dì di festa dei nostri padri e nonni.A messa col vestito buono la domenica alle dieci e mezza, pranzo in famiglia,riposino e struscio in centro con la radiolina incollata all'orecchio per non perdersi una parola di "Tutto il calcio...".
Schema classico da colonia d'antan,agrumi fiori legni,mascolina e piuttosto formale,non conosco la versione vintage ma questo batch di metà 2020 di cui sono in possesso performa più che onestamente e offre una discreta complessità.Se si ama il genere e lo si trova a buon prezzo ci si può tranquillamente fare un pensierino.

L'odore di un anziana prostituta da casino dal viso stanco,in attesa che la legge Merlin diventi esecutiva.O almeno così l'immagino.L'odore di una giovinezza mai davvero vissuta,fiaccata da notti senza sonno e da un odiosa nostalgia di se stessi nati schiavi del danaro che non si possiede e dalle conseguenze a cui porta tale condizione. Cipria,belletti e colonie coprenti dozzinali,aria stantia,igiene approssimativo,sudore e qualche residuo di fluidi corporei non meglio identificati.Mancano solo un tocco di fumo di sigaretta rancido e di alcool da due soldi per completare il quadro olfattivo forse più decadente in cui mi sono imbattuto.
Unisex tendente al femminile,per via di un accordo da profumo da donna cheap vintage che ho quasi di sicuro odorato più di una volta ma che non riesco proprio ad afferrare.Difficile da indossare,anche se non mi farò certo mancare l'occasione,quei pochi soldi che l'ho pagato però valgono l'esperienza fatta.
A suo modo dolorosamente evocativo.

Quando qualcuno mi dice di un profumo che indosso un generico "buono" o nel caso della mia carissima amica Mara "finalmente una cosa da persone normali" io tendenzialmente non disdegno di usarlo ma mentalmente sono già oltre.
H24 è sicuramente una rottura con la profumeria commerciale degli ultimi 10/12 anni.Non è tamarro e dolciastro,non è vergognosamente plasticoso,non è nemmeno sfacciatamente chimico e appiccicaticcio.È molto facilmente indossabile tranne che col caldo estremo,piacicchia e non disturba,e non è propriamente indegno di portare il marchio Hermes.Peró, però almeno nel mio caso non emoziona più di tanto,e in questo senso la reclame è azzeccata.È una fragranza urbana,da contesto lavorativo,intercambiabile per definizione.Non banale e senza mordente come i vari Bottled,ma troppo impersonale e di serie per farne la propria signature.Almeno a mio avviso.

Non fosse per quel mandarino così invadente,con la sua acidula sgarzolina natalizietà(esisterà questo lemma?vabbè avete capito cosa intendo dai!)sarebbe la miglior versione posdibile del Farhenheit EDT al netto delle restrizioni odierne.Il dna del capostipite di sente eccome,e a tratti arrivano vampate di benzina cuoio ruvido e violetta tanto poderose quanto commoventi per chi la fortuna di assaggiare la versione classica ce l'ha avuta.
Perdono anche il drydown vaniglioso sintetico molto anni duemiladieci,molto meno complesso rispetto a quelli dei pesi massimi made in eighties with proud(che comunque non sono più riproducibili) ma avente il pregio di fissare degnamente la fragranza sul piano della durata.Sto mandarino natalizio che mi suona a morte le campanelle però proprio non riesco a reggerlo.Senza di lui questo profumo lo avrei abbastanza amato,invece dopo un iniziale infatuazione(acquistato ai primi di dicembre),già sotto Natale mi era venuto a noia.Peccato.Davvero.

Regalato a mia nipote per il suo diciottesimo.E dopo averlo provato in profumeria ed averne scroccato un paio di spruzzi qualche giorno dopo averglielo donato non ho resistito e me ne sono fatto un 30ml.
Che dire,mi sono imbattuto in un profumo strutturato,intrigante e a suo modo enigmatico. Un vero Hermes,nel senso positivo del termine.Una fragranza che a mio avviso cattura bene l'essenza della transizione tra l'infanzia e l'età adulta,quella twilight zone in cui l'adolescente non è più una cosa e non ancora l'altra,o a volte entrambe allo stesso momento,con tutte le contraddizioni del caso.Io lo sto indossando con una certa soddisfazione, prevalentemente di giorno,e ho ricevuto pure qualche complimento,il che non guasta mai.Pensato per giovanissimi fa la sua porca figura anche su individui ben più maturi.Peró la sua testimonial ideale secondo me resta Michelle Tratchenberg nella quinta stagione di Buffy l'ammazzavampiri.

Non spiacevole ma confuso e indistinto.Come chi ha recensito prima di me questa fragranza anch'io fatico a riconoscere le note,salvo un sentorino muschiato talcato e polveroso.
Adatto secondo me ad un pubblico piuttosto giovane,le prestazioni su di me sono piuttosto scadenti.

Fragranza ordinaria,simile a molte altre da outfit formale e contesto lavorativo di un certo livello. Sicuramente il Gucci da uomo più convenzionale(leggasi noiosetto)degli ultimi anni,fa il suo dovere senza infamia e senza lode,ma al mio naso non spicca nulla che lo emozioni un minimo.
Molto più coraggioso il suo pressoché omonimo del
2020.

Eccellente dupe di Pure Xs.Apertura un po' più alcoolica e scarna,ma dopo una decina di minuti l'effetto Coca Cola allo zenzero è uguale a quello del suo ispiratore.Una mirra discreta compare verso metà ciclo addolcendo quanto basta.Notevole la durata,specie sugli abiti.Sillage buono nelle prime battute,poi si acquieta e crea un piacevole effetto bolla.

Uno dei profumi della mia infanzia,un fisso dei regali di natale e compleanno al mio pivero papà,insieme al Brut Faberge,la cravatta a rombi e lo Stock 84.Lo scorso natale sull'onda dell'articolo scritto di Miguel Matos e grazie alla coincidenza di averli trovati tutti e tre in cofanetto a prezzi molto popolari mi portai a casa Original e Musk in versione A.S. e Black im versione edt.Di questi ultimi due ho gia scritto(peraltro di Musk in primavera avevo preso scontata anche la versione edt,che ho sniffato di straforo prima di regalarla a mio cognato che lo adora),di Original no,perché non mi riusciva di tirar fuori altro che banalità,l'ho usato con gusto per un 90% e ho conservato il fondo come mia abitudine per il mio archivio olfattivo.
Ieri,mentre facevo la spesa in un supermercato di una nota catena mi sono recato nella corsia dei prodotti per l'igiene personale e mi sono imbattuto nelle quattro varianti,original,musk,black e gold,in versione edt a 3,99€ e non ho resistito alla tentazione di tirare su Original.Tornato a casa l'ho spruzzato e mi ha riportato indietro nel tempo meglio di come aveva fatto il dopobarba.Io questa versione edt l'ho trovata fedelissima all'originale,o comunque al ricordo che ho di essa,e mi è venuta voglia di lanciare una petizione per farlo dichiarare patrimonio olfattivo del popolo italiano.
Denim Original è un concentrato di mascolina ruvidità,un inno al testosterone,e,mai claim fu più azzeccato,l'epitome dell'uomo che non deve chiedere mai.
Preziosa testimonianza di un epoca,cambiato pochissimo perché forse già ai tempi gloriosi veniva prodotto al risparmio con aromachemicals e dell'ifra di conseguenza se né è battuto allegramente le stanghe.D.O. è orgogliosamente cheap,demodè,incurante della nuova teoria gender che vuole i profumi non catalogabili per sesso, ed ergo politicamente scorretto.Per indossarlo oggi ci vuole una certa attitudine e una certa dose di menefreghismo del giudizio altrui.Io nel mio piccolo ho intenzione di metterlo con regolarità nelle settimane a venire,un po' perché mi fa tanto natale,e un po' perché finché parlo con educazione ed agisco con civiltà non ho nessuna intenzione di sentirmi in colpa per essere un maschio etero di mezza età.
P.S. la morte sua è una copiosa aspersione dopo il bagno del sabato o della domenica mattina,ma è sorprendente quanto questo gioiellino dal rapporto qualità prezzo vergognosamente buono risulti versatile.

Forse sbaglio, ma mi sembra una scopiazzatura di Paco,con le doverose aggiunte plasticoso-dolciastre di cui, addì sabato 4 dicembre dell'anno di grazia 2021, pare non se non ne abbiano ancora le tasche piene a sufficienza,forse perché ci sono ancora in giro milioni di ettolitri di basi di questo tipo da smaltire e per ragioni puramente economiche(e cos'altro sennò?) non ci si può permettere di buttarle una volta e per sempre nei "loamari" dove sarebbe cosa buona e giusta che finissero.
Prestazioni molestamente in linea con quelle degli altri pastoni di tal fatta.Francamente lo accetterei regalato solo per rivenderlo,recipiente a forma di robottino tazzorro oppure no.

Dopo Fantomas lo stregone si rifà alla grandissima e sforna un raro pezzo di bravura interpretando a modo suo il concetto di cuoiato,e,forse esagero nel dirlo(ma lo penso),settando uno standard per chi in futuro si cimenterà con questo genere.Unico difetto la prima ora ora e mezza,dove la nota affumicata è troppo prepotente per i miei gusti.Dopo questa fase,mano mano che l'affumicato molla il colpo ed escono fuori le altre note,il piacere che provo sniffando Cuoium aumenta a dismisura fino all'orgasmo olfattivo.Dopo un paio d ore l'accordo prevalente è un sontuoso cuoiato liquoroso che ricorda Baraonda,ma continuamente "sporcato" da un sacco di nuance diverse che vanno e vengono senza soluzione di continuità per ore e ore.Tra le note secondarie riportate distinguo chiaramente incenso labdano e una violetta sorprendentemente delicata visto il contesto in cui si trova a gareggiare,e poi ci sento un cipresso non dichiarato molto verde e resinoso.Il resto non perviene ma non me ne cruccio,quel che odoro basta e avanza.
Invernale,evocativo,dark senza esagerazioni,un must have per chi aporezza i lavoridi Gualtieri,e un ottimo inizio per chi non lo conosce e vuol farsi un idea.Personalmente l'ho messo in cima alla wishlist natalizia,da amante dei cuoiati non me lo posso far mancare.Prestazioni fantascientifiche come da tradizione della casa,un fazzolettino mouillette spruzzato tre quattro volte mi sta profumando imperterrito il salotto da mercoledì pomeriggio.

Qualche tempo fa sul forum si parlò di fragranze grasse,beh non conoscevo Fan your flames sennò l'avrei messo in cima alla classifica per distacco.Profumone denso ed oleoso,prestazioni beast mode plus(l'ho spruzzato ieri sul dorso della mano prendendo in parte il polsino della giacca,e stamattina quando ho aperto l'armadio dove l'avevo riposta sono stato investito da una vampata).
Ciò detto a parte un apertura confusa dove rum e tabacco riuscivo a percepirli dopo pochi minuti la coppia cocco-tonka si è fatta assolutamente predominante,e poi ho percepito solo questa idea di cocco molto gommosa,quasi da caramella,sintetico come la fragola e la ciliegia nei dolciumi,che sono stilizzazioni che poco c'entrano col reale.
Da non amante del cocco,specialmente col freddo, non ho ovviamente gradito,e anche il prezzo a cui vien via secondo me è una follia per un mix di essenze,anche di qualità,ci mancherebbe,in cui però ravviso pochissimo lavoro artistico ed un solo accordo basilare.
A cifre inferiori si trovano fragranze ad alta concentrazione di olii essenziali molto simili nella resa ma molto più elaborati e creativi.

Testato su mouillette mi ha impressionato in modo molto favorevole.Un bel solinota corposo,che rende l'idea di rosa fresca e umida di rugiada in maniera mirabilmente realistica.Lasciato il cartoncino in salotto stamattina al risveglio mi sono accorto che l'aveva delicatamente profumato,e ad annusarlo(il cartoncino) si avvertiva ancora un profumo più cupo e sfaccettato,simile per certi versi a La Fille de Berlin.

Invereconda buzzurrata,creata evidentemente per essere percepibile anche da nasi distrutti dalle troppe sniffate,inaccettabile come gli insulsi discotecari tamarri analfabeti che, tra autunno e primavera scorsi,privati della possibilità di radunarsi nel loro humus d'elezione riducevano i centri storici a latrine a cielo aperto non appena il colore della regione lo consentiva,mascherina appesa all'orecchio e fattanza d'ordinanza anche alle due del pomeriggio.Semplicemente insopportabile,campioncino buttato via senza rrimorsi,il trip olfattivo che mi procura è assolutamente sgradito.

Non fa proprio per me.Dolciastro,sintetico,fastidioso, non come unghie sulla lavagna, ma la sensazione che per sinestesia provo sniffandolo è più o meno quella.L'ho dovuto lavare e per fortuna non ha fatto troppe storie.Del set di cinque flaconcini da 8ml che mi è stato regalato è l'unico che proprio non mi piace proprio per nulla.

Con Sentosa Simone Andreoli dà la sua interpretazione dell'orientalone sensuale da acchiappo,cosa che gli riesce molto meglio nel drydown che nelle battute di testa.Nella prima fase lo sento troppo asciutto e medicamentoso,tipo balsamo di tigre,unisex per sottrazione.Il meglio questa fragranza lo dà secondo me nel drydown,quando si fonde con la pelle e si trasforma in un muschiato caldo e molto seducente,col giusto apporto di note vanigliate e di lievi sporcature animaliche.Lo consiglio di sera con climi freschi,buono sicuramente per il clubbing ma credo che il meglio,a patto di non esagerare e di indossarlo un oretta buona prima dell'incontro lo dia in un appuntamento galante.

Come tutti i Bulgari su di me non arriva a due ore nemmeno a spingerlo.Detto questo T.E. è gradevole,un "accordone"che cambia solo in funzione dello scemare nel nulla piuttosto rapido dello spruzzo, in cui non ravviso note particolari né somiglianze specifiche con altri profumi, se non qualcosa che mi ricorda il primo Bulgari Man,e come quest'ultimo privo purtroppo del guizzo e del mordente che un profumo con certi prezzi dovrebbe avere.
P.S. gli anni passano e i ricordi sbiadiscono,ma avendo vissuto nelle Filippine ed avendone spremuti a centinaia su piatti a base di pesce alla griglia ,e non essendo ancora sfortunatamente rimbambito del tutto posso affermare con una certa sicurezza che di calamansi non v'è traccia in questa fragranza,e che la sua nota,decisamente aspra e molto simile a quella del lime sia stata tirata in ballo giusto per proporre una nota inusuale che facesse "figo" dall'ufficio marketing.

Molto diverso dal suo fratello maggiore Arrogance pour homme, più volitivo,giovanile e cristallino.Io ci sento un bel castoreo non dichiarato che fa tanto Antaeus versione moderna,e anche nel resto del ciclo Arrogance uomo non sfigura, secondo me, di fronte al classico di Casa Chanel, più erbaceo e un po' meno ricco nelle note di cuore ma meno filiforme e un tantino più tenace in quelle di fondo.Rapporto qualità prezzo decisamente soddisfacente,non da mai l'idea di essere cheap,anzi, può tenere tranquillamente testa a designer ben più blasonati.Quanto all'essere vintage,beh,non si può negare che A.H. sia facilmente riconoscibile come figlio di un epoca non più tanto prossima,ma se piace il genere è una discreta perla da pescare nel mare magnum dei low cost da supermercato.

Apertura degna di una nicchia entry level, iridescente,sostanziosa,una sorta di fuoco artificiale olfattivo in cui la dicitura Elixir ha un suo perché,in quanto richiama alla mente uno scaffale pieno di pozioni colorate nel laboratorio di un alchimista.Quindi, passati i due minuti di ebbrezza il dna del capostipite esce fuori sempre più prepotentemente, e dopo mezz'ora ci si trova addosso Sauvage Edp che ha già i suoi annetti e costa pure meno.
Lo paragonerei ad Alien la Clonazione,passabile se si è fan della saga,altrimenti sarebbe meglio partire dal primo capitolo della serie targato Ridley Scott.

Più femminile che unisex,un fruttato succoso tipicamente estivo con nuance speziate e di fogliame in piena fase vegetativa.Molto naturale nella resa,prestazioni tipiche delle acque di colonia,per farmi un idea c'ho dovuto dare dentro con almeno due millilitri se non di più.Penso però che con climi tiepidi possa dire la sua con un po' più di vigore.

Mi ero completamente dimenticato di essere entrato in possesso di in 50ml di questa piccola delizia olfattiva durante i saldi dello scorso inverno.Non mi aveva colpito più di tanto nei primi utilizzi.Oggi l'ho ritrovato appoggiato su un lato in fondo all'armadio e per curiosità mi sono asperso il dorso della mano.E l'ho decisamente rivalutato.Che dire,i quarti di nobiltà del capostipite si sentono tutti,ma Privè è più cupo e adulto,meno caciarone del suo antenato.Discotecaro si,ma non solo,secondo me lo si può indossare senza problemi anche di giorno e lo vedo tranquillamenteunisex,grazie al suo accordo di tabacco biondo leggero addolcito al punto giusto dalla cannella tipica di questa stirpe ed una mirra graffiante e dispettosetta mutuata da Pure XS.La Fava Tonka serve più che altro a farlo durare le cinque sei ore di contratto sulla pelle,il patchouly non lo sento distintamente,così come il mandarino rosso in apertura.Sillage non eccessivo,su pelle come detto la durata è di cinque sei ore,sui vestiti regge fino al lavaggio ma si sente più che altro solo la nota di tabacco.A me in questo secondo test è piaciuto molto,mi fa pensare ad un evoluzione del primo 1 Milion pensato per chi lo ha molto apprezzato(ed indossato),e non disdegna di rimanere nel solco indossando una versione più matura ma non meno intrigante del suo cavallo di battaglia dei bei tempi che furono.

La versione edt alla quale questa recensione si riferisce non mi colpisce per nulla,si fatica a sentire il DNA Denim, annacquato da un quid verde balsamico tipo Pino Silvestre che non mi convince proprio.Passata questa fase iniziale secondo me confusa emerge un bel muschio di quercia realistico,vagamente liquoroso che scema però nell'arco di un oretta.Conosco di sfuggita la versione dopobarba che mi è sembrata, nella sua maggior rudezza e spigolosità, più interessante intenso e duraturo, quindi mi sentirei di consigliare quest'ultimo,mentre l'edt, concordo con @Melly è una fragranza oldstyle invecchiata così così che costa poco (ma non così poco), e si sente, facilmente associabile allo zio ottuagenario che ci si rischiava di annegare e poi ci saturava la sala con la sua presenza e la camera dei nostri genitori col suo cappotto durante la visita domenicale,con diversi competitors interessanti e più "freschi" nella sua fascia di prezzo.

Fluido e indistinto,un mescolone senza capo né coda con un quid balsamico nei primi minuti.Tempo di arrivare a casa ed era svanito.La cosa migliore di questa fragranza è il meraviglioso cavallo dello spot pubblicitario.

L'ho rispolverato con l'arrivo delle prime mattine fresche,e c'è poco da fare,incuriosisce e attira complimenti trasversali come credo nessun altro profumo che ho in collezione.Lo avevo acquistato in primavera a metà prezzo e ora che mi resta un quarto di boccetta sto seriamente meditando di ricomprarlo.Io non ci impazzisco perché lo sento un po' troppo giovanile e ambroxanoso ,però si addice bene al mio stile casual un po' sbracato,e non ultimo mi fa anche piacere ricevere qualche complimento.Inoltre l'ambroxan come l'ha accordato vecchio Alberto non incupisce né diventa sudoroso,rimane luminoso mentre degrada dolcemente a skin scent,sicché non si fa asfissiante quando al pomeriggio le temperature salgono a quote da tarda primavera pur rimanendo ben percepibile.

A me pare una versione semplificata dell'Egoiste attuale,con una cannella più polverosa che lo rende più femminile del classico moderno di Casa Chanel e una nuance fumosetta piuttosto intrigante che lavora sul piano opposto bilanciando bene il tutto.
Mi trovo perfettamente d'accordo con gli altri recensori che definiscono Fumo di Oppio una fragranza intima da aromaterapia,lineare,senza eccessi di dolcezza ma coccolosa a sufficienza.Non un capolavoro, ma men che mai una ciofeca.In giro si trova di molto peggio a prezzi ben più alti.

Molto simile nell'evoluzione della componente aromatica all'ormai introvabile Mila Schön Uomo,ossia un interpretazione pressoché magistrale della macchia mediterranea.Tolta questa notevole somiglianza K.H.è un profumo molto più "blues" del suo predecessore.Qui si sentono molto i primi novanta e il senso di ritorno ad un realismo sobrio,noioso e tendente al pessimismo che si respirava,in netta contrapposizione alle esagerazioni dovute all'ottimismo dilagante che avevano pervaso il decennio precedente.Questo concetto lo avevo espresso anche per Iceberg Homme,coevo di K.H..Magari sono fissato io per ragioni legate al mio vissuto,ma io di quel 1991 e dei miei sedici anni non ho ricordi particolarmente negativi né tanto meno traumatici,semplicemente ho memorie legate in particolar modo al cinema e alla musica che mi fanno pensare a quell'anno come a un anno sottotono.
Tant'è,senza scomodare il ragazzo che piange le sue lacrime e le ingoia della incredibilmente suggestiva Malinconoia di Marco Masini,Kenzo Homee è camicia di lino e pantaloni di tela navy o cachi,è un lunedì sera di commiato col filarino estivo,passeggiata sul lungomare semideserto spazzato dal primo vento freddo di nordest,seguito da un paio d'ore passate in un cocktail bar vuoto per tre quarti, a inizio settembre,martoriato dagli sguardi assassini del personale che aspetta solo che alziate il culo dalla sedia per chiudere,quando il grosso del controesodo si è gia consumato e tu sei rimasto altri due giorni(attaccando alle ferie un ignominioso cerificato di malattia di gg 2 rilasciato da una compassionevole guardia medica turistica) solo per poter fare parte del viaggio di ritorno con lei in orario antelucano il giorno dopo,ovvero tra meno di cinque ore,prolungando,non senza una certa dose di autolesionismo,lo strazio dell'addio.
Invecchiato senza infamia e senza lode,lo vorrei da spruzzacchiare alla bisogna per la capacità di proiettarmi in questo trip olfattivo di gran classe, a patto di trovarlo fortemente scontato.Indossarlo si,ma giusto una volta ogni tanto.

