Ansia
Nel lessico quotidiano il termine ‘ansia’ è divenuto uno dei termini più utilizzati e talvolta impropriamente, dal momento che essa viene spesso confusa con altre emozioni. Oggi, le problematiche legate all’ansia sono tra le più diffuse e possono colpire differenti fasce d’età: infanzia, adolescenza, età adulta, fino alla fascia più anziana della popolazione. Con il termine ‘ansia’ si intende una reazione anticipatoria caratterizzata da preoccupazione, apprensione, paura, manifestazioni fisiologiche e di tensione psicofisica, di fronte ad uno stimolo o a un evento negativo futuro, ovvero che non è realmente presente o che potrebbe accadere. Questo indica come nella società moderna si è molto spesso orientati a vivere in un momento altro da quello presente, in cui si è costantemente iper-affaccendati nel tentare di risolvere o occuparsi di qualcosa di ipotetico, condizionale e che tipicamente assume delle caratteristiche negative. Tra i più diffusi vi è il disturbo d'ansia generalizzata (DAG),caratterizzato dalla presenza di sintomi sul piano psichico e fisico non legati ad un evento o a una situazione specifica, ma appunto ‘generalizzati’. Le persone con DAG si preoccupano in modo eccessivo per qualsiasi cosa e non sempre riescono a risalire alle cause, alimentando, così, il ‘circolo vizioso’ dell’ansia. Le fobie sono caratterizzate, invece, da una paura specifica per un oggetto, un luogo, una situazione. Il disturbo di panico è caratterizzato da ricorrenti attacchi di panico, ovvero preoccupazioni eccessive, modificazioni fisiologiche, associati alla paura di morire e/o di impazzire, ai quali segue un periodo di tempo, in cui persiste la preoccupazione che possano ripresentarsi e avere conseguenze gravi (ad esempio, paura di avere un infarto, di morire).
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