Interessante variazione sul tema,con una netta preponderanza dell'accordo salvia-limone,sporcato leggermente qui e lì da lavanda e vetyver.Le altre note me le devo più che altro immaginare,le prestazioni sono nella media per un acqua di colonia.La qualità degli ingredienti invece mi sembra di buonissimo livello.

Concordo pienamente con le recensioni di chi mi ha preceduto. Aggiungo che su di me,forse a causa della giornata fresca e piovosa in cui sto testando questa fragranza, l'apertura è molto balsamica,quasi da caramella per il mal di gola.Prestazioni da acqua di colonia.

Fragranza dai forti connotati erotizzanti,con quel tarlo trasgressivo e birbaccione comune a molti dei prodotti di questo brand.
Pepe e limone aprono per bene il naso,dopodiché S.P. si assesta su un corposo sentore fruttato-aldeidato-muschiato molto unisex,che degrada dolcemente in una nuance liquiriziosa calda ed invitante,senza mai perdere quel retrogusto un po' "porcello" che lo rende così interessante e sensuale.
Creazione notturna e anche piaciona,da seratona in compagnia o da infuocato tete a tete.
Testimonial ideale Joan Jett nel videoclip di Real Wild Child.

Concept perfume paraculo come moltissimi altri del suo ramo.
Si disseminano richiami a questo film o a questa canzone o a questo dipinto e si lascia che la suggestione faccia il resto.
Questo profumo sa di erba e di cuoio?chiamiamolo Barry Lindin,rilasciamo una dichiarazione in cui diciamo di esserci ispirati al sottovalutatissimo film omonimo e a quella scena in particolare e il gioco è fatto.
Barry Lindon è un profumo amaro, erbaceo,fresco,il cuoio io non l'ho sentito ma tant'è,non è stato un test approfondito.
Da qui ad accostarlo alle magniloquenti scene di cavalcata e guerra nella brughiera secondo me ce ne passa un botto, perché allora qualunque profumo erbaceo con una spruzzata di cuoio da sella potrebbe millantare chissà quali analogie.Qua si sguazza nell'equivoco per giustificare un prezzo che non sta né in cielo né in terra rispetto ad un prodotto ordinario, simile a mille altri e che non spicca per originalità né tantomeno per l'eccelsa qualità degli ingredienti.Se Maria Candida Gentile avesse voluto far qualcosa che davvero ricordasse ed omaggiasse Barry Lindon allora si sarebbe potuta sforzare un tantinello di più e inserire almeno una nota di cera fusa e una di polvere da sparo. Questa fragranza,invece, a mio avviso è l'epitome della nicchia sedicente,quella che spilla soldi e piglia per i fondelli tanto quanto il mainstream.

Colonia di nome, tatuaggio olfattivo di fatto.Pressochè eterna,Cologne Extreme ha retto di tutto,due docce,una sudata epocale sotto il cielo di Bologna durante una rimpatriata durata dal primo pomeriggio di sabato al tardo pomeriggio di domenica,una decina di passate di gel igienizzante e uno slavazzo di Punk IPA.La resa è giunta solo dopo la lunga doccia ristoratrice di ieri sera,al ritorno all'ovile,ma a sniffare con attenzione a fior di pelle il dorso della mano sinistra qualcosina-ina-ina ancora arrivava.
Al di la della durata Cologne extreme mi è piaciuta ma non penso riuscirei ad indossarla con nonchalance.Troppo formale e matura, per quanto piuttosto atipica nei suoi sentori a tratti animalici e un po' cupi che non sono lo standard delle acque di colonia,perfetta per attempati gentiluomini che non mollano giacca e cravatta neanche con quaranta gradi.
Per concludere,a dispetto dell'indossabilitá non proprio facile questa colonia non colonia è un bel pezzo di profumeria,ideale per un uomo maturo ed elegante che cerchi un tocco d'estro.

Aberrante chimicume plasticoso in salsa trppicale.Parlare di note secondo me non ha senso quando si parla di certe oscenità,supersintetiche e suoerfluide,monolitiche e puranche difficili da lavare via perché le schifezze che le compongono si appitonano alla pelle e la mollano a volte anche dopo tre giorni in cui continuano a riemergere e sovrastare gli altri profumi indossati.
Disgustoso.

Soffice,coccoloso, vellutato.Un orchidea bianca e carnosa,screziata di rosa e cremisi,avvolta dalle prime luci del mattino.
Creazione pulita e lineare,propedeutica all'approccio alla nicchia.
In definitiva una fragranza molto piacevole,ben equilibrata e armoniosa in tutte le sue parti,del resto il naso dietro di essa è una garanzia.

Ce l'ho da febbraio,l'ho provato con diversi climi e temperature e il massimo che mi riesce di dire è che intorno ai venticinque gradi sembra un clone poco riuscito di Guerlain L'Homme edp.
Per il resto mi trasmette la sensazione curiosa e vagamente straniante di essere appena entrato e di dare un annusata all'aria in luogo indistinto ,un po' farmacia un po' erboristeria un po' profumeria.
Prestazioni modeste,non funziona granché nemmeno come profumo per ambienti.

Per quanto posso dedurre dalle recensioni della versione vintage questa sua rivisitazione è molto fedele all'originale.
Iniziamo dai difetti:secondo gli standard attuali è pesantemente demodè,roba da ottuagenarie con gli occhi pittati di blu e la pelliccia di foca.Difficilissimo per chi ha il naso abituato a certi cliché immaginarlo su un altro tipo di donna,a meno che la donna in questione non lo indossi per qualcuno che apprezzi il genere prima di una serata che si preannuncia di fuoco.
Finito coi difetti passiamo ai pregi.
1)È un PROFUMO VERO,non un acquetta dolciastra farlocca che dura due ore scarse e nemmeno sussurra,rantola.Aliage urla,ti strapazza,ti mangia e ti ric...,ci siam capiti.
2)È lo zibetto non dichiarato più clamoroso in circolazione dopo quello di Kouros(dove per altro è dichiarato)ma più carezzevole e dal sound più naturale.
3)È assolutamente tridimensionale,con un apertura affilata come una spada che ti trafigge e ti obbliga a drizzare le antenne,un cuore floreale narcotico che stordisce(in senso positivo) e da assuefazione, e un fondo morbido avvolgente e supersexy.
Se Yatagan l'ho trovato perfetto per Marlon Brando in Ultimo tango a Parigi Aliage è la sua controparte ideale,fatta su misura per la giovane conturbante e sensuale,con una punta residua di infantile innocenza interpretata da Maria Schneider.
Oggi come oggi definire Aliage un unisex di nicchia leggermente sbilanciato verso il maschile non è a mio modesto avviso una bestemmia.È una fragranza da annoverare tra i "sopravvissuti" di un epoca,un magnifico disobbediente con due palle così.Se incappassi,nel mio penoso cammino di avvicinamento alla mezz'età,in una donna non proprio decrepita che lo indossa con disinvoltura credo che farei di tutto per non farmela scappare.Superbo.

Mi sono imbattuto in Eau d'Ikar lo scorso febbraio.Non mi ha impressionato più di tanto,poi ieri mi è ricapitato tra le narici,ed è stato un colpo di fulmine.
Non so se perché il tester da cui ho ricavato il primo sniffo era farlocco o se più probabilmente perché con clima caldo questo gioiello si esprime al meglio,sta di fatto che E.d.I. è l'agrumato più cazzuto e stiloso che ho mai provato.
Poco altro da aggiungere,il maestro @Dario40 ha descritto in modo magistrale questa fragranza sontuosa,trasudante personalità ed originalità da ogni sua stilla.La clamorosa eccezione alla regola che vuole tutti i profumi dello scorso decennio dolciastri e noiosi.
Qua si gioca a tutt'altro livello,provare per credere.
Unisex,perché no,se la donna non è più ragazzina nello spirito e sa cosa vuole ottenere da una fragranza,discorso che vale virgola più virgola meno anche per gli ometti.Prestazioni più che valide e range d'utilizzo molto ampio.

La boccetta è carina,tolto l'atomizzatore ci si possono infilare due o tre fiorellini di vetro colorato e usarla da sola o in combinazione con altre di questa serie di flankers come soprammobile di tono innegabilmente kitsch.
Venendo al contenuto,il dna del capostipite si sente con una certa chiarezza.Infatti questo suo nipotino ha un piede ben piantato negli anni novanta,e a chi li ha vissuti verranno in mente le magliette col bulldog,i pantaloni a righine,il doppio taglio col cerchietto e gli scarponcini caterpillar anche a ferragosto.Su mouillette, scherzi a parte, l'ho trovato interessante, evocativo di un baracchino dell'anguria al gelo,ormai sparito da anni,che sorgeva nei pressi di una nota spiaggia del lago maggiore,e dove noi ragazzi di circa vent'anni ci rifocillavamo tra un tuffo e l'altro dal balcone del secondo piano di una villa disabitata,nell'intento di farci belli agli occhi delle turiste nordeuropee che per insondabili motivi da sempre affollano quest'angolo di mondo da inizio giugno a metà settembre.
Su pelle invece il composto tende a salinizzarsi, finendo per somigliare a tratti ai mille altri sinteticoni a base di note marine che affollano le profumerie.
Unisex per somma delle fasi,più citrico e spigoloso appena spruzzato,piu fruttato e morbido nel resto della sua breve vita.Tirando le somme parlerei di una tipica fragranza estiva da dopodoccia mattutino,da aspergere copiosamente(magari in modalità splash) per prolungare di un paio d'orette il senso di freschezza che l'abluzione ha regalato.Non indimenticabile ma nemmeno scandaloso, lo si trova senza grossi patemi tra i 25 e i 30€,e a queste cifre, se piacciono il marchio e la concezione di profumi primavera estate da esso proposta in questi ultimi anni può valer la pena togliersi lo sfizio.

Mi è stato regalato per il mio compleanno,gesto graditissimo,e allora tant'è,tocca indossarlo,e cercare di conseguenza qualche lato positivp..
È facilmente indossabile e al netto dell'irrinunciabile dolcezza stucchevole si adatta bene un po' a tutti i contesti(che una ovvia ridondanza di facilmente indossabile,cosa che avevo peraltro onestamente ammesso nella precedente recensione),non è un profumo cafone e tiene bene coi, climi caldi.Ciò detto cercherò di conviverci pacificamente per una quindicina di giorni per poi diradare progressivamente il suo utilizzo giustificandolo con una poderosa voglia di agrumi e di sole.

Prendete un bicchiere di cola alla vaniglia,aggiungeteci un tappino di sciroppo al lampone o alla mitica Granatina(siamo lì),e schizzate col composto appena ottenuto un circuito elettrico in funzione di quelli che si facevano alle medie usando come base una tavoletta di compensato.Fatto? Voilà,Joop Homme è servito.
Questo profumo è un Paco Rabanne mancato,un Pure XS ante litteram,sintetico, astratto,piacione ai limiti dello smaccato.
Invecchiato talmente bene che con un adeguato rilancio sbancherebbe tra le orde di discotecari tamarri a caccia di fragranze da rimorchio,e anche tra le discotecare, perché a mio parere J.H. è totalmente unisex,e in questo senso la rottura con la nobiltà della profumeria maschile anni ottanta è evidente.
J.H. è in anticipo su Egoiste, e secondo me,guardato col senno di poi è la fragranza che meglio cattura lo spirito di quell'irripetibile decade,dove i cantanti si truccavano e cotonavano i capelli esattamente come le loro controparti femminili,e dove la leggerezza e l'apparenza avevano preso il sopravvento travolgendo ogni tentativo di conunicare un contenuto appena appena impegnativo per le meningi,retaggio dei politicizzatissimi anni di piombo, ormai quasi del tutto alle spalle.Non a caso osservando il colore insolito (ancora oggi) del jus si può intuire con buona approssimazione l'odore dello stesso,un colpo di genio che trovo indovinatissimo.
La versione di cui sono in possesso (maggio 2020)non brilla per durata,ma nel primo paio d'ore risulta invadente e scioso al punto giusto,in pieno stile Eighties.Ai prezzi a cui lo si trova, per chi gli anni ottanta li ha vissuti e ancora li ricorda con una lacrimuccia di nostalgia, vale la pena averlo per usarlo,anche in bassa rotazione, in quei giorni in cui si è indecisi su cosa mettersi o si è di umore un po' cupo.Perchè Joop Homme mette allegria.E ancora attira curiosità e complimenti.
Gioiellino.

Ottima alternativa per gli amanti dei grandi classici degli anni settanta-ottanta che hanno voglia di un po' di novità senza scadere nel modaiolo, piatto e sempre uguale a sé stesso, degli ultimi lustri.
Fragranza sospesa nel tempo,intramontabile come una camicia bianca abbinata ad una giacca grigio antracite.
F.d.F. è un legnoso speziato asciutto e senza fronzoli,di stampo classico,ma dotato di una sua originalità dalla quale scaturisce un sottile appeal che cresce lentamente quanto inesorabilmente man mano che la pelle lo scalda e lo fa suo.
Fragranza discreta e bene educata,non strepita ma quando si entra nel suo raggio d'azione si fa sentire.
Testimonial ideale Ryan Gosling.

Recensione riferita ad un batch del settembre 2019.
Buona somiglianza col suo antenato Paco Rabanne pour homme più che con CK One ,meno verde ed aromatico e più agrumato e saponoso.Ci sento anche una spiccata componente animalica che me lo fa trovare molto gradevole ed interessante,ma che ne penalizza la componente unisex rendendolo più tendente al maschile,soprattutto nella prima ora,ora e mezza,in cui la parte saponosa animalica è preponderante e poderosa,mentre con l'andare del ciclo la fragranza si fa più rotonda e aromatica con una punta di dolcezza molto gradevole.In definitiva,un degno figlio dei suoi anni invecchiato un po' peggio di Ck One e Uomo? per citare i primi due che mi vengono in mente,ma ancora indossabilissimo da un over 30/35 in outfit non troppo casual.
Buona la durata e degna di nota la proiezione nelle prime due ore.Ai prezzi a cui lo si reperisce può rivelarsi un buon affare.

Ogni nuovo acquisto è un avventura e questo 125 ml prodotto maggio 2020 è piuttosto diverso dal 75ml del 2018 che ho recentemente terminato.In quest'ultima versione Uomo? è più fedele alla formulazione degli esordii,il mandarino non è paraculo come nella versione 2018,fa molto meno 1million e se ne resta in sottofondo lasciando la ribalta ad uno scatenato legno di rosa che lancia vampate assassine cavalcando aldeidi impetuose e selvagge con la grazia leggiadra di Kelia Moniz.Il punch iniziale non è quello dei bei tempi che furono ma ci si avvicina molto,il resto del ciclo va via senza scossoni seguendo discretamente le orme lasciate dal suo avo.E poi...,e poi ecco l'imprevisto,dove una volta era tutto un fondo muschiato legnoso sensuale e sontuoso oggi c'è un accordo di impasto per torta Margherita a dir poco straniante,che poco c'entra in effetti con tutto il resto dell'ambaradan.Questo curioso accordo dolciario non è granitico,tende a sparire e a lasciare che tutto rientri in ranghi più canonici,anche se il finale di ciclo è più coccoloso e carente di charme di com'era in origine(ambra grigia non pervenuta),ma per una buona mezz'ora tiene banco e un po' rovina l'atmosfera da revival ben riuscito instauratasi nelle prime tre quattro ore.Pazienza,magari respirando e decantando per un periodo questo difetto si correggerà,magari no,ma Uomo? è Uomo? e guai a chi me lo tocca,dagli e dagli ogni volta che lo finisco non riesco ad immaginare di non ricomprarlo .La vera passione non si spegne mai...

Fragranza da ufficio sintetica,inoffensiva,che non disturba nessuno e men che meno si fa notare più di tanto.La piramide è inscindibile al mio naso,e l'unico motivo per cui consiglierei uno sniffo è che a un certo punto del ciclo viene fuori un sentore che ricorda in sedicesimo l'ormai quasi introvabile He Wood.Per il resto si naviga nell'anoninato.

Blind buy a prezzi da fondo di magazzino,quindi non posso più che tanto lamentarmi dello scarso rapporto qualità-prezzo di questa fragranza molto demodé,da vecchia cortigiana imparruccata e imbellettata pesantemente con tanto di neo finto all'attaccatura del generoso décolleté.Classico profumo che fa tanto "effetto coprente",per quel paio d'ore in cui si riesce ad avvertirlo sulla pelle.Durata molto superiore sugli abiti.

Me lo sto portando in giro sul dorso della mano da un oretta e già devo posare il naso sulla pelle per avverirlo.In generae L.M.L.M i sembra un solinota all'iris molto tenue e generico,sporcato da qualcosa di altrettanto generico e di difficile individuazione.Sulla somiglianza con D H.I. non mi pronuncio in quanto conosco quest'ultimo solo di sfuggita.Dei vari flankers di Le Male questo è quello che al monento mi convince meno.

Mi sono risolto ad un blind buy per via del prezzo molto basso(e scontato),di alcune recensioni positive su Fragrantica.com e del fatto che il naso dietro questa fragranza è Maurizio Cerizza.Meno male che chor buttato pochi soldi,perché di questa schifezzuola ultrachimica buona giusto per un mercato adolescenziale,dissonante come un cono limone e cioccolato si salva solo l'iconico flacone a forma di accendino.

È un superprofumo,senza se e senza ma.
Testosteronico,maturo,austero, assertivo.Un concentrato di classe e di stile puramente italiani.
Annusandolo a me vengono in mente in particolare certe giornate invernali della mia prima adolescenza,il mio professore di matematica,ormai ben avviato verso i sessanta,i suoi spezzati scuri in misto lana col dolcevita bordeaux e l'odore di toscano che si portava sempre dietro ovunque andasse,le sue mortifere lezioni ed il mio sguardo che immacabilmente veniva rapito dal grigiore del paesaggio urbano oltre i vetri del finestrone a vetro singolo colla cornice di legno scrostato, e dall'andirivieni di poche macchine e molte donne intabarrate con le sporte della spesa fatta al supermarket adiacente la scuola.
Nessuna fragranza mi aveva mai ricordato come questa il nord Italia del mio passaggio da bimbo a ragazzo in pieno inverno, con sue brine mattutine, la foschia,le nevicate che ovattavano ogni suono, le piogge che lucidavano a specchio l'asfalto ed i crepuscoli precoci che ci sorprendevano,ancora famelici di gioco e di vita, appena terminato il doposcuola.
Estremamente evocativo.

Blind buy azzeccatissimo.E facile da portare,offre prestazioni robuste,attira complimenti e non stanca.Cos'altro volere di più?mette di buonumore e non costa uno sproposito.L'unico oud che sia stato in grado di reggere negli ultimi mesi,anche perché in H.A. lavora da nota di testa e lascia presto la scena a un miele denso e rosato,di quelli da illustrazione,dove i bambini ci si impiastricciano fino ai capelli,una bella cannella polverosa e una vanillina piccante e adorabilmente sintetica,tanto simile a quella che usavo da ragazzino al corso di pasticceria e gelateria.Patchouly non pervenuto,altro pro per me.Perfetto tiramisù per gli animi abbattuti dalle interperie invernali,confortante come un materno abbraccio.Onestamente non sono riuscito a trovare difetti a questa fragranza.L'ho finita in tre mesi con enorme soddisfazione e la ricomprerò di certo.

È la versione pour homme di Noir pour Femme.E se di quest'ultimo penso un gran bene di Noir Extreme non posso dire lo stesso.Nel mascolinizzarlo hanno tolto frutti e fiori senza rimpiazzarli adeguatamente,ed il risultato è un gourmand sui generis senza mordente,senz'altro più complesso di La Nuit de l'Homme,ma comunque tranquillamente bypassabile.Io ne ho preso un tester a metà prezzo,ingolosito dalle positive impressioni ricavate da Noir pour Femme,ma potessi tornare indietro lo lascerei sullo scaffale.

Recensione riferita all'EDT.
Ozonico e rarefatto,malinconico come un uggiosa domenica mattina di metà marzo.Simile a Drakkar Noir ma piu fresco ed evocativo.Decisamente un ottimo rapporto qualità prezzo.

Fragranza particolare,ben strutturata, non facile da
interpretare,e infatti scrivo queste impressioni un mese abbondante dopo averlo acquistato.
Apertura affilata e lucente come un bisturi,nosocomiale,straniante,magnetica.Un accordo,se le note sono quelle riportate,in cui il risultato poco c'entra con gli addendi,un pregevole esercizio d'astrattismo,per quanto non troppo nelle mie corde,almeno inizialmente.Apertura che risente piuttosto nettamente del cambio di clima.Col freddo secco dei giorni scorsi era molto più luminoso di oggi,che è una giornata più mite e meno ventosa.Passata circa un ora le note si fanno più riconoscibili,con un bel vetyver secco e per nulla terroso che si lascia scaldare volentieri,ma solo a tratti da una nuance piuttosto esotica,che,sono onesto,interpreto come un accordo,anche questo molto peculiare,di cannella e sandalo, solo dopo aver letto paraculescamente la piramide.
La durata non è eclatante,proietta bene solo nella prima oretta,sparisce senza colpo ferire e non torna a galla ripetutamente come certe diavolerie moderne.L'avessi annusato ai tempi della sua uscita presumo che l'avrei bollato come demodé,sniffarlo oggi invece lo colloca molto bene nella sua epoca di provenienza.
Il suo più grande pregio, oltre alla natura camaleontica è quel qualcosa che ti fa dire senza saperlo,se ne conosci qualcuno:"sbaglierò ma questo è un Caron".
Il suo più grande limite è appunto questa sua Caronicitá.
Se non si è estimatori di questa Maison difficilmente L'Anarchiste ci farà cambiare idea.

Troppo "calcato",rispetto all'edp,che adoro.In generale l'effetto che mi fa è quello di un profumo troppo pesante e coprente,di quelli che non sai dove finisce il profumo e dove inizia la scarsa igiene con conseguente cattivo odore della pelle di chi lo indossa.
Quando si dice "less is more",l'edp basta e avanza,questa versione è secondo me un inutile ridondanza.

Ricorda discretamente,anche nell'attuale formulazione,Mila Schön Uomo.
Però è più malinconico,introverso del sopracitato,è intriso di una certa cupezza, in cui aspetti più tenebrosi e autunnali della creazione sono nettamente dominanti.
Ne risulta è un vintage non troppo vintage,che ancora si merita un posto negli scaffali della profumeria moderna grazie ad un suo carattere ben definito e a una certa qualità della composizione,la quale non teme più comunque il confronto col suo termine di paragone,ormai inghiottito dall'oblio della discontinuazione.Sia come sia Iceberg Homme è perfetto per questi miei giorni di fine inverno 2020/2021, tagliati a metà da rasoiate di vento artico e spruzzati di nevischio, in cui la natura ancora non dà cenni di risveglio e questa lunga animazione sospesa imposta dal lockdown mi appesantisce l'anima.

Nella miniatura vintage di cui ho avuto la fortuna di venire in possesso gli agrumi di testa si sono un po' persi nel vortice del tempo che scorre inesorabile.Ma dopo aver respirato ed essersi scaldato sulla pelle questo gioiellino è una sinfonia di note aromatiche perfettamente accordate tra loro.Il risultato è una fragranza che richiama in modo mirabile la macchia mediterranea,avvolgente e gradevole come un venticello fresco che ci carezza il viso all'imbrunire di un pigro giorno di fine estate.
Evoluzione lunga e ben scandita,nonostante l'intoppo con gli agrumi dovuto all'età del jus la piramide descritta da Fragrantica ha completamente senso.La qualità degli ingredienti è molto alta,e tutto "suona" molto naturale.
Estivo ma non solo,anni ottanta sì ma con misura,ammantato di un eleganza casual senza tempo come una giacca di lino sopra una camicia bianca allacciata fino al terz'ultimo bottone ed un paio di calzoni di tela blu navy.Lievemente malinconico come la prima domenica di settembre,quando il tempo che ci separa dal ritorno al lavoro e alle incombenze quotidiane si misura in ore e non più in giorni. Superbo.

Copia slavata del monumentale La Fille de Berlin ottenuta usando un gelsomino che ad essere magnanimi potrebbe sembrare quello di Lust in versione pesantemente censurata in luogo della rosa.Anche il fondo mielato è più o meno quello di L.F.D.B.
Risultato, una fragranza piuttosto piatta ed ordinaria,noiosetta anzichéno.Dal nome della fragranza, da amante del Gelsomino,e da estimatore di S.L. sono piuttosto deluso.

Muschiatino birichino adatto alle giovanissime,giocoso e senza pretese,fatta eccezione per il prezzo non propriamente teen's wallet friendly.Ma se un genitore o uno zio si mette una mano sul cuore e l'altra in saccoccia...
Fragranza che non sopporta analisi approfondite,e neanche merita che ci si prenda il disturbo di farle.Di tutta la piramide si sentono le due o tre note principali e poco altro.Le prestazioni sono oneste.
Sarò paleozoico ma sniffando Toy 2 ho pensato alla Susanna di Vascorossiana memoria.

Sto sniffando estasiato tre o quattro gocce estratte da una miniatura vintage.Il jus concentratissimo di color ambrato rossastro vale già da solo il prezzo del biglietto.Se già sulla versione odierna avevo dato un giudizio più che positivo su questa stagionata e davvero ben conservata dovrei accedere a punte di lirismo Dannunziane che ahimè non possiedo per tesserne le lodi.Il fiorito narcotico definitivo.Ho letto tutte le recensioni con attenzione e in tutte ci vedo delle belle verità.La mia è che Anais Anais è un capolavoro che travalica lo spazio-tempo,talmente azzeccato e versatile che riesco ad immaginarmelo sia su Maria Schneider in Ultimo tango a Parigi che su Melania Trump mentre lascia la casa bianca,su Sophia Loren all'ultima mostra del cinema di Venezia o su una ragazzina della mia città in cappotto cammello leggins neri e sneakers argentate(un crimine contro il buon gusto,ma forse ad A.A. riuscirebbe anche il miracolo di non farti pensare all'abominio stilistico a cui stai assistendo).Io lo adoro,mi pare non gli manchi nulla per essere uno standard cui guardare quando ci si cimenta con un fiorito.Anzi,Lo,standard.

Fragranza kawaii se c'è n'è una,giovanile,colorata e fumettosa.E realizzata tanto, ma davvero tanto bene.
Abbandonate le atmosfere cupe e vampiresche di This is Him e Just Rock,e archiviato senza infamia e senza lode lo sciapo This is Love,a sto giro Z&V. fanno centro con una fragranza più femminile che unisex,meno dolce e coccolosa di This is Her ma inquadrabile in quel settore.
Appena spruzzato T.I.U. è un esplosione di allegria e colori,un tripudio quasi lisergico,sinestesico, di coriandoli e stelle filanti.
L'evoluzione è piuttosto rapida e in capo ad alcuni minuti ci troviamo immersi in una deliziosa vaniglia con nuance di sandalo,muschio e un filino di frutti rossi non dichiarati che tira su il morale e ti strappa un sorriso ogni volta che avvicini il naso al polso.Non so quanto la indosserei, dai meandri della mia trista senescenza,ma a scopo terapeutico penso proprio che un 50ml lo metterò in collezione.Per il target a cui è dedicata è una fragranza di sorprendente qualità e vitalità.
Ottima idea regalo per un/una teenager.

Frescolone privo di agrumi,il che fa sia che l'apertura sia di fatto inesistente,solo una vampata indefinita,fresca,quello sì,ma va tenuto presente che oggi ci sono sei gradi e lo sto testando mentre passeggio.
Lasciandolo decantare una decina minuti diventa una copia di CK One, scadente, oltre che mutilata dall'assenza totale degli agrumi di cui sopra,con una reminiscenza di un qualche profumo anni ottanta novanta di quelli cheap che si rimediano talvolta al Tigotà o chi per esso,che però al momento non riesco ad identificare.
Carinissimo il packaging,originale e molto accattivante,bellina la boccetta,osceno il fermaspruzzatore in plastica rossa.Sí a pensarci bene sembra un instant fragrance creata per sfruttare l'assurda popolarità di cui godette CK one ai tempi della sua uscita(V.F.A. è a quanto pare coevo del bestseller di casa Klein).Comunque,per ora finisce nelle retrovie del mio armadio e avrà una seconda occasione coi primi caldi.

Poco da aggiungere alle recensioni di chi mi ha preceduto,senonchè avendolo annusato poco prima di Santal Royale di Guerlain ho trovato la somiglianza stupefacente,e visto che S.R. e arrivato un anno dopo I.M. i conti sono presto fatti su chi abbia copiato chi.
Sia come sia l'oud ormai mi ha davvero stancato,in qualunque salsa mi venga propinato,ma in particolare abbinato a rosa e zafferano.Per i cultori del genere resta comunque un ottimo prodotto.

Fragranza di taglio decisamente arabeggiante,molto carica e opulenta.La qualità degli ingredienti mi sembra molto buona,con una concentrazione di olii essenziali dichiarata al 22%,che a giudicare dal risultato mi pare più che verosimile.Quel che manca a questo profumo secondo me è un po' di originalità,quel pizzico di effetto WOW! che infonde personalità e un carattere ben definito ad una fragranza.Fidelis è ampiamente incentrato sull'abusato accordo rosa-zafferano-oud,senza significative variazioni sul tema.
Prestazioni rispettabili ma non eccelse,prezzo non proprio da acquisto a cuor leggero.
Per gli amanti del genere potrebbe comunque rivelarsi interessante.

Una deliziosa gardenia non dichiarata sporcata da un goccio di gin,percepibile nei primi minuti,e balsamicizzata dall'eucalipto,unica nota presente in piramide che riconosco,che via via prende il sopravvento.Fragranza che evolve in tenue skin scent in meno di un ora.Lo apprezzo ma non lo acquisterei mai,a causa del rapporto qualità prezzo prestazioni non proprio entusiasmante.
Diafano e femnineo.

Profumone molto anni ottanta,ipertrofico in tutti gli aspetti della vintage barbershop fragrance ,ma con un peccato originale,anzi due,non da poco a mio avviso:l'assenza totale di muschio di quercia e di zibetto.Assenza che limitano molto la durata e la profondità dell'insieme.Peccato,perché il resto della band suona con trasporto ed intensità,ma senza basso e batteria si fatica a fare rock.
Sulla Fragrantica in lingua inglese un utente lo ha descritto come l'odore delle botteghe di barbiere di una volta,quando era ancora permesso fumare,paragone che mi trova d'accordo.

Testato da campioncino,l'ho dovuto svuotare per sentirlo un pelino.È rarefatto e filiforme,e dopo mezz'ora non ne resta traccia. Dolcino gradevole(tonka e un filino di vaniglia),ma assolutamente anonimo.
Se la nuit che l'homme ha in programma è la serata finale di Sanremo condita da un bicchierino prima e una camomilla poi,allora lo consiglierei.Prestazioni inaccettabili rispetto al costo.
Soporifero.

Mai sentito niente del genere,nell'accezione più negativa possibile, purtroppo.
Questa cosa per lunghi minuti sa di sangue lasciato a seccare su un piano d'acciaio,e per sinestesia la bocca mi si è riempita del gusto ferroso e dolciastro come se mi fossi morso a fondo un labbro o la lingua.Non ho pregiudizi verso questa Maison,che ha prodotto profumi che ho apprezzato come 2Man Black Pepper o Copper,ma qui il concetto di innovatività ha generato un mostro.Oltre lo scoglio iniziale non arriva comunque nulla che smussi addolcisca o riscaldi.Menta e zenzero,due odori che gradisco molto,sono gelidi e asettici e non riescono ad invertire il mood ematico, così come le note di fondo,che non percepisco chiaramente ma che mi pare agiscano solo come fissativi del tema portante.
Esperienza agghiacciante,detto senza leggerezze.Annusarlo mi ha fatto danzare negli occhi della mente la scena dell'autopsia alla piccola Newt in Alien 3,e purtroppo, come spesso accade, la tenacia sulla pelle di Rouge e di tutto rispetto,non sono riuscito a lavarlo via e sono dovuto ricorrere al caro vecchio Kouros per seppellirlo sotto una calda coltre zibettosa.

Mi piace,mi piace molto.Sarà che in questo periodo ho una forte predisposizione per i cuoiati,sarà che i T.F. tendo quasi sempre a gradirli,ma onestamente fatico a trovare difetti in Ombrè Leather.Meno impegnativo da indossare di Guilty Absolute,meno sofisticato di Colonia Leather,molto meno tamarro e fracassone di No Limits,fragranze con le quali può apparentarsi senza rinunciare a distinguersi.Molto ben fatto,l'equilibrio trovato è notevole ed il risultato secondo me impeccabile.Dai trenta in su,con climi freschi,può tranquillamente essere un passepartout.

Rif.versione vintage

Perfetto per una teenager di fine anni ottanta,che in un tardo pomeriggio di fine primavera molla lo studio per un gelato e una passeggiata con le amiche sul lungomare.
Apertura allegra e frizzantina,luminosa,vivace.
Poi arriva lei,la rosa più leggiadra e giovanile che ho mai annusato,non completamente sbocciata,ancora umida di rugiada.Fresca,poetica, femminile senza inutili pesantezze,magistralmente preceduta e poi accompagnata sul finir del giorno da un fondo che gioca molto abilmente sul confine tra lo sbarazzino ed il malizioso.
Strepitoso,sorprendentemente(per i canoni odierni) tridimensionale e strutturato per un profumo da primavera estate.
Una fragranza che vuole raccontare una storia e che secondo me ci riesce alla grande.

Rif. Versione vintage
Fragranza perfetta per la figlia di una mia ex vicina di casa che nella prima metà degli anni ottanta si avviava verso i cinquanta,viveva a Milano e veniva a trovare sua mamma in agosto e per le feste comandate.Super abbronzata anche a Natale,capelli rosso fiamma,occhiali vistosi, tonnellate di monili assortiti,foulard variopinti annodati al collo e tacchi altissimi d'ordinanza.Anche coi profumi(non saprei dire quali)ci dava dentro alla grande,tanto che quando arrivava alla porta della casa materna,in fondo al ballatoio,la scia ancora permaneva densa come petrolio nei pressi della mia,che stava a circa dieci metri di distanza.
Made in eighties with proud,in K lo stile opulento,variopinto, finanche eccessivo di quel decennio lo si sente in pieno,e per chi lo ha vissuto annusarlo equivale ad un viaggio nel tempo olfattivo di tutto rispetto.
P.S. al giorno d'oggi, specialmente nelle note di fondo K potrebbe essere tranquillamente catalogato come fragranza da uomo.
Decadente, sì,un po',ma di una qualità e di una classe che levati.

Dissonante e sgraziato,fastidioso come lo stridere di unghie che graffiano la lavagna.
Di questa fragranza non riesco a salvare nulla,tutto mi sembra sintetico e di bassa qualitàgli agrumi iniziali sono sparati e aciduli,quando si quietano emerge una nota amara come di coste bollite,il muschio bianco sembra quello dei detersivi per lavatrice del discount.
Probabile che questo sniffo sia fuori stagione a febbraio,vista la piramide,ma se Erbolario lo ha fatto uscire in questo periodo non è certo colpa mia.Provato e lavato via dopo un oretta,per fortuna non è tenace e comunque stava gia svanendo di suo.

Corazzata olfattiva di classe Kouros,ferina e primordiale,di quelle che oggigiorno ad andar bene vengono definite demodè con un sorrisino tirato(cosa successami ieri),ma che possono anche far pensare i giovani nasi ad una nostra idiosincrasia per l'igiene personale.
Ispirata all omonima città amazzonica peruviana, leggenda vuole che la formula di Iquitos sia stata rifiutata da Dior,che poco dopo avrebbe puntato su Farhenheit.Chissà come sarebbero andate le cose se fosse stata fatta una scelta diversa.Tornando alla fragranza,siamo di fronte ad un muschiato animalico duro e puro,appena appena ingentilito da miele rosa e sandalo,ma solo a tratti e solo per fugaci istanti.Per il resto muschio di quercia,muschio e zibetto,zibetto muschio e muschio di quercia(credo proprio non di sintesi)spadroneggiano più o meno da subito mandandomi in brodo di giuggiole.Se non costasse un occhio mi farei volentieri un 100ml.

In una parola?Strabiliante.
Adesso ho capito dove Coty e Roubert presero ispirazione(e anche di più)per il loro Knize Ten.
Che possiedo e mi piace tantissimo,ma R.E.L. è decisamente un gradino o due sopra.
Delizioso cuoiato floreale(fiori in piramide non ce ne sono ma l'effetto è nettamente percepibile),impreziosito dal Bergamotto e dall'Ambra grigia,i marchi di fabbrica di questa Maison.
Royal English Leather è un enorme pezzo di bravura,una fragranza senza tempo di alta classe.

Recensione riferita ad una miniatura vintage di fine anni ottanta o giù di lì.
Tripudio di agrumi non aspri,tenuti insieme da un fondo di muschio di quercia e vetyver molto ben bilanciato e realistico danno vita ad una colonia di stampo classico che fa egregiamente il suo lavoro.Rinfresca, tonifica e a me mette anche una certa allegria sentirla la mattina presto in questo gennaio decisamente più freddo di quelli degli anni precedenti.
Durata superiore a quellla di tanti edt contemporanei e nellla prima ora proietta pure bene.Bel pezzo di profumo in generale,se poi si è amanti delle colonie è davvero tanta roba.

Una fragranza da donna di cotanto livello smutandatorio non lo sniffavo dai tempi di Fiori d'ambra.Devo dire ad onor del vero che paragonato a F.D.A. Must è un tantino più cafoncello e sguaiato,più che a Jennifer Lawrence in sottoveste bianco perla che mi si avvicina felpata e regale come un ghepardo mi fa pensare ad una milfona ruspante in lieve sovrappeso combinata in modo da essere più appariscente di una segnaletica autostradale,con minigonna e top zebrato d'ordinanza.Al netto di questa considerazione Must resta comunque una solida fragranza da nuit folle.
Piramide essenziale,risultato ricco di nuances calde e rotonde che si alternano in una lunga evoluzione semicircolare.
Da Cartier mi aspettavo più finezza e sobrietà,ma il giudizio complessivo che do a Must resta comunque positivo.La qualità degli ingredienti mi sembra buona,così come le prestazioni.
Colonna sonora:Che cos'è l'amor di Vinicio Capossela,in particolare la strofa dove La Ramona entra in campo.
Assuefacente il sentore vanigliato realistico e piccantino di fine ciclo,che resta a fare velo sulla pelle per moltissime ore.

Un raffinato compositum di muschi di varia origine(zafferano peoe rosa ,iris geranio e rosa se ci sono non riesco a distinguerli, così come l'ambra bianca che peraltro non penso di conoscere) che funziona egregiamente per fissare e rafforzare i vintage che attraverso varie riformulazioni hanno perso la loro verve animalica come Number One Farhenheit Ten e Antaeus.Indossato così nudo e crudo è un si ma anche no, specialmente a prezzo pieno.Esercizio di stile ben fatto ma non indimenticabile.

Aggiungo una postilla alla mia recensione di settembre ottobre.
Per qualche insondabile capriccio dell'Ego stamattina l'ho indossato per andare ad una visita medica.Temperatura dalle parti dello zero,una bella mezz'ora di coda all'aperto,appena messo piede dentro e levatomi il giaccone ho quasi gassato i presenti per fortuna mascherati con un effluvio di rara intensità.
Non so se per la stagionatura o per la stagione fredda,ma quello che avevo bollato in estate come un profumetto leggerino ed innocuo si è trasformato in una bomba olfattiva di inusitata potenza,ai limiti del bruciore agli occhi e al naso.Tosto riposto nel fondo dell'armadio lo rispolvererò in primavera per vedere se con temperature miti troverà un punto di equilibrio.

Scoprire che la vaniglia è assente tra le note mi disorienta,perché una vaniglia alla Un Bois Vanille inserita in un contesto stile Opium pour homme è esattamente ciò che mi viene in mente assaporando questa fragranza,che ho votato come la migliore del 2020.
Teneramente sexy,vaniglia o no per me P.P. spacca davvero.Ti avvolge nella sua nuvola e ti sussurra paroline di fuoco mentre ti coccola col suo vibe languido e sofisticato.
Strepitosa scoperta.Adatto a molte situazioni e contesti,attira complimenti a profusione.Nicchia piaciona a prezzi decenti.
Mai più senza.

Gourmand puro,almeno sulla mia pelle.
Un dolce di pasta lievitata bagnato nel maraschino e farcito con crema allo zabaione.Ben fatto,nulla da eccepire,ma non riesco a capire il perché del nome.Per gli amanti del gourmand,appunto, è sicuramente un prodotto interessante,per gli altri il nome è fuorviante.Buone le prestazioni e il senso di naturalezza.Monolitico nell'evoluzione.

One man show gold edition
Bizzarro a dir poco.Una sorta di vale tudo della profumeria.La prima impressione e che quattro o cinque nasi abbiano contribuito alla sua creazione senza riuscire ad accordarsi sulla direzione da intraprendere,litigando accanitamente su ogni singola nota e ogni maledetto accordo,giungendo alla scellerata conclusione che meglio sarebbe stato se ognuno avesse lavorato ad una parte del progetto per poi mescolare il tutto,e che per un caso fortuito, ai limiti dell'intercessione divina, siano riusciti alla fine a creare un qualcosa che non fosse una completa aberrazione.
Questo Frankenstein della profumeria è accostabile a quei personaggi dei videogiochi picchiaduro che imitano lo stile e le mosse di altri combattenti del videogioco stesso.C'è davvero di che sbizzarrirsi con O.M.S.G.E.(già l'acronimo è tutto un programma).Dentro ci si trova di tutto e di più,dal gourmand all'animalico,dal vintage decadente al postmoderno ultrachimico,e chi più ne ha piu ne metta.
Irresistibilmente kitsch,superbamente trash,non mi sentirei di definire una sua sniffata irrinunciabile per chiunque abbia un minimo di passione per l'arte profumiera, ma se ve lo tirano dietro non rinunciate ad un esperienza olfattiva tanto bislacca e raffazzonata da sembrare più una prova riuscita al 30% che un prodotto finito,senza che ciò scalfisca il suo fascino perverso.
Prestazioni colossali,soprattutto nella prima ora,perfetto di questi tempi per far rispettare agli altri il distanziamento sociale quando siete in posta o al supermarket.
Un capolavoro del diversamente buono.

P.S.confermo quanto detto a proposito della sua somiglianza con Kouros dopo il primo paio d'ore,è senza dubbio un sentore più tenue e strano,malato per certi versi ,ma parecchio stallatico nel concept,suppongo,visto che parlare di concept riferendosi a questo fulgido esempio della totale mancanza di progettazione e pressapochismo nella realizzazione è a tutti gli effetti pura eresia.

Avrei tanto voluto scrivere per Egoiste una recensione sulla falsariga di quella che, ispirata da una malinconia dolcissima che mi scorreva dentro scrissi per Farhenheit.Qua purtroppo non mi è possibile, perché annusandolo il lato oscuro della nostalgia sovrasta quello più luminoso e piacevole da esplorare seguendo il filo di ricordi addolciti e smussati dal passare degli anni.Non voglio dire troppo male di questa versione,che è tutto sommato più che dignitosa, visto quel che passa il convento nel mondo della profumeria commerciale odierna.Ma sniffare l'attuale versione, per chi come nel mio caso ha ben in mente quella originale, fa più o meno l'effetto di una visita alla casa della propria infanzia ormai ridotta a rudere inagibile,di una passeggiata in un Luna Park chiuso per fallimento,della canzone delle vacanze estive ascoltata in un diaccio umido crepuscolo di metà gennaio,dellla spiaggetta segreta dove ci infrattavamo da adolescenti recintata e usufruibile solo dai clienti di un ecomostro sedicente Resort di lusso. Lo sforzo per tenerci dentro il poco di bello di Egoiste ignorando lo scempio compiuto dalle riformulazioni è tale da sfiancarci al punto che ci è impossibile far finta di niente.
Alla versione attuale do 7,non do volentieri voti di stampo scolastico,ma su questa particolare fragranza mi sbilancio.Non è giusto prenderla a calci con cieco furore solo perché non è più quella di una volta,in giro c'è molto, ma molto di peggio, in questa fascia di prezzo.
A quella vintage darei dieci con lode ma la nostalgia non è strada a senso unico e non posso escludere sopravvalutazioni dovute al legame affettivo speciale che ho con l'Egoiste dei primissimi novanta.
Menzione d'onore per lo spot pubblicitario, un capolavoro che ha pochissimi rivali(LouLou di Cacharel forse) passati presenti e futuri.

È la tarda estate del 1986,ho undici anni e mia sorella da poco s'è appena fidanzata con colui che a tutt'oggi è mio cognato e i cui genitori sono originari della provincia di Bari.Dall'autunno precedente viviamo da sfrattati in attesa di alloggio popolare in un ex orfanotrofio.Quindici famiglie,sistemate alla meno peggio,coi bagni e le cucine in comune,in buona parte originarie del sud, prevalentemente Puglia e Basilicata.Tradizione dellle donne del meridione che ebbi fortuna di conoscere in quel periodo,era, a fine agosto inizio settembre,preparare la conserva di pomodoro.Chi questa esperienza l'ha vissuta capirà al volo di cosa parlo.Per gli altri,lasciate perdere le giallo zafferanate fighette con un chilo di San Marzano come base della ricetta.Qua si parla di famiglie di minimo cinque sei persone che avevano come base della loro dieta la pasta con sughi a base di pomodoro.La quantità di pomodori da lavare, sbollentare,pelare,privare dei semi, ridurre in tocchettini usando solo muscoli, imprecazioni, passaverdure e colini,cuocere a puntino prima di inserirli in bottiglie della Birra Simplon precedentemente sterilizzate,sigillarle,pastorizzarle per poi assicurarsi che tutto fosse fatto a regola d'arte e che metà delle bottiglie non diventassero potenziali armi biologiche a base di botulino,necessaria a garantire che la conserva bastasse almeno fino alla tarda primavera successiva, era nell'ordine dei quintali.
Ecco,io a questo specialissimo e faticosissimo rito pagano, sunto di una specifica appartenenza geografica,ho partecipato in qualità di forza lavoro non qualificata quell'anno,e anche nei successivi,fino a che fu possibile farlo, visto che gran parte dei condomini del palazzone dove nel frattempo eravamo stati trasferiti a seguito di regolare concorso, si lamentava dell'odore che questa operazione produceva in enormi quantità.
"Sti terroni hanno rotto le balle con sto schifo",disse un mio illuminato vicino di pianerottolo originario del profondo nord(lo disse in dialetto ma la traduzione è precisa e accurata)e l'ex I.A C.P.,oggi ATC,che amministrava il nostro condominio vietò il rito negli spazi comuni,che continuò sui balconi,in forma semiclandestina per alcuni altri anni, sempre più osteggiata,prima di cessare definitivamente.
Strano che tutta questa poderosa associazione di idee abbia aspettato un paio d'anni e almeno sei sette sniffi per palesarsi nel mio stanco e vecchio cervellino, evidentemente certi ricordi restano sepolti più in profondità di altri.Comunque,tirando le conclusioni, ciò che Terroni mi trasmette nettamente è questo senso di appartenenza a una cultura,quale che sia, che pur sradicata,spesso controvoglia, dalla sua terra d'origine fa di tutto per sopravvivere alle avversità e dare conforto,attraverso riti laici e non, ai suoi perpetratori.Se quest'aspetto era fondamentale nel concepimento di questa fragranza direi che lo stregone ha fatto centro.Come per molte altre sue creazioni,il limite più evidente che riscontro è nell'indossabilitá,ma questo è un punto di vista e non me ne voglia chi se lo sente bene addosso da mattina a sera, tra giugno e maggio

Ogni volta che provo questo genere di fragranze non posso fare a meno di invidiare chi quest'ultime le ha potute godere nel loro momento di massimo splendore.
Ciò detto,il Quorum attuale è il classico nobile decaduto, ormai al confino negli scaffali meno ambiti dei supermercati, oppure svenduto online nella speranza che qualcuno se lo pigli per far prezzo ed avere diritto alla spedizione gratuita.
Gradevole nella misura in cui si trova gradevole odorare di prosciutto affumicato vecchio di qualche giorno.L'unica cosa che salvo è il flacone,tanto vintage quanto bello da vedere e maneggiare.Spesso spulciando Fragrantica si scovano delle vere e proprie perle low cost,ma direi che non è questo il caso.

@Melly perdonami la citazione ma il tuo "bestiola rotolata nello zucchero caramellato"(Dzing) è esattamente ciò a cui questa fragranza mi fa pensare nella sua prima mezz'ora di vita,allorquando la componente ferina inizia rapidamente a scemare e resta quella iperglicemica,oltremodo monolitica e gourmand che per qualche strana ragione non sento però stucchevole o nauseabonda.Non ne vado matto ma A.M. esercita su di me un fascino perverso e pervertitore,come molte creazioni di questa Maison.Tanto da averlo indossato nel mese successivo al suo acquisto molte piu volte di quanto i primi sniffi mi avevano lasciato supporre.Marchiarlo come un Angel al maschile,per la conoscenza che ho del vecchio Angel appunto,non mi pare eresia.In ogni caso, nel 1996 di maschili tanto smaccatamente gourmand,correggetemi se sbaglio,non ne giravano.
Innovativo,nel bene o nel male sono gusti personali e insindacabili,ma innovativo sicuramente.

Un overdose di dolcezza,e la piramide ne è la prova lampante.Non riesco a immaginarlo su un uomo e in generale mi sembra piatto e totalmente privo di contrasti che lo rendano interessante.Però non lo trovo né stucchevole né nauseante.
Coccoloso ed innocente,innoquo se vogliamo,una carezza da concedersi in intimità,magari la sera,mentre si gusta una tisana rilassante.
Confortante,si,ma pure noiosetto.

Si potrà usare il termine sinuoso per un profumo? se no allora stiamo sul classico notturno intrigante sexy eccetera.
Eppure,cito Dino Campana:"nel cerchio delle labbra sinuose"mi suona perfetto come claim per questo pezzo di bravura di Sonia Constant.Io lo trovo rovente,annusato nell'incavo del collo o tra lobo dell'orecchio ed attaccatura dei capelli mi causa un feroce infervoramento ormonale.Peccato non averlo provato,causa fine relazione con la sua indossatrice,nei pressi di un camino,in baita,la sera di San Silvestro.

Difficile non liquidarlo come "cacatina" modaiola giovanilsta plasticosa dolciastra stucchevole senza arte né parte creata solo per rimpolpare lo scaffale dei Versace e alleggerire qualche gonzo pasticcomane stratamarro finito tra le grinfie di qualche promoter ignorante totale in materia di profumeria,assunta(a Dio ed al Covid-19 piacendo) per il periodo natalizio, che lo acquisterà perché la tredicesima gli scotta nelle tasche e perché effettivamente i primi due minuti di E.E.D.P. sono quanto di più stordente(in negativo dal mio P.O.V.,ma c.. o conto io che sono un vecchio senescente totalmente incolto in materia attuali tendenze per sopraggiunto limite di età e per moria dei miei neuroni che,essendo sempre meno,si rifiutano di sovraintendere al corretto svolgimento delle funzioni vitali primarie e fare gli straordinari cercando di dare un senso alla Trap ed ai Ferragnez,).Orsù,comunque,tirando le fila, questa fragranza è nata vecchia di almeno cinque sei anni,è una cosa sentita e strasentita,figlia di un idea proditoriamente e selvaggiamente abusata,vagamente nauseante,dalle prestazioni tra il mediocre ed il sufficiente,se si sorvola sulla ducitura Eau de Parfum,della cui piramide è superfluo parlare perché di muro odoroso non meglio identificato si tratta,e, sproloquiando un po' qui un po là, mi rendo conto di aver sufficientemente abusato della pazienza di chi mi legge,ma di aver quantomeno argomentato un filo il mio tranciante "cacatina" iniziale.

Mera operazione commerciale fatta per ravvivare l'interesse sul bestseller della casa.Una versione leggermente più intensa e più duratura dell'edt e considerato che l'edt,appunto,ormai e poco più che acqua fresca... infatti di questa versione edp ho svuotato il campioncino in unica seduta per sentirlo decentemente.
Fragranza allround anonima ed innocua,come altre migliaia ce ne sono,che il profano medio preferisce ad un altra per il marchio,perché il nome suona bene o per l'estetica della boccetta,ma che difficilmente saprebbe distinguere da un altra ad occhi chiusi.
Come direbbe il maestro Maurizio Cavalli,cito,"Né bene né male".
A me lascia indifferente in tutto tranne che nel prezzo,una vera legnata per una cosetta di fragranza come questa.
P.S. Pensare che Honorine Blanc,oltre che di questa schifezzuola, è mamma anche di Noir Anthracite,che amo follemente mi fa strano.Evidentemente quando si lavora per le majors i paletti imposti ai creativi sono parecchio stringenti.

Una delle fragranze più interessanti che ho avuto occasione di testare negli ultimi tempi.Mascolino come principi cardine ma tranquillamente indossabile da una donna nel giusto mood.Liquoroso di classe superiore in apertura, come viene fatto notare da chi mi precede,pur non riportando note alcoliche.Non so se dipende da un accordatura particolare delle note di testa con cardamomo e patchouli,ma a me fa pensare al Nocino o qualche distillato simile ad esso.Dopo i primi minuti in cui la fragranza si scalda rimanendo dolcina e ben educata ecco la virata decisiva.Un cuoio da sella poderoso sale in cattedra e diventa padrone,ben supportato da un labdano piuttosto animalico e solo a tratti mitigato da vaniglia ed elicrisio.Betulla e cedro nel lungo drydown vanno a braccetto senza screzi e creano un equilibrio invidiabile.
In soldoni, dietro il concept di questa fragranza mi pare ci sia un preciso e minuzioso lavoro ,e che questo lavoro abbia prodotto un risultato eccellente.
Io personalnente non riesco a trovarle difetti,a parte forse la mancanza di un pizzico di zibetto,castoreo o muschio nel drydown,ma non essendo profumiere non posso escludere che seguendo il mio consiglio si sarebbe rovinata tutta la composizione.
Robusta la durata,buono ma non eccessivo il sillage,nicchia vera ad un prezzo più che onesto data la qualità del prodotto.

Profumo con un caratterino tutt'altro che banale,dai toni decisamente vintage,specialmente nei primi minuti.Allegro ed amichevole,confortante in maniera non scontata.
Perfetto,non ci fosse sto c...o di covid di mezzo,per un sabato pomeriggio passato ai mercatini natalizi con cioccolata con panna delle cinque inclusa nel contratto,in buona compagnia,spulciando i banchetti dell'usato alla ricerca di una qualche carabattola posseduta da bambini e andata perduta durante un trasloco od inghiottita e mai più risputata da una cantina dispettosa. Qualcosa che se ritrovato ci sembrerebbe immensamente prezioso e ci renderebbe oltremodo felici per un po',prima di ricordarci che era la nostra età a cifra singola o poco più alta a rendere affascinante e intriso di gioia di vivere e fame di futuro a far sì che ogni istante fosse magico,non l'oggetto in sé.
Piccolo capolavoro,e come ogni profumo che evoca in me visioni così accurate e così dense di dettagli lo promuovo con lode

Sintetico,salaticcio e dolciastro allo stesso tempo,e ovviamente plasticoso,con una nuance bruciacchiata.Non arrivo a definirlo terribile,ma secondo me non ci siamo proprio.Fragranza da over 50 abbigliato in modo formale,ma non so se un over 50 che conosce un minimo la profumeria abbandonerebbe mai il suo Farhenheit o chi per lui per questa cosa.

Marlene Dietrich in smoking,ce l'avete presente?Per il resto sto con @Thanaquil tutta la vita.
Fragranza meravigliosa,perfettamente unisex.

Il padre putativo di Kouros.Se quest'ultimo è il profumo delle divinità Ten è perfetto per un nobile britannico,tanto virile nell'animo quanto raffinato nei modi, in procinto di andare in battaglia.Uno spettacolo olfattivo d'altri tempi arrivato fino a noi ed ancora perfettamente in grado di dire la sua in faccia all'IFRA con piglio e determinazione.D'altronde se è in circolazione da circa un secolo,e ancora lo vendono senza svenderlo nei convenience stores vari ed eventuali un motivo ci sarà.
Lo stato dell'arte del cuoiato fiorito,con un fondo animalico ben presente ma mai eccessivo,luminoso,caldo e confortante,di stampo molto realistico.La sua storia lo precede e mi sembra superfluo ripercorrerla qui.Aggiungo solo che questa fragranza possiede una classe di livello superiore e che chiunque apprezzi il vintage di alto livello una sniffata dovrebbe proprio dargliela.
P.S. per quel che ho potuto capire(in rete si trova pochino pochino)il batch in mio possesso dovrebbe essere piuttosto recente,ma,riformulato o meno,resta una gran botta di profumone, e offre prestazioni eccezionali.Con tre quattro spruzzi ci saturate una stanza di medie dimensioni per ore ed ore.

L'oud naturale come l'ho sempre immaginato dalle descrizioni che ne vengono fatte qui sul forum.
L' effetto che mi fa è davvero piaevolissimo,quello di un odore a se stante,non del tutto vegetale né del tutto animale, complesso, gradevolmente sgradevole,e ben distinguibile dalle altre note che lo accompagnano.Su tutto una rosa che smussa gli spigoli e un filo di pesca che addolcisce senza scadimenti nel gourmand, mentre il sandalo,che da il nome alla fragranza, è forse la nota che sento meno.
Estremamente elegante,invenale e notturno.Più maschile che unisex.
Unico difetto l'originalità,per il resto è un profumo fatto veramente,ma veramente bene,e se l'oud è vero oud anche il prezzo ha una sua logica.

Un botto di vaniglia,cannella a profusione ed un accordino alla Code che lo identifica come Armani(e questo conta,oh se conta),ma non gli impedisce di piazzarsi a metà tra una scopiazzatura estremizzata di 1Million e la versione fighetta modaiola giovanilista e discotecara(con susseguenti eccelsi livelli di tamarraggine)di Code,appunto.Campioncino tosto messo nel canestrino dei regalini destinati al fidanzato di mia nipote,che è zarro tanto fuori quanto dentro.E così sia.

Finalmente ho messo le mani sopra un 100ml a prezzo più che contenuto e me lo sto studiando con grande attenzione.
Se fosse un film sarebbe Alien.
Se fosse un album musicale sarebbe Siberia dei Diaframma.
Se fosse un opera d'arte sarebbe Macht und Ohnmacht di H.R.Giger
Se fosse un ora del giorno sarebbe il crepuscolo.
Se fosse un mese sarebbe novembre.
Se fosse un giorno sarebbe la domenica.
È incredibile come senta mia questa fragranza,provo per lei un amore viscerale.
In generale N.A. crea un effetto astratto che mi fa pensare alle foto scattate sulla Luna,ad una passeggiata solitaria sotto la pioggia,in un tardo pomeriggio d'autunno,quando i lampioni sono appena accesi e iniziano ad illuminare spettralmente l'asfalto lucido e intonso dopo diversi giorni di pioggia battente.
Profumo da spleen di quelli tosti,ideale accompagnamento olfattivo per terapie antidepressive a base di crogiolamenti reiterati nell'autocommiserazione più nera.
Lo adoro.

Lo stregone stavolta porta a casa il compitino copiando se stesso.Un po' Duro,un po' Seminalis,e chiunque li conosca sgamerà subito la fantasmata.Sinceramente mi aspettavo qualcos'altro,più innovativo ed originale.Ora,io apprezzo molto sia Duro che Seminalis,ma a sto punto me li prendo separatamente e se proprio voglio provare l'ebbrezza della novità faccio layering,et voilà!,l'identità di Fantomas è svelata.Sulle prestazioni concordo perfettamente con @Lorca,questo ultimo Nasomatto ti urla nelle narici molto meno di altre Gualtierate,anzi,per gran parte del suo (lunghissimo,cą va sans dire)ciclo,sussurra,al massimo borbotta.

L'ho apprezzato sia su cartoncino che sulla pelle,e infatti l'ho acquistato senza troppe elucubrazioni,ma mi è venuto a noia piuttosto in fretta.Ora come ora lo trovo pesantuccio e un tantino nauseante.Non so quanto sia dovuto al nome che si porta e all'inevitabile associazione di idee ma ormai riesco solo a sentirci l'odore del mantello di un animale selvatico con tutti gli annessi e connessi.Monolitico,privo di evoluzione.Prestazioni niente male.

Lo riscopro oggi dopo l'oblio dei mesi caldi.Che dire,il riposo gli ha fatto decisamente bene,è più intenso rotondo e vellutato di come lo ricordavo.La giornata odierna è lo stato dell'arte dell'ultimo dì d'estate.Fresca,capricciosa,con nuvolette e nuvolacce che mosse da un venticello tenace foriero di climi a me assai più congeniali dell'odiata afa luglio-agostana si divertono ad oscurare un sole non più in forma come dieci quindici giorni fa.Ora,questo tipo di giornata esalta le qualita di Jaguar for Man,tirandone fuori tutta la straordinaria complessità,in un crescendo di note ed accordi che dopo otto ore circa dallo spruzzo non si è ancora del tutto placata.Un esaltante viaggio olfattvo,e a pensare come poteva essere la prima versione,pre restrizioni,immagino un qualcosa di fantascientifico, in grado di surclassare senza troppi sforzi la nicchia attuale più costosa e qualitativamente rilevante.Oggi J.F.M. diventa il mio vintage preferito,scalzando Kouros e Boss Number One.

Fragranza scontata ma piacevole,che si sviluppa sull'asse pesca rosa muschio bianco.Il nome invece mi lascia più che perplesso.Cosa c'entrino queste note coi tumulti sociali,le contestazioni giovanili e gli altri eventi del 1969,tra cui la contestazione alla guerra del Vietnam e l'autunno caldo(non solo italiano)a parte un associazione di ideee legate al vissuto del naso creatore non riesco proprio a capirlo.
Per quanto posso dedurre da ciò che ho visto e letto o sentito raccontare su quel periodo io un profumo sul 1969 dal sottotitolo rivolta lo avrei creato con napalm, lacrimogeni, patchouly e marijuana.
Questo è al massimo una gita in campagna fatta in quell'anno da G.Ghislain.
Nome fuorviante,la fragranza è poco più di un decente rapporto qualità prezzo

Floreale fruttato dal marcato stile vintage, pomposo e formale.Invernale e notturno,non riesco a immaginarlo su altri che una sciurotta degli anni sessanta con un bel numero di primavere a segnarle il viso truccatissimo,ben ingioiellata e con pelliccia d'ordinanza Prestazioni di alto livello.

Trattasi in sostanza di un solinota Iso E-Super che fa il verso,più o meno involontariamente a Dior Homme 2020.
Ad eccezione di un filo di agrumi nel gancio e un sentorino floreale indefinito che regge si e no una ventina di minuti tutto il resto della piramide secondo me è inesistente.Quanto a durata l'iso etc.etc. il suo lo fa,anche se io non ne sentivo il bisogno.Più maschile che unisex,rapporto qualità prezzo nettamente a sfavore di chi compra.

Un fruitchouly sintetico e inoffensivo.Se vuole essere il dupe di qualche fragranza blasonata non so dirlo,ma che non vale assolutamente il prezzo a cui viene venduto mi sento di azzardarlo.Più femminile che unisex,prestazioni assolutamente scarse.

Terza volta che lo sniffo da campioncino.Lavanda annegata nel basilico,o viceversa,sta di fatto che dopo un paio di minuti inizia a nausearmi,nel vero senso della parola,e al massimo entro mezz'ora il desiderio di lavarmelo via diventa un bisogno.Tra tutre le altre note riportate sento forse un filo di muschio di quercia e di ambra,per il resto parlerei di un binota monolitico e monocorde,a mio parere né elegante né tantomeno raffinato.

Se avessi un euro per ogni volta che mi è stato proposto da qualsivoglia tipologia di commessa,normalmente subito dopo Acqua di Giò,sarei quantomeno benestante.
A me dice pochino,pure la pubblicità la trovavo antipatica.Dopo un gancio invero piuttosto invitante,lo riconosco, che dura meno di due minuti ci sento solo Iso E Super,più o meno identico a quello di molti altri commerciali.
La versione attuale con clima umido ma non troppo caldo non passa le due ore.

L'ho sentito su un amica(over 40,anche se so che non sta bene dirlo lo preciso per contestualizzare un minimo) che ne stava testando un campioncino,e non l'ho trovato per nulla sexy né conturbante.Forse un filo romantico,quello sì,ma il trio lampone rosa vaniglia,le uniche note che ho percepito distintamente,mi ha fatto pensare a una mia ex compagna delle medie,che ho frequentato tra il 1986 e il 1989, una ragazzina perbene tutta casa e scuola,che si vestiva sempre molto morigeratamente e che in classe era sempre tra le prime pur non avendo atteggiamenti da secchiona.
Lampone molto caramelloso,molto anni ottanta.Il profumo in generale mi sembra perfetto per la giovane Sarah Jessica Parker di Navigator.
Adatto a serate coccolose passate davanti alla tv,in pigiama,a fare pucci pucci cicci cicci con l'amato.Per fragranze da pantera sexy fatalona citofonare altrove.

Difficile salvare qualcosa in questo pastone nauseabondo,dove tutto è stonato,sgradevole e pesantemente cheap.
Per me non esiste una piramide,non ci sono note riconoscibili,solo un odoraccio superchimico veramente malfatto.Pensavo che nell offerta di questo Brand Oud pour lui fosse insuperabile in negativo ma questo B-Boy lo scalza senza neanche allacciarsi le scarpe.Un giovane che vuole profumarsi trendy senza svenarsi allo stesso prezzo trova decine di alternative molto migliori di questa ciofeca.
Terrificante,voto 1 solo perché purtroppo temo si possa fare peggio.

Ho quasi finito un 150 ml comprato a giugno a meno di 40€,e devo dire che a conti fatti non ho fatto un cattivo affare.
Il dna Dsquared è ben presente in questa fragranza ,che non stanca,è fresca e gradevole,ben bilanciata,non irrita la pelle anche se rinfrescata di frequente e ha un packaging carino oltre che funzionale.
Peccato che duri un amen,venti trenta minuti massimo su pelle,poco di più sui tessuti,e che non abbia un minimo di proiezione ne di sillage dopo i primi cinque,il che il che fa si che nessuno la noti a meno che non posi il naso su di me.
Colonia si,ma davvero scarsa.A prezzo pieno non ne vale assolutamente la pena.

Una fragranza estiva adulta,più maschile che unisex,senza accenni acquatici e/o ozonici di sorta, buona per aspergersi abbondandemente tra una doccia e l'altra per chi,bon gré mal gré, non può fare a meno di profumarsi.Peccato per il rapporto prezzo prestazioni,a dir poco scandaloso.
Non voglio impegolarmi in scivolose dissertazioni sulla qualità degli ingredienti,ma a prezzo pieno sono certo che non comprerei Chinotto di Liguria mai e poi mai.
Sulla mia pelle è poco più di un acqua profumata amarognola,con una testa agrumata piuttosto cupa e un velocissimo decalage verso un fondo saponoso vagamente chimico(muschio bianco?).
Un po' meglio va sui tessuti,dove,se spruzzato senza troppo elucubrare sul significato di parsimonia e moderazione si arriva(a stento) alle tre ore.
Su tessuto C.D.L. risulta anche più sfaccettato,riesco infatti a percepire una sorta di cuore floreale con accenni legnosi.Patchouli proprio no ,e dal mio punto di vista la cosa non è sgradita.
Diurno,non impegnativo,tutto sommato inoffensivo,ha il pregio di non irritarmi la pelle,sotto stress in estate più che mai, e di non scadere nel plasticoso dolciastro.
Il grosso difetto,mi ripeto,è il rapporto prezzo-prestazioni,ma se vi aggirate dalle parti degli anta e trovate, come è capitato a me ,un 150 ml intorno ai 50€ allora il discorso potrebbe farsi interessante.

Profumo ispirato alla macchia mediterranea molto convenzionale e canonico,col grosso difetto di avventurarsi con troppa temerarietà nel territorio degli insaporitori per grigliate,nei primi dieci quindici minuti.Troppo pungente e aromatico nel senso culinario del termine per i miei gusti.Il cuore fiorito non lo sento quasi per nulla e il legnoso finale è gia sentito mille volte.Durata sulle cinque sei ore,buona la proiezione nelle prime due.

Fragranza estiva imprescindibile, ai prezzacci a cui la si trova.Innovativa,per quanto possa esserlo un profumo balneare,il nome è azzeccatissimo,perché Shine davvero luccica,e per quanto mi riguarda mi mette anche di buonumore.
Con questa calura,dopo una lunga doccia fresca Shine è un vero toccasana,rinfresca ed energizza,e srcondo me si adegua molto bene ad un utilizzo da happy hour in outfit informale
Alla piramide aggiungerei un arancia mokto aspra e succosa in apertura.
Perfettamente unisex.Azzaro stavolta ha fatto davvero centro,complimenti.

Terza volta che lo sniffo,e tutto quello che sento in Now, a parte un che di detersivo per piatti nei primissimi minuti e una nota legnosa salaticcia molto generica negli ultimi sospiri della fragranza, è l'odore del ghiaccio stantio semisciolto che si propaga dal mio freezer quando lo sbrino in una giornata afosa.
Carino il flacone e il colore del succo,prestazioni scarsine.

La signature del figlio di una mia vicina,che lo fa profumare come un bebè fresco di bagnetto anche se ha gia scavallato i sessanta.
Fragranza infantilista,mi si passi l'orrendo termine,un mix di talco, pasta fissan e prodotti da bagno specifici per bimbi piccoli.Non che sia un male ma non è proprio nelle mie corde.

Il sesso ai tempi della STASI.
Una sveltina consumata in fretta e furia in un impeto di incontenibile passione,in piedi,nei meandri più reconditi dell'archivio sotterraneo di un tristo palazzo governativo,vero e proprio inno al classicismo socialista.Linoleum color cacchetta,coppie di tubi al neon senza parabole impiccate al soffitto tramite catenelle che cigolano oscillando lievissimamente,non si sa bene per quale tipo di impulso motorio.I neon,quelli che non sfarfallano o ronzano tirando gli ultimi, lasciano colare una luce giallognola,malata,che a contatto con la pelle umana fanno pensare ad un ittero in corso.L'aria è viziata,stantia,satura di puzzo di chiuso ancestrale e carta muffosa.L'esatto opposto di un atmosfera adatta alle effusioni,ma i nostri amanti occasionali non badano a certe quisquillie,alla loro ferina eccitazione serve solo un posto qualunque al riparo da occhi indiscreti dove darvi sfogo.
Una tortura non strapparsi i vestiti di dosso e piantarsi le unghie nella schiena.Le apparenze,al ritorno da questa fugace sparizione, vanno salvate.
L'unica cosa che resterà a ricordo di questi dieci minuti di animalesco trasporto sarà l'odore delle loro pelli sudate e frementi per l'eco dell'orgasmo appena svanito nell'olimpo dei grandi piaceri fuggevoli,mischiato a quello ben più terreno di quell'antro noto a pochissimi , da cui sarebbe impossibile riemergere se non si fosse imparato a conoscere perfettamente quello sterminato cimitero di segretissimi peccatucci e inconfessabili verità durante lunghi e meticolosi anni di apprendistato.
Creazione conturbante, e perché no,un tantino disturbante.Io la trovo riuscitissima ed estremamente evocativa,proprio il tipo di fragranza per la quale vado in sollucchero.
Primo ELDO che aggiungo alla mia collezione,dato il presupposto credo proprio che ne verranno altri.

Anche nell'attuale formulazione resta un buon cavallo su cui puntare quando si cerca un frescolone con un minimo di "huevos".
Trentadue anni e non sentirli, C.W. resta attuale e non evoca particolari cliché vintage a chi gli si avvicina per la prima volta senza sapere il suo anno di lancio.
Un must have dei mesi caldi,specialmente ai prezzi scontati a cui lo si riesce normalmente a reperire.

Pastrocchio sintetico appiccicoso e dolciastro come una sigla di qualche cartone anni 80 cantata da Cristina D'Avena. Inutile parlare di note,il sentore emanato da S.T.C.M. è astratto,ma se fosse un dipinto non sarebbe certo un Piet Mondrian.Evoluzione pressoché nulla,scarso il sillage,ma trattandosi di chimicume la persistenza è ahimè piuttosto tenace.
Trattasi di profumo da dieci euro e il suo valore è quello.

Un gran bel pezzo di bravura.Un vetyver freschissimo e virile,balsamico,molto realistico,ben coadiuvato dagli agrumi a sprigionare i suoi effluvi in apertura e a tenere botta per sei ore buone dalle note legnose che piano piano prendono il sopravvento senza mai soffocare la star della fragranza.
Ad oggi la miglior proposta di questo brand italiano che ho avuto modo di testare.Per gli amanti del vetyver è indubbiamente una fragranza da provare.

In una parola:Cimiteriale.
È pari pari l'odore emanato da un cuscino di rose bianche posato il giorno prima su una tomba,in un tiepido giorno primaverile.
Se piace il genere è un gioiellino.
In un ipotetico scaffale lo collocherei nei pressi di Arpege,anche se Rosa 22 non tocca certi picchi di decadenza e grevitá.
Prestazioni medie,in linea con il brand

Piacevolmente asprigno e luminoso in apertura,dolce senza eccessi nel resto del ciclo.Alla piramide aggiungerei un pizzico di vaniglia che a tratti me lo fa somigliare un po' a Dulcis in fundo.
Onesta interpretazione del fiore d'arancio,gradevole ma non indimenticabile.
Prestazioni nella media di un edp.

Se di Aviator avevo detto che è essenziale ma non scarno per questo Le Beau devo parlare di anoressia profumistica.
Fragranza pelle ed ossa,scheletrica,e purtroppo l'unico l'accordo presente,quello tra cocco e bergamotto mi disgusta.Ci sento qualcosa di profondamente sbagliato,che mi fa pensare al latte andato a male.
Questo succede purtroppo sia su pelle che su tessuto.La tonka dopo un po' mitiga questa sgradevole sensazione,ma non fa miracoli.
Detto ciò riconosco a Le Beau una buona dose di realismo e naturalezza.Con una lavata veloce non lascia residui molesti come altre fragranze modaiole moderne.
Prestazioni senza infamia e senza lode.

IFragranza che mi sta conquistando piano piano attraverso un 15 ml trovato in farmacia a prezzo ribassato.
Di Sauvage sento qualcosa in apertura,dopodiché Ebano prende un altra strada,più vicina all'omonima colonia di Acqua di Parma.
In generale definirei A.E. un mix molto riuscito tra dolce legnoso e speziato.
Nessuna componente prevale,tutto scorre,purtroppo troppo velocemente,in perfetto accordo.
Peccato per le prestazioni evanescenti da colonia,una versione più concentrata,chiassosa e tenace se la giocherebbe tranquillamente con nomi molto blasonati.

Sei parti di Aventus,tre di Sauvage e una di Dior Homme 2020 danno vita ad una fragranza per nulla originale ma che non mi dispiace affatto,tanto da averne acquistato un 30 ml,pur non essendo io amante ne del mostro sacro di casa Creed né del bestseller di Dior.
Più un Aventus ruspante all'inizio(ananas non dichiarato o non presente non saprei dirlo con certezza ma l'effetto è quello),e piu Sauvage nel drydown,dove un ambroxan al mio naso più acidulo e meno "sudoroso"di quello del sopra citato mena le danze accompagnato da un pizzico di iso e super non dichiarato.
Buona la durata,onesta la proiezione.Col caldo lo vedo bene di sera su un outfit rilassato.

Mi sembra doveroso aggiungere questa postilla alla mia non proprio lusinghiera recensione,che peraltro non ho intenzione di rinnegare.Però va dato a Cesare quel che è di Cesare.
Profondo mi è stato regalato qualche giorno fa da una donna che sto frequentando da qualche tempo,quindi mi sento,se non in obbligo,almeno in dovere di indossarlo,col benestare della mia migliore amica che lo trova un perfetto profumo da acchiappo per over 35.
L'estivo piu sexy che ha mai sentito,a suo parere.
Altri riscontri positivi li ho avuti da una vicina di casa sulla trentina e da una coppia di amiche incontrate in uno studio di tatuaggi,che mi hanno chiesto che profumo avessi addosso e lo hanno elogiato.
Prestazioni poderose,nelle prime due tre ore lascia una scia impressionante.
Io continuo a trovarlo farlocco e molesto,ma da maschio eterosessuale non insensibile ai complimenti dell'altra metà del cielo non posso non tenere conto di questa attrazione che Profondo esercita sulle donne.Ragion per cui mi trovo a riconsiderarlo,non foss'altro che in qualità di panties dropper.

Se lo trovo al giusto prezzo lo lascerò in custodia a mia nipote insieme alle mie ultime volontà,con l'indicazione di aspergere copiosamente la mia salma e la mia camera ardente durante la veglia,ed il mio catafalco appena prima dell'ultimo viaggio.Più che nella collezione Mortal questa fragranza andrebbe catalogata in quella Ricordati che devi morire.
Tutto è funereo e cimiteriale in Vitriol d'Oillet,finanche il colore del jus.
Non è l'unico garofano che mi fa pensare al trapasso,ma di gran lunga quello che ci riesce meglio.Unica occasione indicata per indossarla da vivi: il due di Novembre.
Ora Pronobis...

Densità ed opulenza assolutamente fuori dal comune,in netto contrasto con la profumeria commerciale occidentale.
Non mi soffermo sulla somiglianza con Interlude for him che conosco giusto di sfuggita,ma S.O.A. è tanta roba già di suo.
Peccato per l'origano troppo invadente,che fa troppo pizzeria.Le altre note invece sono molto interessanti e ben amalgamate,specialmente le resine.
Una fragranza molto ben riuscita ,ma che trovo difficile da indossare per la sua diversità.La sento più da meditazione,mistica,assimilabile a Smoke of God e Bois Sikar .
Non ho viaggiato molto in Medioriente ma Oud Abiyan mi pare ne colga molto bene l'atmosfera che ivi si respira. Egregio rapporto qualità prezzo,prestazioni beast mode.Suggerisco di vaporizzarne un paio di spruzzi sulle tende di una stanza e di rientrarvi dopo un paio d'ore.Effetto sorpresa garantito.

Sinteticone troppo sferzante e metallico per i miei gusti.La mia pelle restituisce quadi solo aldeidi e note marine chimiche pungenti.Pochissimi agrumi,zero note di cuore e un mix di tonka e vaniglia evanescente come drydown.Durata poco sopra le due ore.Non è proprio roba per me.

Un aromatico verde molto classico,dallo spiccato vibe vintage,che a me ricorda classiconi come Yatagan,Paco Rabanne pour homme e Drakkar Noir prima versione,non la patacchetta ultra annacquata in vendita oggi.Comunque potrei benissimo sbagliarmi ma definirlo unisex non ci sta proprio, Periplo è nei fatti una fragranza maschile fatta e finita.
Note acquatiche non pervenute,durata e sillage davvero notevoli per un prodotto de L'Erbolario,soprattutto la prima,sei sette ore su pelle senza battere ciglio.
Mi ha colpito positivamente,consiglio di provarlo.

È un turbo 1million in salsa balneare,infatti riesce ad aggiungere all'impalcatura originale quel qualcosa che ricorda nitidamente,sole e mare,spiagge affollate,vasche sulla battigia,racchettoni e giorni spensierati.Non mi stupirei se il prossimo agosto,restrizioni permettendo,le discoteche delle località turistiche adatte ai più giovani ne fossero letteralmente pervase.
Mi rendo conto che forse non è roba per me,che alla mia età dovrei avere gusti olfattivi più da omettp e via discorrendo,ma a me sta fragranza acchiappona e giovanilista piace da pazzi, e me la sono regalata senza troppi rimorsi.
Scia fantascientifica,specialmente nel primo paio d'ore,durata non epocale ma ci va vicino.

Cafonal(sì un po'),ma sniffarlo darà un piacere perverso a chi ha gradito il capostipite e ormai viaggia verso i primi, ed anche i secondi anta.
Gran flanker,con un un perché ben individuabile che ha indiscutibilmente raggiunto lo scopo.
Promosso con lode.
P.S. asperso con sapienza e moderazione questa fragranza non ha,secondo me,sesso,né età,ne periodi di riferimento.

Doverosa premessa. Io questo profumo l'ho sempre odiato,neanche tanto amabilmente.Ma l'ho indossato, per puro tornaconto, perché esercitava un poderoso effetto afrodisiaco su una pulzella colla quale ho intrattenuto occasionali(ed invero,almeno per quanto mi concerne,più che piacevoli) rapporti personali che andavano ben oltre il concetto di platonico nel biennio 2000/2001.
Detto ciò,a me Fahrenheit ricordava né più né meno l'odore dei miei abiti da lavoro dopo un turno 14/22 in piena estate,nel reparto pressofusione,con temperature mai sotto i 42°.Violetta nemmeno a parlarne,benzina mai pervenuta,al massimo kerosene di infima qualità.E poi, tanto metallo fuso e tanto odore di bruciato,come se avessi assistito da pochi metri di distanza ad uno dei falò del romanzo di Ray Bradbury.
E forse era proprio la mia pelle impregnata di quei sentori di fabbrica metalmeccanica a rilasciare insieme alla fragranza quel tanto detestato effluvio.
Tant'è.Farhenheit nel 2000 era, con Kouros, Antaeus,e in misura minore R.L. Safari e Kenzo Jungle una delle più poderose bombe H olfattive che ho avuto occasione di sniffare in quel periodo.
Non mi piaceva, lo ribadisco,ma con tre quattro spruzzi lo sentivi dappertutto,in macchina,in camera da letto quando tornavo dopo aver fatto serata,sulle lenzuola e addosso alla mia compagna d'avventura il mattino successivo.
Ora,per chi avesse avuto animo di leggermi fin qui,la nostalgia è un finestrone opaco attraverso il quale più o meno tutto il nostro vissuto ci appare in una tonalità di luce soffusa, rassicurante,quella delle pubblicità dei prodotti per la colazione per intenderci ,e nella più classica delle operazioni nostalgia mi sono comprato un 50ml scontato del 30% in uno store di una nota catena.
Ho aperto la confezione, l'ho asperso et voilà,è come se anche lui fosse rimasto dall'altra parte del vetro,attraverso il quale,per effetto delle riformulazioni mi arriva una struggente nota di violetta talcata,malinconica e tenerissima,una vera stilettata al cuore gia in preda ai tumulti del dolceamaro ripercorrere a ritroso i propri sentieri di vita.E poi poco altro.Pazienza,la profumeria del 2020 è questa,e in questa recensione non voglio lanciare anatemi.Ciò che fu non è più,io non faccio più il metalmeccanico e di sicuro non ho il più l'olfatto e il livello di testosterone di vent'anni fa,e il povero Fahrenheit ha pure lui perso per strada buona parte del suo impeto.Ora che ci siamo ritrovati siamo molto più in sintonia tra noi.Siamo due giovanotti troppo cresciuti che hanno ancora il fuoco sacro acceso ma non abbastanza benzina per farlo ardere a dovere.Siamo buoni per una serata revival a tema,qualche ballo,pochi drink e alle due, due e mezza,l'ora in cui a 25 anni stavamo pensando di cominciare fare sul serio ecco che arrivano i dolorini ai piedi e ai lombi,le palpebre pesanti e voglia di tornare a casa a rincucciarci nel nostro lettino.
Sniffare il Fahrenheit odierno per chi conosce il vintage è come osservare uno stadio dismesso dove andavamo da giovani.Uno scheletro,una vestigia utile solo a risvegliare il momento eterno della nostra memoria.Un fantasma che vive,pieno di gente,di colori,di suoni ed odori, ormai solo nella nostra mente.E nel nostro cuore.
Nonostante tutto la proiezione nella prima ora resta poderosa,la zampata del vecchio campione.
Rivalutato.

Un odore più che un profumo,un odore da maschio alfa,intenso,penetrante e deciso.Da amante e coltivatore amatoriale di peperoncini piccanti devo dire che questa nota è davvero ben centrata,molto realistica.
Dopo Guilty Absolute e Memoire d'un odeur Gucci si ripropone con una fragranza dal carattere decisamente nicchioso, confermandosi come la Maison Designer probabilmente più innovativa di questi ultimi anni.
Per quel poco che conosco l'edt direi che questo eau de parfum non è neanche parente,e infatti,complice l'avvento del nuovo decennio,a voler cercare il pelo nell'uovo, gli avrei dato un altro nome come ulteriore segno di rinnovamento.
Tornando alla fragranza devo dire che fatico a trovarle difetti,tutto è orchestrato alla perfezione,ha ben poco di alimentare e nulla di dolciastro,è un profumo cazzuto per indossatori temerari quanto basta,ma molto sicuri di sé,in quanto è il classico prodotto che se non lo porti tu ti porta in giro lui.
Prestazioni piu che all'altezza.
Afrodisiaco.

Mi associo in pieno alle recensioni positive fatte su questo signor profumone,verdissimo e molto fresco,che ottimamente si sposa a queste incerte e ancora fresche giornate di fine primavera.Una fragranza di straordinario piglio e complessità,vintage si ma per nulla demodé.
Indossarlo dopo la docgia da una sensazione piacevolissima,corroborante ed energizzante,ma,e qui sta la cosa strana,indossarlo di sera,prima di coricarsi,con quel tripudio di note verdi,ha su di me un effetto calmante.
Decisamente buona la durata e poderosa la proiezione,soecialmente nel primo paio d'ore.
Incredibile che si trovi a così poco.
Accattatevillo, è un affarone.

Complice l'amore sconfinato che nutro per questa fragranza e un offertona a prezzo stracciato alla quale non ho saputo rinunciare,e pronto a subire una cocente delusione e lanciare strali gonfi d'amarezza e nostalgia per i bei tempi che furono contro le maison designer e le loro scellerate riformulazioni ho aperto il pacchettino,poi la confezione,ho levato il tappo e spruzz! spruzz!.
Magia.Lo hanno ingentilito un pochetto,reso più dolcino e meno invadente della prima versione,ma ragazzi, è sempre tanta roba, è sempre lui, il compagno di mille e più battaglie e di tanti ricordi di gioventù.
Mandarino legno di rosa,cannella e muschio,la spina dorsale di questa fragranza è ancora estremamente attuale e molto originale.
Il flacone di cui sono in possesso è datato giugno 2018,segno che con un po' di buona voglia e magari senza stare troppo a guardare il centesimo di utile d'azienda, nonostante la mefistofelica IFRA si possono continuare a produrre prodotti di qualità e sempre molto simili alla versione originale,pur strizzando l'occhietto alle tendenze.Se lo si può fare pre 22 anni per Uomo? presumo lo si possa tranquillamente fare per 20 per Body kouros.Na questa è un altra storia.Oggi mitigo di molto la delusione per il pacco rifilatomi da Y.S.L. sniffando a pieni polmoni il mio primo e a tutt'oggi ineguagliabile grandissimo amore.
Con nessun profumo come con lui mi sento a mio agio e sicuro di me stesso.

Differenza abissale tra il tester(quello della foto),che mi ha indotto all'acquisto,e la nuova versione con la scritta invertita e il flacone identico a quello del Kouros originale tranne che oer il colore.
Questa nuova formulazione è uno scempio,un dupe peggio che scadente,un profumetto sciapo che sa di poco e dura ancor meno,asdimilabile alle ciofechine da 8 10 euro dai nomi improbabili che si trovano nei chinese stores .
Mi sento praticamente truffato.
Avviso ai naviganti,la versione della foto e quella attuale non sono nemmeno lontane parenti.
Chiudo con una parola per la maison Y.S.L.VERGOGNATEVI,fosse l'ultima cosa che faccio in vita mia non comprerò mai più un vostro prodotto,MAI PIÙ.
P.S. anche i negozi che tengono tester di una formulazione e ne vendono un altra compiono una sorta di truffa ai danni del cliente.Non stupisce che ormai l'online li stia riducendo progressivamente nel numero e nel volume d'affari.

La piramide riportata sul campioncino è interessante,se non ambiziosa.
A me ricorda un coca e rum sgasato.E non molto altro.
Tranquillamente bypassabile.
Prestazioni medio-decenti,il fondo chimico plasticoso dolciastro comune a tantissimi altri commerciali tende a ritornare anche dopo tre o quattro lavaggi accurati della parte aspersa.

Caramello salato e liquirizia hanno un effetto coprente tipo bitume bollente con questo clima in cui lo sto testando,ancora fresco ancorché umido.
Rimando il giudizio ai prossimi primi freddi,per ora l'unico sentimento che mi ispira questa fragranza è la voglia di lavarla via al più presto.

Delicato e leggiadro,più femminile che unisex. Un earl grey preso con tutta calma in un pomeriggio in cui ci si può prendere tempo per se stessi e lasciarsi cullare dall'indolenza,
contemplando la bellezza delle piccole cose da un bovindo che dà direttamente sulla spiaggia.Estremamente evocativo.

Essenziale ma non scarno,giovanile ma non giovanilista, è un soffio d'aria fresca,che si discosta dal suo capostipite pur condividendone buona parte del DNA.
L.M.A. inizia a dare il meglio di sé dopo essersi scaldato sulla pelle per qualche minuto.Menta e foglia di Violetta sono molto realistiche,erbacee e amarognole,e si sentono distintamente per tutto il ciclo,ben supportate da un fondo legnoso gradevolmente dolce(non dolciastro né plasticoso,una rarità di questi tempi).Il risultato è una fragranza fresca piuttosto originale,perfetta per questi primi caldi e per le giornate uggiose non particolarmente fredde.
Buona la durata,cinque sei ore,e discreto il sillage,percepibile ma non invadente.
Non sono un amante dei flanker ma questo ha un suo perché.

Molto aggressivo al naso,sferzante e pungente.
Io sento solo note marine e minerali che mi torturano le narici ai limiti della sopportazione nella prima ora.Poi si acquieta e ammorbidisce un minimo per via dell'ambra,unica altra nots che percepisco oltre a quelle marine e minerali.
Tutto il resto non pervenuto,l'aquozone non l'ho mai sentito prima quindi per ora non mi pronuncio.
In generale mi pare che stavolta Morillas l'abbia fatta fuori dal vaso.Profondo è una fragranza eccessiva,esagerata,se non mal concepita sicuramente mal realizzata.
Chimicume al suo zenith,si lava via con fatica,e purtroppo tende a ritornare quando si applica un altro profumo.Per me un 3 di incoraggiamento,tanto entro i prossimi tre o quattro mesi uscirà il quinto flanker di questa linea temporale,che si chiamerà profondo absolu parfum extreme o qualcosa di simile e correggerà in parte i difetti di questo settordicesimo flanker di Acqua di Giò.

Creazione a tratti stravagante,certamente molto originale.Un concept perfume innovativo,di stampo decisamente nicchioso.
Che dire?,nomen omen,Copper parte freddo,distaccato,pungente,vagamente odontoiatrico,e ricrea molto realisticamente il caratteristico odore del rame appena lucidato,acidulo e graffiante.Scaldandosi, la fragranza diventa mano mano più convenzionale,morbida ed indossabile anche dalle donne,senza perdere "colore" grazie a tabacco ed ambra che continuano a trasmettere l'idea di base.Finale vanigliato ,leggermente resinoso, ma sempre con un quid metallico che fa venire i brividini al naso.
Ottima la durata,onesto il sillage,una cosetta probabilmente non per tutti, ma che a me piace molto e che a mio avviso merita uno sniffo.

Classe ed eleganza.
Ideale per un distinto signore che non rinuncia alla giacca nemmeno con 35 gradi all'ombra.Non fa per me ma ne riconosco la qualità.Le prestazioni sono quelle che sono,soprattutto rapportate al prezzo,però se uno può permetterselo,e può permettersi di rinfrescarlo senza parsimonia è sicuramente un bel viaggiare.
Io comunque,in senso assoluto,gli preferisco Neroli di Profumum Roma,più informale e moooltooo più persistente.

Allegro,fresco,energizzante,proprio quel che ci vuole dopo un bel doccione freddo al termine di una lunga e faticosa giornata estiva.Accordo di testa difficilmente criticabile,veramente ben realizzato,e da amante della menta e del rhum qui ho trovato pane per i miei denti.
Perfetto per un over 30 in camicia e pantaloni di tela,più serale che diurno,casual ma non sciatto.Peccato per le prestazioni,assolutamente non da edp.Non si va oltre le tre ore,neanche abbondando con gli spruzzi.
A meno della metà del prezzo di listino non me lo sono fatto scappare,ma a cifra piena non so se il gioco vale la candela.

Fragranza delicatamente raffinata,che sussurra sensualita,ideale per una miciona in vena di coccole e tenerezza.La parte metallica la sento,ma in sottofondo,percepisco molto più nitidamente la parte floreale,sospesa tra il muschiato ed il talcato,in un altalena che rende il tutto più interessante.Verso fine ciclo compare una nota che non riesco ad identificare con precisione,che aggiunge un filo di malinconia senza appesantire troppo la crezione.
Note dolenti le prestazioni,Metallique proietta poco,evolve molto rapidamente in skin scent e anche in questa modalità scema piuttosto in fretta.È appunto adatto ad essere gustato in intimità.

Jennifer Lawrence in miniabito nero,parurina di rubini, Lobotain da gran sera,e ça va sans dire,due gocce di Fiore D'Ambra che gioca a fare la gattona sexy durante una cena a lume di candela rende l'idea?No?
Allora cito Basic Instinct e la femme fatale Catherine Tramell,ma io sto più con Jennifer.
Iperfemminile,ammaliatore,ultra seducente,a tratti spudorato,il profumo più stramaledettamente sexy in cui mi sono mai imbattuto.Provato su una donna presente in quel momento in negozio l'ho letteralmente,e anche un po' spudoratamente,scusate la repetita, mangiata col naso.Veramente impressionante.
Adatto a donne adulte che hanno ben chiaro dove vogliono andare a parare.Qualità delle materie prime e prestazioni in linea con il marchio,cioè stratosferiche.
Voto 10.

Un forte sentore di detersivo al limone nella prima mezz'ora,un odore di indumento di cotone stirato di fresco dalla prima ora di ciclo in poi.Tutto qua.Peró tra la mezz'ora e l'ora dallo spruzzo ecco la memoria olfattiva che non mi aspetto,che mi fa perdere uno o due battiti.
Lo stesso odore che c'era nella casa dei miei primi anni di vita quando mia mamma stirava le camicie di mio padre usando un filo di appretto marca Merito.Al primo sniffo di D.H 2020 l'ho quasi vista,mia mamma indaffarata dietro l'asse da stiro, avvolta in una soffice nube di vapore acqueo.E subito dopo ho sentito quella dolceamara sensazione di groppo alla gola e occhi che si inumidiscono.Tolta questa poderosa reminiscenza,innescata con precisione da questa fragranza verso il trentesimo minuto dalla vaporizzazione,mi trovo a parlare di un qualcosa di tanto chimico quanto lineare,creato,credo,per cercare di ricalcare il successo di Sauvage facendo uso massiccio dell'iso-e-super,che trovo a onor del vero molto meno sgradevole dell'ambroxan.
Prestazioni oneste,adatto a questa fase di primi caldi.A prezzo pieno non lo compro sicuramente,ma se mi capitasse un occasione favorevole ci farei un pensierino.

Fragranza lugubre,spettrale,emo antelitteram.Dopo una breve apertura piuttosto luminosa e leggermente animalica(aldeidi?zibetto non dichiarato?)Arpege si produce in due lunghe fasi ben distinte tra loro.La prima è la colonna sonora olfattiva perfetta per il film "The others".Oscura,opprimente,estraniante,
richiama alla mente seicentesche magioni decadenti ,vittime dell'incuria, site in brughiere nebbiose dove il sole e la bella stagione non fanno mai capolino,arredi austeri indovinati attraverso le fioche lucine di poche candele e tendaggi pesanti come sudari sempre tirati a proteggere l'interno da ogni minimo spiraglio di luce.La seconda fase è una tomba strabordante di corone e cuscini vari ed assortiti il giorno dopo il funerale,un nuvoloso pomeriggio di fine maggio,umido ai limiti del fastidioso.La neovedova,attempata ma ancora piacente,ed una sua amica cercano di mettere un minimo d'ordine,avvolte nell'ollezzo non ancora sgradevole di tutta quella fioraglia,nel mezzo della quale il fruscio prodotto da una lucertola in fuga fa trasalire le due novelle prefiche.Il cielo si fa scuro e minaccioso e dopo una preghiera e un piantuccio che sa di chi muore giace le babbione salutano il caro estinto e a passi stanchi lo lasciano alla mercé di uno scroscio imminente.
Eccellente creazione,al netto delle riformulazioni e del messaggio,che non solo a mio avviso,questa fragranza pare trasmettere.Però lo fa con decisione e con indubbia classe,e piaccia o no questo è comunque un pregio.
Prestazioni di alto livello,non passa inosservato.Adattissimo a mise scure e umori non proprio gaii.A mio parere tranquillamente unisex.Grande creazione,è in giro dagli anni venti e non fatico a capirne la ragione.

Amroxan allo stato puro.
Monolitico,noioso,e purtroppo molto persistente.Accostarlo a 1 Million ha senso solo per quanto riguarda la notorietà presso un certo settore della popolazione e nell'uso smodato e continuativo che lo stesso ne fa.Ma il cafoncello di casa Rabanne per complessità e sfaccettature è tre spanne sopra Sauvage,che,detto nudo e crudo,è una maglietta indossata per venti ore in piena estate,per andare a Gardaland,e annusata il giorno dopo nel cesto dei panni da lavare.

Pepe vaniglia e patchouly.Questo è e questo rimane Lord of misrule durante tutto il suo notevole ciclo di durata.
Detto cosi sembrerebbe un profumo monolitico,magari banale ed anche un tantino noioso.E invece...E invece no.
Questo è un capolavoro signori,testa e spalle sopra tutto il resto dell'offerta Lush,compreso il mal riformulato Lust.
Fragranza di eccezionale complessità e profondità.I tre attori principali si rubano la scena a vicenda senza tanti complimenti.Sono primedonne e prevaricatori nati, e faranno di tutto,in ogni istante,per avere la meglio sui rivali.Senza mai riuscirci.E alla fine,estenuati da siffatta durissima battaglia usciranno di scena senza degnarsi di uno sguardo,solitari,fieri e tronfi come ci erano entrati.
Profumo veramente indovinato,molto naturale.Le tre note principali si avvertono distintamente in ogni istante del ciclo,senza mai fondersi in qualcosa di diverso,creando una dissonanza perfettamente armonizzata.Un ossimoro olfattivo che è e la forza e la genialità di Lord of Misrule.I suoi ingredienti stanno benissimo insieme.Un insieme semplice ma magistralmente accordato,un vero uovo di colombo della profumeria.Forse un filino più maschile che unisex,a voler spaccare il capello in quattro.Le prestazioni sono di tutto riguardo,un vero e proprio affarone,considerando il prezzo a cui viene venduto il 100ml.
Dio o chi per lui salvi a lungo questa perla da scellerate riformulazioni stile Lust.

Preso a scatola chiusa a lockdown appena iniziato,l'ho provato qualche volta con climi diversi e la prima considerazione che mi viene di fare e la seguente:se lo avessi provato non lo avrei preso,neanche a meno dei poco più di 20€ che ho sborsato per accaparrarmelo.
Seconda considerazione:anonimo.Un po' Versace l'homme,un po' Dolce&Gabbana ph nuova versione,un po'4711,un po' qualcos'altro a seconda del giorno e di come gira il mio cervellino nel momento in cui lo sniffo.
Profumo senza carattere ne direzione,senza una stagione né parte della giornata di riferimento,ma per demerito,non per versatilità.Anonimo appunto.Io lo trovo privo di identità,banale,e a tratti pure un filo sgradevole,da Versace l'homme questo sognatore si porta in dote il vago sentore che a me ricorda tanto il disinfettante in pastiglie per vespasiani anni ottanta novanta,e infatti quella di deodorante di semilusso per il bagno è la collocazione che gli ho trovato.
Prestazioni medio-basse,rapporto qualità prezzo assolutamente nella norma, escludendo il fatto di poter dire che è un Versace.Che mi piaccia o meno sono un bambino degli anni ottanta,aspirante paninaro,e il marchio per me,anche inconsciamente, è sempre un valore aggiunto.Chiudo dicendo che secondo me non è nemmeno The Dreamer la perla nera che tutti sognamo di pescare nel mare magnum del lowcost.Qua al massimo ci troviamo davanti una perlina spuria.

Il mio profumiere di fiducia li vende dal 1989 e definisce Aventus il cinepanettone di casa Creed,una sorta di 1 million della nicchia creato col solo intento di far soldi sul mercato americano.
Considerazioni sue a parte,a me trasmette pochino.Lo lo trovo molto ben confezionato, indiscutibilmente paraculo,con quell'effetto da bollicine millesimate tramutate in sensazione olfattiva che è di notevole livello,ma purtroppo,sempre a mio modesto avviso,ci mancherebbe, sterile a livello emotivo.E poi,sinceramente,l'ananas non fa proprio per me,neppure in questa declinazione né pacchiana né sciropposa-alimentare,mentre ribes e mela verde,che gia sono più nelle mie corde non li sento quasi per nulla.E poi quel lieve tarlo animalico in pieno drydown,che sarebbe la parte che preferisco,purtroppo è sovrastato da un impacco di fumo che soffoca un po' tutto il resto. Questo è quanto il mio naso riporta,e se gli darete dell'ignorante e dell'incompetente non me ne risentiró.Mi assumo in toto i miei rischi recensendo come tutto sommato parecchio meno che strabiliante la fragranza forse piu incensata dell'intero panorama di Fragrantica.
Le prestazioni invece sono decisamente sotto la media di qualunque eau de parfum di pari e anche inferiore prezzo,(Profvmvm Roma e Nasomatto docet).Dopo tre ore ci vuole un bloodhound per avvertirlo,sulla mia pelle,e questo è,ignoranza olfattiva o meno, invece, un dato di fatto incontrovertibile.Per le 170 patelle,euro più euro meno,che costa,e per il tripudio di fanfare che ne decanta le lodi mi aspettavo davvero qualcosa di più.
P.S. della decina di Creed provati questo è quello dove la loro proverbiale Ambra Grigia gioca più a nascondino.Provate Bois de Portugal ed Erolfa,ma anche Green Irish Tweed,e mi saprete dire.

Blind buy a prezzo troppo goloso per resistere,considerando anche le recensioni.Immaginavo una fragranza gelida, verdissima e metallica, biomeccanica per intenderci,invece mi ritrovo in mano uno speziatino fresco non sgradevole,ma neppure indimendicabile.Molto pepe rosa in apertura,che vira in qualcosa di piuttosto chimico nel rapido drydown.
Vinile?mah,forse un paio di minuti dopo lo spruzzo,cinque al massimo,ė avvertibile un qualcosa che gli somiglia e che sparisce rapidamente come è arrivato, ma in generale per me questa fragranza è sostanzialmente un pepe rosa dominante accompagnato da un accordo dolciastrino chimico non meglio identificato.
Gli va comunque riconosciuta,se il profumo piace,una certa originalità.
Un consiglio spassionato,non compratelo alla cieca.
Prestazioni modeste.

Qui non ci si è presi neanche la briga di creare un qualcosa che avesse un un minimo di testa,di cuore e di fondo.Monolitico pastone plasticoso dolciastro dal primo secondo.Fino a quando?fino a che dopo due ore di tortura mi sono pressoché scarnificato il polso per togliermelo di dosso.Operazione a successo parziale,purtroppo,perche questo nefasto,nauseabondo chimicume ti si insinua nei pori avvelenandoli e lotta strenuamente per restarci,anche in forma di residuo molecolare odoroso sintetico.
Agghiacciante.Non odio nessuno tanto ferocemente da pensare di regalargli uno dei due campioncini che ho ricevuto.Li ho gettati entrambi in un moto di disgusto.

Bkack afgano in versione primaverile, più leggero,arioso,verde e linfatico.
Non un Beast mode tipo l'intruglio dello Stregone Gualtieri,ma sicuramente piacevole,originale,ed indossabile con climi medio caldi,essendo privo di quei tratti fumosi catramosi(?) che rendono BA ciò che è.Concordo con chi ritiene che questa fragranza ricordi la marijuana in quanto pianta a tutto tondo e non solo la parte "edibile"della stessa.
Una bella scoperta,fatta grazie agli amici di Fragrantica,ed un ottimo rapporto qualità prezzo.
Durata più che onesta sulla pelle,sei otto ore,e decisamente buona sugli abiti, più o meno fino al lavaggio,senza irrancidire.Consigliato a chi cerca un primaverile fuori dai soliti schemi.

Vivace,allegro,colorato,chiassoso.Il profumo più esageratamente anni ottanta che mi sia capitato sotto il naso.Non lo si può nemmeno definire vintage, perché,fatico a spiegarlo,non è invecchiato di un giorno.Questa fragranza vive in una dimensione temporale parallela,dove passato e futuro non esistono,dove conta solo il presente,il qui e ora, come dicevano i primi paninari,esponenti della prima e tuttora sola cultura giovanile autoctona italiana.
B.N.O.gli anni ottanta me li riporta alla mente molto meglio di altri suoi coevi,grazie ad un filarino di mia sorella che lo usava con generosità.
Altri tre aggettivi,per definirlo:edonista,yuppie, synthpop,a mio parere Number One incarna in pieno lo spirito del quadriennio 83-86,il distillato più puro di quell'irripetibile decade, ormai scevra da infuenze settantiane e non ancora contaminata dalle prime riflessioni pseudomalinconiche,dolciamare, sul significato del decennio.
Apertura clamorosa,di enorme impatto,dove oltre a tutto il ben di Dio riportato da Fragrantica,distinguo anche una nota animalica stile Antaeus,ma più cupa,e forse dell'assenzio.La mela è realistica e succosa,verdissima e croccante,non la farloccheria chimica che caratterizza molti Bottled.
Resto del ciclo non proprio all'altezza di cotanto ben di dio iniziale, causa I.F.R.A. presumo(Iddio la maledica in secula seculorum),ma che resta comunque ampiamente sufficiente, in cui si scorge,grazie al miele,una certa tendenza alla dolcezza che avrei seguito ritrovato nel primo Egoiste.Chiusura rotonda con muschio di quercia,tabacco biondo di sigaretta ed un pizzico di cannella splendidamente armonizzati tra loro.
Testimonial ideale Pete Burns nel videoclip di You Spin Me Round.Lo adoro.
Da snasare guardando spezzoni di Drive In o ascoltando compilation del Festivalbar, rigorosamente antecedenti al 1987.
Chiunque abbia amato gli eighties non dovrebbe farselo mancare.
Prestazioni più che oneste per un edt(4-6 ore,buona la proiezione e altrettanto il sillage.)
Un bel cavallo di razza della profumeria,al netto delle riformulazioni si merita un nove più.

Piramide interessante,risultato banale.Non so cosa riserverà questo decennio alla profumeria commerciale ma Impact rischia di essere nato vecchio.
Entrambi i piedi sono ben piantati negli anni 2010 e nei primi minuti ci sta pure una strizzatina d'occhio a Code Absolu.Detto ciò non mi resta che parlare dell'ennesimo pastone plasticoso dolciastro in declinazione sporty che può essere adatto a tutto oppure niente a seconda del punto di vista.Altra somiglianza riscontrata (che poi ormai i profumi commerciali degli ultimi cinque sei anni si somigliano più o meno tutti) con The One Grey,specie dopo la prima mezz'ora.
Prestazioni oneste.

Pienamente d'accordo con @Giuseppe 98
Trattasi di colonia agrumata bella strong,molto old style(anni sessanta settanta).
L'accordo di testa cortisponde piuttosto bene alle note riportate,una bella sferza di agrumi non proprio maturi supportata da note verdi amarostiche che ne rafforzano la struttura mascolina senza fronzoli.Il resto è storia,nel senso che dopo una decina di minuti la mia pelle restituisce una forte nuance fumosa(amche interessante),e dopo un iretta un fondo legnoso dolcino(balsamo del tolu?cedro?non saprei)per poi svanire totalmente dopo un paio d'ore.Questa è la cosa che preferisco,meglio una breve ma onesta e naturale durata che quelle agonie plasticose dolciastre ultrachimiche a cui ci hanno abituato le fragranze degli ultimi anni.
Datato?si ma chi se ne frega,se un prodotto piace piace,e il rapporto qualità prezzo c' è eccome.
Per me promosso.

Preso in supermarket perché in astinenza nera da quarantena,non volevo il solito tesori d'Oriente o Giardino dei sensi.
Copia molto ma molto sbiadita di 1 million,però subito riconoscibile come tale.Prestazioni tra il nullo e lo scarsissimo,packaging assolutamente trash.

Un cuoio molto fine,da pelletteria per intenderci,e un oud molto realistico, dolcemente animalico, con gradevoli accenni medicinali danno vita ad una fragranza di grande eleganza e sobrietà,dallo stile decisamente british.
Difficile trovare difetti,la fragranza è ottimanente concepita e altrettanto ottimamente realizzata,virile ma al tempo stesso delicata,avvolgente e profonda senza inutili pesantezze.
Piuttosto monolitico,apre un po' più ruvido e chiude in grande morbidezza,ma il tarlo quello è e quello resta.
Adatto ad abiti di sartoria e contesti formali,prestazioni più che sufficienti.

Una bordata di aldeidi metalliche,anche gradevoli,che fanno bene il loro lavoro in apertura ma poi sovrastano tutto,anche un flebile accordo narciso gelsomino che potrebbe essere più bche interessante.
Concordo con Cagliostro Giuseppe e Leonardo.
C'è qualcosa di stonato in questa fragranza,qualcosa che a tratti la rende sgradevole.Prestazioni scarsine,a fronte di un prezzo bello robusto.Per me è da sconsigliare.

La prima volta che l'ho annusato lo indossava una ragazza conosciuta in una discoteca della provincia di Varese, nell'estate del 1996.Che dire?le stava benissimo,era una fragranza molto particolare,intensa,una nuvola compatta, fluida ed omogenea in cui distinguevo solo menta, vaniglia e un pizzico di cannella,dati i miei trascorsi di pasticcere e la mia ignoranza nella materia specifica,e mi sorprese scoprire che era un profumo da maschietti.In seguito,stufo marcio di Ck One lo comprai per ben due volte,abbandonandolo solo per il folle amore della mia vita,Moschino Uomo.
Mai amato troppo su di me,ma il ricordo dell'effetto che faceva su quella biondina carinissima,dagli occhioni maliziosi,che passava il metro e sessanta solo su due trampoli ed era proprietaria di un sedere degno del MoMa me lo fa sempre ricordare con un sorriso dolceamaro.
Risentito in questi giorni dopo un fila d'anni dall'ultimo sniffo,grazie ad un campioncino ,devo dire che è cambiato molto poco rispetto alla prima versione,probabilmente perché era un profumo chimico,di concezione moderna gia ai tempi,che forse ha sofferto meno di altri le restrizioni della maleficissima IFRA,,ed è forse invecchiato meglio anche di CK One,il che è tutto dire.
Non credo che lo ricompreró,ma sniffarlo nuovamente è stato un piacevolissimo tuffo nel passato,e nel mare in tempesta di quegli occhioni che non ho mai dimenticato.
Notevole la reclame d'antan,kitsch per non dir peggio il packaging,il suo "sound" mi si passi il termine,ha ispirato tanti e tanti continua ad ispirarne,e non so di preciso perché ma mi viene in mente Duro di Nasomatto.

L'assenza di romanticismo di una notte fredda e senza luna,la malinconia provata da colui che sa di avere i suoi migliori giorni alle spalle, ed il senso di pace che deriva dalla consapevolezza di aver vissuto al meglio il tempo che gli è stato concesso.
A la nuit secondo me è un profumo immensamente introspettivo.Un interpretazione algida e struggente del gelsomino ,qui spogliato di ogni suo carattere più narcotico,indolico e sensuale,pervaso da un aura eterea ed estremamente melanconica,sepolcrale se vogliamo.Ed è un Capolavoro con tutti i crismi,un qualcosa che se non ci fosse stato lo si sarebbe dovuto inventare.
Fragranza che desta interesse ed attira complimenti ,un must have per chiunque non odi visceralmente il gelsomino.
Prestazioni superbe.

Recensione riferita alla versione vintage(flacone col tappo allungato)
Definirlo un solinota secondo me è riduttivo,qui ci troviamo davanti ad una fragranza multicolore e molto sfaccettata.
Tutto è magistralmente orchestrato, affinché le note che affiancano la vaniglia la coadiuvino,senza mai sovrastarla, nel creare sfumature che di suo non possiede, ma che grazie alla bravura di Sheldrake nel calibrare gli accordi divengono perlomeno verosimili.
Paragonato a un film,Un Bois Vanille potrebbe essere una di quelle pellicole dove cinque o sei storie che apparentemente non hanno nulla in comune si svolgono nello stesso lasso di tempo intrecciandosi tra loro via via più strettamente,fino a convergere in un unico finale.
Cera d'api sontuosa,liquirizia che dona il giusto appeal dark e sandalo che fa il suo senza creare l'effetto "mousse" che proprio non sopporto.
Riuscitissimo,non scade mai nel banale né tantomeno nello stucchevole,nel plasticoso o nel chimico.Non stanca e continua ad evolvere e tornare sui suoi passi a seconda delle variazioni di clima e porosità della pelle.Prestazioni più che soddisfacenti,attira complimenti a profusione.
Dando per assodato che la perfezione non è cosa degli umani con un bois vanille ci si va molto vicino.
Voto 10 meno,ma solo per coerenza con ciò di cui sopra.

Apertura superlativa,da orgasmo olfattivo.
A me ricorda nitidamente 1 million,ma annusato in paradiso.L'altra cosa molto positiva di questa fragranza è la versatilità.Fatico ad immaginare un contesto in cui risulti inadatta.
Ora le note dolenti.Drydown velocissimo,mezz'ora al massimo e tutto ciò che avverto è un sentore filiforme di incenso non liturgico accompagnato da una nota di mogano appena percepibile che sparisce del tutto in meno di due ore.
Proiezione nulla,durata al limite del ridicolo.Va appena meglio sui vestiti,ma onestamente il gioco non vale la candela,a meno di non trovarlo a prezzo fortemente scontato.

Rispolverato ieri dopo almeno cinque anni dall'ultima volta che l'ho indossato,per verificare la somiglianza che mi pareva di individuare con 2MAN di Comme des Garcons, appena acquistato(che al mio naso effettivamente c'è),e mi è venuta voglia di spendere due parole su questo controverso classico moderno,che peraltro si conserva pure bene nel tempo,a quanto ho potuto constatare.
Comprato a inizio 2009 in aeroporto ad Abu Dhabi,dopo che una stupenda promoter di etnia araba me lo aveva fatto testare,diciamo che non mi dispiaceva(sfido chiunque a trovare oggettivamente cattivi i primi minuti di 1 Million),ma probabilmente non lo avrei preso se propostomi da qualcun altro che non fosse quella promoter dagli occhi incredibili.
Ordunque,esaurito il preambolo,l'unica domanda lecita da farsi su 1M a mio avviso è:funzionava davvero bene come profumo piacione da aggancio,prima che diventasse super inflazionato e ultrausato da praticamente tutti i tamarri under 30 del globo terraqueo,e in diversi casi pure dopo?
Secondo me si,e quindi ogni altra considerazione è questione di lana caprina.1M è un profumo da rimorchio,creato con quello scopo e nel suo intento ha avuto pieno successo.Punto.Io l'ho usato con buona frequenza per almeno tre o quattro anni,a cavallo dei miei 35,con buona soddisfazione e discreti risultati,e l'ho piu o meno abbandonato perché a un certo punto trovavo che stesse meglio su venticinquenni vestivano diversamente da me e frequentavano ambienti che io non bazzicavo più,ma senza rinnegarlo in alcun modo ne tacciarlo di qualunquismo o eccessiva decadenza.
Peraltro dalle mie parti,devo dire, non c'è mai stato questo boom incontrollato di utilizzo.Per fare un paragone,in vita mia per ogni 1 million avrò annusato almeno dieci Acqua di Gio e cinque CK One.Detto questo, io spezzo una lancia a favore di questo gioiellino dall'apertura eccellente,anche se alla luce dello sniffo di 2MAN non proprio originale,e dalla dolcezza,sempre alla luce di quanto arrivato dopo,tutto sommato più che accettabile.
Promosso con un bel sette e mezzo in pagella,dai.Magari la mia è una recensione un tantino imbevuta di revisionismo nostalgico,ma in tutta onestà non riesco a dire male di questa fragranza.

Un gran bel muschio.Solido e senza fronzoli,con nuance sia vegetali che animali,saponose e piuttosto cupe,profonde.Ideale per fare layering e aggiungere un tocco personale,sensuale e misterioso,a fragranze che a nostro avviso ne fanno difetto.Anche portato da solo,a mio avviso ha un suo perché,a patto che piaccia il genere.
Prestazioni discrete per un eau de parfum.Evoluzione scarsa,dopo i primi minuti si assesta d e così rimane fino a fine ciclo.Per gli amanti dei muschiati nudi e crudi uno sniffo è d'obbligo.

Fragranza di rara ricercatezza,delicatezza e qualità.
Un legnoso speziato sospeso nel tempo,adatto a uomini maturi abbigliati elegantemente e a cerimonie religiose ed eventi formali.
Invernale,notturno,raffinatissimo.
Le pecche sono le prestazioni modeste e lo scarso,a mio parere, range di utilizzo.

Intossicante,nel senso più positivo del termine.Una fragranza talmente densa che si potrebbe tagliare con il coltello.
La prima volta l'ho annusata dentro una coppa,ed ho avuto un vero e proprio orgasmo olfattivo.Mi si sono letteralmente piegate le gambe,e non riuscivo a smettere di sorridere come un ebete.
Un trionfo di sentori boscosi iperrealistici,narcotici e stordenti,dove tra gli altri resina di abete, labdano , opopponax e un accenno di salsedine vi catapultano al centro un oscura foresta incantata ,nei cui reconditi meandri vi avventurerete senza timori,felici di non possedere una mappa del luogo e certi in cuor vostro di riuscire a fare ritorno sani e salvi.
Eterno è una meravigliosa alchimia olfattiva,composta di oltre centotrenta ingredienti,costata al suo creatore tre anni di lavoro,un lungo e travagliato processo creativo iniziato col terribile terremoto che nel 2012 squassò la sua terra,l'Emilia,e che in parte trae ispirazione dai periodi passati da lui sulla riviera romagnola alla ricerca di una tregua dallo sciame sismico che si protrasse nei mesi successivi.
Questi retroscena sul making of di Eterno li ho scoperti dopo una piacevolissima chiacchierata con Simone Andreoli,che,tengo a precisare a scanso di equivoci, è successiva alla prima e anche alla seconda e terza sniffata di Eterno.Anzi, è proprio perché ne ero gia innamorato che gli ho fatto tutta una serie di domande riguardanti questa particolare fragranza,che a me crea dipendenza ed è in grado di migliorarmi sensibilmente l'umore al pari di una buona degustazione di rhum e cioccolata fondente e di She's So Unusual di Cyndi Lauper ascoltato di domenica mattina.
Prestazioni mostruose,trattandosi di un extrait de parfum.
Se vi piacciono i resinosi boscosi e apprezzate Encre Noire e Yatagan con Eterno troverete pane per i vostri denti.

Il profumo perfetto per il signore oscuro Sauron.
Qui siamo ben oltre il dark.Questo profumo richiama con forza il buio assoluto.
Scherzi a parte,ma neppure tanto, è la prima volta che una fragranza mi fa pensare nitidamente alla malvagità, all'oscurità totale in quanto luogo di dannazione e sofferenza.All'inferno,in sostanza.Magari,anzi sicuramente esagero,ma sono rimasto molto scosso dalla prova di Black Oud. Annusarlo mi ha portato ad una serie di considerazioni piuttosto pessimistiche sul senso della vita e sull'umana condizione che a distanza di ore dal primo sniffo non si sono del tutto dissipate,e che mi hanno portato come conseguenza un certo incupimento dell'umore.Difficile lavarlo via, data la sua tenacia sulla pelle.
Disturbante.

Un odore,non un profumo.
L'odore che potrebbero avere Spartacus, Crisso ed Enomao durante la fuga dalla casa di Batiato,nella notevolissima serie tv Starz.
Nomen omen, l'eau guerriere ci riporta a uomini veri forgiati nel ferro e nel fango,a paesaggi incontaminati e prede(anche umane) cacciate con indomabile e ferino spirito di abnegazione.
L'Eau Guerriere mostra i muscoli da subito,l'accordo oud muschio mi fa traballare,mi sferza,mi aggredisce e non mi molla più,pur ingentilendosi,ma non troppo, coll'andare del ciclo,grazie a note verdi ben dosate che danno l'idea di radure non troppo rassicuranti ma adatte alla sopravvivenza e di un olibano appena accennato che rimanda a culti basilari,primi tentativi di scoprire il sacro che ,forse c'è e forse no,nella nostra essenza piu ancestrale.Fragranza che graffia il naso e colpisce per originalità.Che piaccia oppure no dubito che lasci indifferenti.
Dura,primordiale, evocativa,l'eau guerriere merita attenzione.Per me promossa alla grande.Avrei gradito un filo di animalico in più ma da amante di Kouros sono felice di averla scoperta.

Monolitico e pesantuccio.
Dopo una bella sferzata di agrumi vanigliati che dura un minutino scarso la fragranza si assesta su un odore tanto,ma tanto simile a quello della kinder paradiso,per chiudere con un sentore chimico e pungente di vanillina che proprio non gradisco.Tutto qui,nessuna evoluzione,nessun twist.Alla lunga mi ha stancato parecchio e ho dovuto lavarmela via.
Per me bocciato sonoramente,uno dei peggiori Profvmvm Roma provati,anzi il peggiore.

Rende discretamente l'idea dell'odore che la pelle puo avere dopo una giornata passata in riva ad uno specchio d'acqua,non necessariamente salata,con alghette sul bagnasciuga cremine solari a profusione e gli altri annessi del caso.Nient'altro,ma come profumetto estivo senza pretese può andare.Peccato che le prestazioni siano modestucce e che il prezzo non sia poi così basso.
P.S. ma wasabi de che???manco de rafano a voler fare i precisi...

Ordinato pulito,essenziale,ben strutturato,ma del mondo delle regate cui il nome fa riferimento non ci sento assolutamente nulla.Poteva chiamarsi Prada xxx, per quanto mi riguarda non sarebbe cambiato molto.Anzi, le imprese di Luna Rossa meritavano ben di più di un profumino discreto si,versatile anche, ma alquanto ordinario.
Fragranza da ambienti lavorativi e climi medio caldi,di marino ci sento poco.
Non eccelle in nessun campo ma se lo si trova in offerta e si cerca un allround utile per non spaccarsi le meningi in qualche occasione particolare merita un pensierino.

In una parola?Eccezionale.
Fragranza di struggente bellezza e di incredibile tridimensionalità.
Le note riportate si sentono tutte e si presentano al naso nell'ordine stabilito dando un senso alla dicitura testa cuore fondo,che si era persa nei pastoni plasticosi moderni.
Tornando alla fragranza:una mirra ambrata molto evocativa di paesaggi esotici e mercati pieni di odori non comuni alle nostre latitudini, con svariate sfaccettature:speziata,piccantina,fiorita,desertica,notturna ed oscura,un vero piacere per il naso,che non mi fa rimpiangere Colonia Mirra di Acqua di Parma.
Ottimo rapporto qualità prezzo.
Prestazioni non eccelse ma neanche da buttare.

Innocuo profumetto da ufficio senza arte né parte,come alrri migliaia, che si regge su uno scontatissimo accordo,neanche tanto riuscito,di limone chimico,lavandino chimico e tabacco da sigaretta dolcino e dozzinale reso stucchevole dall'onnipresente fava tonka,piaga della profumeria degli ultimi tre lustri.Bergamotto,mandarino,pepe,salvia e cedro non pervenuti.
Prestazioni ridicole,non scavalla le tre ore su pelle e bisogna immergerci il vestiario per arrivare a sei ,ma il gioco non vale la candela perché su tessuto tende a irrancidire molto velocemente.
Dargli lo stesso nome di un cavallo di razza come l'originale del 1994 e più blafemo di una bestemmia in chiesa,nonché un operazione di marketing di dubbio gusto e correttezza.
Voto zero,due se lo trovate sotto i trenta euro.

Di scabroso io non ci sento nulla,il nome dato a questa fragranza è volutamente provocatorio e non ha proprio niente,secondo me,a che vedere con lo sperma,a meno di non scomodare la concezione della sopraccitata che avevo da bambino,ossia di una sorta di glassa zuccherina(e in effetti,come ho scoperto anni dopo,spesso lo era davvero) quando la vedevo sui giornaletti sporcaccioni zanzati a mio papà e fantasticavo sul giorno in cui anch'io avrei iniziato a produrla.Per me Seminalis è soprattutto un tenero,confortante abbraccio.È una tazza di latte caldo che agisce da toccasana al termine di quelle rigide giornate invernali,quando avanziamo incerti e sospiranti sotto il nevischio ed il peso delle nostre incombenze,i contorni degli alberi scheletriti sfumano nella malinconia di un crepuscolo precoce e stentiamo a credere che prima o poi luglio avrà la rivincita su gennaio.
Totalmente unisex,per giovani e meno giovani.Una super coccola per il naso,perfetto da indossare durante una plumbea domenica pomeriggio,avvolto in un plaid e guardare un vecchio film a tema natalizio in compagnia delle mie due micie.Messo in wishlist dal primo sniffo,la mano dello stregone Gualtieri si fa sentire soprattutto nelle prestazioni fantascientifiche.Per il resto si discosta piuttosto nettamente dagli altri profumi della linea,soprattutto nella dolcezza,intesa come sentimento e non come indice glicemico.
Fragranza che associo alla donna in quanto madre e al rapporto coi suoi bimbi.

C'è qualcosa del mio amato Wild in questa fragranza,soprattutto nelle note di cuore.Si puo dire che Green Wood è una rivisitazione in chiave modaiola giovanilista di Wild,appunto,il che rende il mio giudizio contraddittorio.Perché se da un lato apprezzo molto la somiglianza con un gioiellino ormai quasi introvabile,
dall'altro disprezzo garbatamente l'apertura frescolona ,da un tanto al chilo, che fa molto K e Wood cologne,tanto per restare in casa Dsquared,e poco mi va giù anche il fondo molto meno terroso e realistico.
In definitiva s'è presa una perlina dal carattere spiccatamente originale e nicchioso e si è cercato di farla trovare cool a dei ventenni,operazione che mi riservo il diritto di non giudicare.
Primaverile e qualcosina oltre anche se uscito a dicembre,spensierato,tranquillamente sovrapponibile ad altri cento commerciali o designer che dir si voglia adatti ai primi caldi.Però quel tarlo che fa tanto Wild un sorriso me lo ha strappato,e considerato che il mio 50ml non è eterno un pensierino a questo verdognolo sciocchino e discotecaro verso aprile ce lo farò.

Un curioso incrocio tra un muschio bianco,da detersivo per bucato a mano,e un altro piu oscuro e animalesco, ma troppo tristemente chimico per non risultare irritante. Il risultato mi lascia a dir poco perplesso.Anzi mi disgusta amabilmente.
Monolitico,fin troppo buone le prestazioni per il gradimento che mi ispira questa fragranza.

La controparte alcoolica di black afgano.Trasgressivo il giusto,non aggiungo niente alle altre recensioni se non che l'ambroxan per mia fortuna non lo sento per nulla e che lo utilizzo sporadicamente perché a sentirlo troppo spesso tende a stancarmi.

Legnoso affumicato duro e puro senza fronzoli di sorta.Ruvido e penetrante,ultra-mascolino.Non riesco a figurarmi un solo tipo di donna che possa indossarlo,e francamente mi vengono in mente pure pochi uomini in grado di reggerlo.In apertura mi fa storcere il naso,mi ricorda troppo la carne affumicata.Lasciandogli il tempo di assestarsi e con un po' di immaginazione ci si può ritrovare a caccia di pelli nel Canada di inizio 700,ma la suggestione termina abbastanza presto.Purtroppo la nota affumicata è davvero troppo poderosa,e soffoca un po' tutto il resto,mentre su mouillette il bouquet mi sembra più ampio ed arioso.
B.S. mi i da quasi l'idea di un profumo da meditazione,adatto ad essere indossato da uomini maturi in giacca di tweed,che fumano sigari e bevono wisky torbato davanti a un caminetto acceso sopra il quale troneggia una testa d'alce,in un vecchio studio rivestito di pannelli di rovere alle pareti.
P.S. provarlo con clima caldo equivale ad un suicidio olfattivo

Strepitoso incenso liturgico,altamente mistico e trascendentale.Il naso di questo gioiello ha azzeccato in pieno la formula per ricreare fedelmente la miscela bruciata nei turiboli durante le funzioni religiose.La liturgie des houres è
un orazione sussurrata in una cappella laterale,di primissimo mattino,quando la chiesa è deserta,e le esili fiammelle dei ceri votivi tremolano come fuggevoli speranze nella luce incerta da loro stesse creata,oppure una coppia di frati benedettini che cammina svelta attraverso il chiostro, in un lattiginoso tardo pomeriggio invernale, per recarsi nella sala capitolare a recitare l'uffizio della sera.
Fragranza ottima per la meditazione.Più maschile che unisex,buone ma non eccelse le prestazioni.Principalmente invernale e serotina.Per gli amanti del genere uno sniffo è d'obbligo.

La più classica delle perle pescate nel burrascoso mare magnum delle fragranze low cost.
Simpatico e spensierato,dal carattere molto femminile e per certi versi nicchioso,EDP offre al naso uno dei patchouli più rotondi e anticonvenzionali che ci sono in giro,dolce polveroso,una vera chicca,credo per merito dell'iris e della vaniglia che si amalgamano alla perfezione al patchouli.Ben percepibili anche rosa e labdano.Geranio per mia fortuna non pervenuto,visto che lo detesto amabilmente.Un eccellente rapporto qualità prezzo,prestazioni da edp vero,sarà pure un profumo femminile ma un pensierino io ce lo faccio volentieri.

Pastrocchio chimico plasticoso, con qualcosa di vagamente woody, a cui riconosco se non altro il merito di non essere pure dolciastro e nauseante.
Carino il packaging,oneste le prestazioni.Un decoroso rapporto qualità prezzo adatto ad adolescenti col borsellino smilzo ed un naso ancora da educare.Regalato da una ragazzina al suo moroso,in ogni caso, farebbe senz'altro la sua figura.

Gelido,oscuro,metallico,sottilmente inquietante.Lo annuso e subito il pensiero corre a film da me amatissimi come Atmosfera Zero,La cosa,Johnny Mnemonic ed il secondo me sottovalutatissimo Nirvana di Gabriele Salvatores.Futurista e futuribile,a modo suo anche scy-fi oltre che indubbiamente cyber punk.Provato tanto per e subito messo in cima alla wish list.Originale e ben strutturato.Poca evoluzione,prestazioni eccellenti sotto tutti gli aspetti.Anche il packaging è degno di nota,molto cyber.

Onesta variante sul tema di Terre D'Hermes,con meno arancio amaro e note legnose piu coriacee.
Non mi è dispiaciuto,ma sul genere Terre,che peraltro non adoro,preferisco di gran lunga Ginepro nero L'Erbolario.
Prestazioni nella media di un edt.

Profumo che mi ha colpito positivamente.Aromatico mielato con un leggero tarlo saponoso, raffinato ed intrigante.Molto ben costruito,trasmette un idea di eleganza e raffinatezza non comuni.Peccato per l'apertura piuttosto rarefatta,che fa dire più bah che oh.Ma se gli si da tempo di assestarsi si viene ricompensati da un dry down pieno ed armonioso,che nulla c'entra con le pacchianate sfornate da questo brand negli ultimi dieci dodici anni.Il miele si sente eccome,ma dà più corpo che dolcezza.Adatto a serate fresche ed outfit informali,tipo giacca sportiva e blue jeans.

Appena spruzzato è davvero una bella botta,tanto che ho allontanato il polso di scatto e ho probabilmente fatto una faccia strana,perché il mio amico s'è messo a sogghignare.
L'ho trovato davvero sgradevole,difficile da reggere,e io sono uno che con Kouros e Yatagan ci sguazza felice.Tempo una decina di minuti e la fragranza si è assestata sul classicissimo sentore di lavanda e mentolo,ricordandomi le barberie della mia infanzia con tutti gli annessi e connessi del caso.Chi ha recensito Colonia Essenza prima di me a mio modesto parere ha gia detto tutto,nel bene e nel male,di questo profumo.Io aggiungo solo che West indian lime di Crabtree and Evelyn costa la metà,non ha nulla da invidiare ad Essenza nelle note di cuore e di fondo e ha un apertura molto piu gradevole,dinamica ed originale.

Recensione fatta sulla versione limited edition in olio,che ho acquistato al volo appena snasatola. Concordo pienamente con le ottime recensioni di @ragnar @canemalto e @steste Io ci aggiungo che un effetto così devastante me lo hanno fatto solo due profumi prima di questa meraviglia,Moschino Uomo? e Eterno di Simone Andreoli.
Una vera e propria sindrome di Stendhal olfattiva.Lo scienziato pazzo Gualtieri non mi aveva mai convinto al punto di aprire il borsellino tutto felice per accaparrarmi una sua creazione,né con la linea Nasomatto ne con quella Orto Parisi.Qui invece e stato un colpo di fulmine puro e semplice.Duro da pazzi,da leader vero,che però si impone con l'aura e non con mezzi più primitivi o subdoli,una roba spaziale,un muro olfattivo che ti investe, ti tramortisce e ti lascia estasiato come dopo una lunghissima ed estenuante sessione amorosa della miglior qualità possibile.Tranquillamrnte unisex se la donna che lo porta lo sa maneggiare,considerazione che vale in toto anche per i maschietti.
Note olfattive?testa,cuore,fondo?per Duro certi tecnicismi non valgono più di una singola goccia di pioggia in un estivo pomeriggio di sole pieno.
Chissene... per usare un francesismo,io non ne distinguo mezza e lo adoro senza mezzi termini.
Splendida creazione,la più riuscita di Alessandro Gualtieri secondo il mio modestissimo parere.
Sillage e durata assolutamente monstre,sul range di utilizzo non mi pronuncio,ma secondo me Duro è come il nero,va bene su tutto.

Troppo datteroso e zuccherino per i miei gusti.
Peccato perché quanto a prestazioni Mehares è una bella bestiaccia,il migliore Erbolario che ho provato,sotto questo aspetto.Purtroppo è un tantino monocorde sulla mia pelle, e i datteri non mi fanno impazzire.Resta comunque un profumo molto natalizio,che evoca paesaggi innevati,bambini che giocano sulle slitte e borghi antichi illuminati a giorno dagli addobbi, brulicanti di gente intenta a fare compere la sera della vigilia.

Prima di tutto vorrei fare una considerazione sul flacone.Un obbrobrio, oscenamente pessimo sotto ogni aspetto,visivo, tattile e funzionale.Toltomi questo peso dal cuore passo alla recensione del prodotto ivi contenuto,che è decisamente positiva.
Originale variazione sul tema tabacco vaniglia,che coccola il naso e strizza l'occhio al gourmand senza scadere negli eccessi gli più deleteri del genere.
Un gran tabacco da sigaro,ruvido e asprigno quanto basta per stuzzicare l'olfatto e un bel miele corposo,denso, che ammorbidisce e smussa gli spigoli, conditi da un filo di ottima vaniglia piccantina e una spolveratina di cacao amaro che "sporcano"e aggiungono carattere al tutto.Mescolate bene quest'intruglio col fondo Mugler e vi ritroverete in mano un gioiellino di fragranza,che mette allegria e scalda il cuore nelle giornate fredde e uggiose.
Pure havane è un profumo dalle note molto realistiche, dolce al punto giusto,non stucchevole né tantomeno nauseante,che ha attirato attenzione e complimenti sia maschili che femminili.
Unica pecca la durata, quattro ore o poco più,il primo paio proietta discretamente, quindi passa in modalità skin scent.Per il resto lo promuovo a pieni voti, l'ho acquistato i primi di novembre e ne ho fatto la mia signature durante i troppi giorni di pioggia che ci ha riservato questo mese.
Consiglio vivamente di provarlo

Rinunciare ai fiori in una fragranza maschile ci sta anche,ma far fuori completamente pure gli agrumi è scelta coraggiosa.Yatagan è un profumo molto peculiare, strambo per certi versi.Un esercizio di stile per me difficile da decifrare.
Ci sto provando da un paio di mesi e l'unica certezza che ho è che ogni volta che lo annuso mi vengono in mente Marlon Brando che cammina disperato nella Ville Lumière livida e malinconica di Ultimo tango a Parigi e Marcello Mastroianni che va incontro a morte per assideramento al volante di una Bugatti in La grande abbuffata.Pellicole che hanno in comune l'italianità dei registi, l'ambientazione(la Francia degli anni settanta),il periodo in cui si svolgono le storie(l'inverno),e il tormento esistenziale dei protagonisti.
Non voglio dire che Yatagan sia un profumo indicato da indossare prima di un ultimo viaggio autoindotto, però ci sento un che di immensamente melanconico e sepolcrale in sottofondo,qualcosa che me lo fa trovare oscuro, e a modo suo perversamente affascinante.
Da provare assolutamente,se vi capita l'occasione.Un esperienza olfattiva che arricchisce a prescindere dal gradimento di questa fragranza molto particolare.
Durata buona,sei otto ore,sillage degno di nota.

Ricorda tantissimo K di Dolce e Gabbana, in apertura,troppo per non far pensare all'ennesimo copia e incolla della profumeria commerciale.In generale wood and wood è una fragranza assolutamente convenzionale e sicura, discretamente noiosa.
Prestazioni deficitarie,al roboante edp intense della definizione non seguono fatti concreti.
Insufficienza piena.

La resina d'abete prende il sopravvento piuttosto presto e non schioda più dalla scena neanche a cannonate,sovrastando di prepotenza tutto il resto.Solo dopo tre ore buone,quando la fragranza si assesta a skin scent,compare una nota di cuoio molto delicata che a me sembra quasi pelle scamosciata.Di tutte le altre note sulla mia pelle non ci sono notizie.
Non dico che Parfum mi dispiaccia.A me il profumo della resina garba parecchio, mi ricorda quando mi ci impiastricciavo le manine da bimbo, però questa fragranza a mio avviso ricorda troppo le pastiglie valda o le gocce di pino per essere portata con disinvoltura.Uno di quei profumi che comprerei solo a scopo evocativo,non riuscendo ad immaginare contesti adatti in cui indossarlo.
Prestazioni di buon livello.

Inconfondibile,molto simile a quello che io e mia sorella avevamo regalato a nostro padre per uno dei suoi ultimi compleanni.Un evergreen invecchiato benissimo,purtroppo destinato ad uscire di produzione, da quanto mi ha detto la titolare della profumeria dove l'ho comperato.
Apertura sensazionale,da lasciare di stucco.Straordinariamente virile,mascolina senza mezzi termini.Superlativo connubio agrumato-aromatico-animale, riuscito talmente bene da erigersi a Vero e proprio Stato dell'Arte.
Il tarlo animalico in particolar modo mi manda in sollucchero.Qui vengono in mente tutti i cliché dell'uomo che non deve chiedere mai degli anni settanta ottanta Fumo,alcool,belle donne,soldi, macchine sportive e mai un momento di debolezza,di commozione.Inconcepibile versare una lacrima per cause che non siano un cazzotto sul naso o un altro evento traumatico che coinvolge l'apparato oculare.Nemmeno al funerale della propria madre.Nossignore,non esiste.
Mi inchino a cotanta bomba olfattiva,che sprizza testosterone e sicurezza in se stessa da ogni singola goccia.Il resto del ciclo non è purtroppo così dirompente come l'inizio,ma è come quando si segnano cinque mete nel primo quarto d'ora,normale poi prendersela un po' comoda.1881 resta comunque più che discreto nel drydown,morbido e saponoso, sporcato il giusto da sentori animalici,superiore per durata e intensità ad Antaeus,per citare un altro classico che rientra in questa categoria di peso.
Solo Kouros gli sta davanti,ma non poi di molto.
Piu solido del gia citato Antaeus,meno paraculo di Azzaro pour homme,più concreto di Farhenheit,meno fighetto di Paco Rabanne pour homme,questo profumo è un pezzo da novanta e un eccellenza italiana,per la cui sopravvivenza sarebbe giusto scendere in piazza.

Aggiungo una breve postilla alla mia recensione.Oggi 11 novembre,sto indossando questa fragranza.Giornata fredda e uggiosa,con tre spruzzi sto riempiendo un ufficio postale di medie dimensioni dopo una passeggiata di venti minuti abbondanti.Impressionante l'aumento di prestazioni che Toy boy ha con climi freddi.Se cercate qualcosa per farvi notare smettete pure di cercare.

Questa è nicchia vera.Narcotic venus e Love in black,per citarne due che conosco,vanno molto piu sul sicuro.
Io lo trovo eccezionale,tanto nel concept quanto nella realizzazione.
Decisamente avanti rispetto ai suoi tempi,e destinato a mio parere ad entrare nell' olimpo dei grandissimi.
Geniale nell'alludere a quella cosa lì senza mai tirarla in ballo direttamente, perché nelle note di questo capolavoro non c'è nulla che la richiami in modo inequivocabile,quella cosa li.
Io mi aspettavo di trovarmi davanti la versione olfattiva de "L'origine del mondo" e invece quel che sento è un tripudio di fico,foglie latte e legno,che lavorando su livelli diversi rendono Womanity tanto sfaccettato quanto multicolore,mai stucchevole o scontato.Il tutto condito da una nota salino-animalica che lo sporca quanto basta da rendermelo irresistibile.
Ciò detto, sposo in pieno la magnifica recensione di @Misstress,la quale,in quanto esponente del sesso femminile può fare una disamina del significato più profondo di Womanity con molta piu cognizione di causa del sottoscritto.
Prestazioni monstre,drydown sontuoso.Si fa notare,e di brutto.
Due spruzzi riempiono una stanza,e vi accompagneranno per tutta la giornata.
Ne sfacciato ne volgare,al massimo un po' sassy,per dirla all'anglosassone. Indossandolo ,ad ogni buon conto,non si passa inosservati.
Grazie a voi fragrantiche e fragrantici per avermelo fatto conoscere.Womanity è perfetto per quando sono in vena di mischiare le carte con me stesso e spiazzare chi mi sta davanti.
Promosso a pieni voti.

Sa di pulito,di pelle fresca di rasatura.Riporta alla mente i negozi di barberia della mia infanzia, quell' inconfondibile, mascolino sentore che associavo automaticamente al mondo degli adulti, di cui avevo un inutile fretta di far parte.Il nome è un tantino roboante per una fragranza con le caratteristiche classiche dei prodotti da barba,in cui rientra pienamente,tolta un apertura diversa dal solito in cui il lime si sente eccome e attira il naso come il miele gli orsi.Meglio spruzzarlo e lasciarlo decantare una mezz'oretta prima di aprire il borsellino,quando il lime cede il passo al classicissimo mix lavanda mentolo proprio di questo tipo di prodotti.Per me è un ni,capisco possa piacere ma non è il mio genere.Comunque ben fatto e dalle prestazioni accettabili.

D'accordo al mille x cento con @palladineve,se avete Declaration,come nel mio caso,vi tirate in casa un dupe a prezzo designer

Fragranza che secondo me evoca in pieno la "sindrome di fine millennio" che ci colpì un po' tutti nel biennio 98 99,settori creativi inclusi.
Fosse un film sarebbe Strange Days,fosse un album sarebbe Supposed former infatuation junkie,fosse un videogioco sarebbe Parasite Eve.
Cupo e suggestivo,un vero peccato averlo scoperto più di vent'anni dopo la sua uscita.Ma se è vero che nulla succede per caso e che le cose ci capitano quando siamo pronti a capirle allora va bene cosi.A conti fatti non so se avrei apprezzato questo profumo nel 1998,ero troppo intrippato con Moschino Uomo?.
Unisex?ma sì, dai, però non lo vedo su chissa quanti tipi di donna.Qua ci vuole una over 30 decisa e sicura di se,con le spalle larghe e più di qualche scoppola presa nel c.v.,che sappia reggerlo e di conseguenza valorizzarlo.Eccellente creazione,di gran lunga il miglior Bulgari che ho provato in vita mia.

Estremamente tenue ed evanescente,almeno sulla mia pelle.Percepisco solo un vaghissimo sentore chimico che non posso definire profumo.Tempo una mezz'oretta e sparisce pure quello
Secondo profumo di questa linea che testo e non credo ce ne sarà un terzo.Evidentemente non è cosa per me.

Da un paio di mesi sto cercando di immaginare come doveva essere entrare in profumeria nell'anno di grazia 1981 e sniffare prima Kouros e poi Antaeus in versione vintage,pre IFRA,e inevitabilmente invidio a morte chi ha avuto questo privilegio.
Superbo tarlo animalico,ingentilito dalle altre note quanto basta da renderlo un Kouros in abito da cerimonia. Antaeus non si fa mancare niente ragazzi.
Agrumi,spezie,resine,fiori,legni,il tutto perfettamente armonizzato.E poi lui,ovviamente.Un castoreo molto realistico che resta protagonista indiscusso senza mai invadere il campo,supportato egregiamente dal particolare fondo Chanel.
Se Kouros è il profumo perfetto per Ercole,Antaeus lo è per Apollo,per restare nella mitologia greca.
Mi piace da pazzi.
Con la profumeria di oggidì Antaeus,con Kouros,Fahrenheit,Yatagan e un altro sparuto gruppo di disobbedienti non ha nulla a che spartire.
Questa è roba per uomini veri,astenersi fighetti modaioli e ragazzi di quarantasette anni che si commuovono guardando Grey's Anatomy.
Unico neo il drydown,un pochino scarno.Resta comunque una bella botta di profumone,invernale ,elegante e notturno.Ne centellinero' l'utilizzo per non banalizzarlo.Profumi speciali meritano occasioni speciali.

Filiforme e spigolosetta,un interpretazione dell'ambra che mi lascia perplesso.Buona forse per fare layering con qualche altra fragranza di questo brand,ma portata così,nuda e cruda,mi sembra piuttosto insignificante.In giro si trova sicuramente di meglio.

Un lattice vinilico erotico ed erotizzante,non certo quello dei preservativi o dei guanti monouso.
Testimonials ideali Rutger Hauer e Daryl Hannah in Blade Runner.
Concept perfume interessantissimo e ben realizzato, tranquillamente unisex.
Buone le prestazioni,evoluzione scarsa,ma credo sia voluto.Se rosa e zafferano ci sono si sentono vagamente solo per qualche istante,la fragranza si assesta piuttosto presto e inizia a dare il meglio dopo essersi scaldata per una mezz'oretta.
Da provare su pelle,su mouillette resta troppo ruvido e sintetico e non rende l'idea delle sue potenzialità.Molto carino anche il packaging.
Perfetto per una serata erotica a tema.

L'ombra di se stesso.La recente riformulazione lo ha alleggerito non di poco.La "botta di gelsomino" è ancora presente,ma svanisce nel giro di un'ora scarsa lasciando spazio ad un fondo simil-vanigliato tanto insulso quanto evanescente.Meglio va sugli abiti,dove la persistenza arriva a più di dodici ore senza macchiarli,motivo "ufficiale"dello schiarimento della versione odierna,a detta del commesso che me lo ha fatto provare.Io ho testato il vecchio Lust,quello di un colore ambrato acceso,quasi rosso,e quello si che ha riempito il vagone del treno sulla strada del ritorno.Peccato, perché finché la ", botta" dura,anche nella nuova versione farlocca che ho acquistato, questo profumo resta un unicum nel panorama attuale,qualcosa di molto sensuale e intrigante, narcotico,sfacciato, se vogliamo.Ho provato a rinforzarlo facendo layering con Musk,ma senza grandi risultati.
Si fa notare,ma con le prestazioni attuali diventa indispensabile il timing nello spruzzarlo,pena perdita sostanziale della "gelsominosita'" cercata.

Comprato a giugno,ho aspettato questa domenica piovosa e freddina per recensirlo.
Concept perfume più astuto che riuscito.
Non ho grande dimestichezza con la nebbia,ma questa fragranza mi sembra che non mantenga in pieno ciò che il nome e l'osceno packaging,autocelebrativo ben oltre ciò che il buon gusto consentirebbe, promettono.
Venendo al sodo,più bruma che nebbia, se proprio devo stare al gioco.Un velo di bruma che si posa sulla pelle irradiandola di sentori umidi di sottobosco .Un viaggio olfattivo meno intrigante e innovativo,meno melanconico di quanto immaginassi,ma comunque sufficientemente emo da indossarlo su una mise dark per una passeggiata nei pressi del cimitero.
Profumo che si fissa bene sulla pelle e dura per ore senza evolvere granché,e questa è la cosa che più fa pensare a una coltre ostinata di nebbia che dura tutto il giorno,nascondendo alla vista i nostri luoghi di vita, rendendoli sottilmente inquietanti anche se li si conosce alla perfezione.
Sillage moderato.
Non mi convince appieno ma non mi sento di bocciarlo.

Caldo, avvolgente, rassicurante,pure discretamente natalizio.Da fan di Nathalie Lorson non posso non apprezzare questa fragranza,anche se il gourmand non è per me.Il nome è forse fuorviante.Il pepe va e viene,ma fa poco piu che la comparsa.Cacao amaro rum e vaniglia sono i protagonisti,ben accordati e mai banali,gourmandosi si ma con sobrietà.Le prestazioni non sono male,resta vicino alla pelle fondendosi bene con la stessa.Adatto ai maglioni di lana con le renne e le sciarpe fatte a mano da scambiarsi sotto l'albero. Durata non male,buon rapporto qualità-prezzo.

Il mio primo profumo.O meglio il primo scelto da me,se cosi si può dire, comprato perché piaceva a una ragazza che piaceva a me.
Non mi ha mai convinto,forse perché le cose con lei non andarono come desiderato,però prima di Acqua di Gio il re incontrastato delle disco era lui,e quindi lo finii,per inerzia più che per convinzione.Non l'ho mai più riannusato fino ad oggi,quando tentato da un operazione nostalgia a basso costo(il mattoncino travel size in circolazione da un tre mesi circa)ho deciso di dargli una nuova chance.Niente da fare,anzi,con gli anni lo trovo peggiorato,
gli agrumi più sparati di quel che ricordavo,e una rapidissima evoluzione in uno skin scent tipo appena usciti di doccia,piuttosto anonimo per i miei gusti.Difficile aggiungere qualcosa che gia non sia stato detto su questo classico moderno,che sta invecchiando piuttosto bene,questo glielo riconosco.Se è in giro da tutti questi anni e ha ancora tanti estimatori c'è sicuramente un valido motivo.Motivo che a me purtroppo sfugge.

Il tè nel deserto di Bernardo Bertolucci sarebbe l'epitome ideale per questa maestosa fragranza.
Viaggi,senso di avventura,moti contrapposti di amore ed estraniazione verso paesaggi e odori che non sentiamo appartenerci ma di cui subiamo il fascino.
Difficile aggiungere altro senza scadere nel trito e ritrito.
Il profumiere che me l'ha fatto provare lo odia,io provo verso Sables sentimenti un tantino diversi.Ergo mi piace parecchio.
Prestazioni solide,non è un mostro di originalità ma può essere un ottima compagnia nelle fredde giornate che ci attendono al varco.

Strepitoso su mouillette,da far girare la testa e tremare le gambe.La vaniglia più squisita mai sentita in vita mia,morbidissima,rotonda,sensuale,invitante,e chi più ne ha piu ne metta.
Sulla mia pelle purtroppo tutto diviene molto più ordinario,e banale,diciamolo.
Niente di che,un modesto solinota piccantino floreale che disattende tutte le promesse fatte su carta.Resta comunque un profumo più che interessante.Se siete amanti della vaniglia,e se la vostra pelle si comporterà diversamente dalla mia avrete trovato qualcosa di eccezionale.

Amabilmente pessimo e molestamente duraturo.Questo obbrobrio smetterà di emanare il suo venefico effluvio solo dopo tre o quattro energici lavaggi della sfortunata parte del vostro corpo che ha avuto la sventura di venire a contatto con esso,e lo farà pure a malincuore.
Un chimicume onestamente ingiudicabile,sul genere Tesori d'Oriente,ma molto più caro e decisamente peggiore.
Da evitare accuratamente,ma se avrete l'ardire di provarlo non dite che non vi avevo avvisato.

Secondo me la piramide riportata non è corretta.
Note di testa:ambroxan
Note di cuore:ambroxan
Note di fondo:ambroxan
Clone di Savauge inferiore in tutti i settori,prezzo compreso.
Ottima alternativa modaiola per un ragazzo che ama l'ambroxan di casa Dior non ha voglia di salassarsi per comprarlo.

Davvero una piacevolissima scoperta.Provato per curiosità derivata dalle recensioni di Fragrantica ne sono rimasto colpito.
Un twist continuo delle note principali,supportate credo da diverse altre che in misura minore contribuiscono a creare l'impalcatura su cui si sorregge questo pezzo di bravura di Ellena.
Fresco,allegro,Le jardin de monsieur Li trasuda stile e classe senza mai appesantirsi.Una passeggiata in un giardino rigoglioso una mattina tersa di mezza estate,col sole che finisce di asciugare dalla vegetazione i rimasugli di una pioggerella notturna.Promosso a pieni voti,entrerà sicuramente nella shopping list della prossima primavera.

Ennesima farloccata dolciastro-chmicheggiante-plasticosa.
Ricorda forse un po K di D&G in testa,poi quasi nulla.Un filo di cipresso ed il solito fondo standard comune al 98% delle fragranze designer di questo decennio.Prestazioni ridicole,tutto troppo tenue ed ovattato,per senrirlo ci vuoke il naso di un blood-hound.
Non amo dare i voti ma qua siamo a zero in originalità due prestazioni e tre in qualita conplessiva.Da annusare e contestualmente dimenticare,cosa piuttosto facile visto che dopo mezz'ora non ne resta traccia.

Versione edp trovata in maniera fortunosa.Mi fa venire in mente il pomeriggio del primo dell'anno, passato in baita,a sorseggiare un the caldo e poltrire davanti al camino acceso mentre fuori infuria il maltempo.
Niente di originale,lo so,ma non riesco a fare di meglio.Ho questo profumo da un mesetto, l'ho provato più volte,mi piace anche, ma purtroppo non ci sento nulla di particolarmente originale.Nulla che mi faccia saltare sul posto.Peccato, perché la genziana non è un ingrediente poi così comune.
Grande somiglianza con un ottimo liquore alla genziana fatto in casa da una mia vicina di casa,discontinuato anch'esso causa difficoltà di reperimento della materia prima.
Buon profumo e buone prestazioni,la sera mi rilassa molto indossarlo prima di leggere un po'.