MODICAModica, in provincia di Ragusa è la città delle cento chiese e del cioccolato oltre ad essere patrimonio mondiale dell'umanità dell'Unesco grazie al suo centro storico barocco. Eppure, arrivando in città, molto spesso, il primo monumento che attira lo sguardo del visitatore è un monumento che ha origini medievali: il castello dei conti. La contea di Modica si origina dopo la guerra del vespro e la cacciata degli angioini, con la nomina del governatore Federico Mosca. Nei secoli la contea si espanderà in quanto a potere e prosperità, tanto da essere considerata un regno nel regno. Simbolo di questo potere sarà il castello, edificato sulla collina del Pizzo, uno dei quattro colli che oggi caratterizzano la città iblea. La città di Modica fin dalle sue origini più antiche si è sviluppata intorno a questa collina e gli scavi archeologici vi hanno mostrato fasi abitative risalenti all'età del bronzo.

Originariamente il castello dei conti, realizzato probabilmente già in epoca normanna (il castrum è attestato per la prima volta nella bolla di Anagni del 1255), era dotato di cinque torri e quattro porte ma i terremoti e i lavori di modifica, lo hanno reso in gran parte irriconoscibile sebbene ancora oggi uno dei simboli cittadini sia la più recente "torre dell'orologio" che sovrasta la città dal basamento di un'antica torre. Oltre ad essere una cittadella fortificata che ha visto avvicendarsi il governo delle famiglie Chiaramonte e Cabrera, il castello di Modica era anche il luogo dove si amministrava la giustizia e fu sede della gran corte e delle carceri.

Bassorilievo nel castello dei conti a ModicaDopo lunghi anni di restauro il castello è tornato fruibile al pubblico. Allo stato attuale il monumento viene gestito direttamente dal comune di Modica e l'ingresso è gratuito. La visita guidata al castello dei conti può essere anche richiesta come opzione integrativa nelle visite guidate alla città di Modica con le guide Hermes Sicily.

All'interno del castello è oggi possibile di visitare alcune celle delle antiche carceri dove, sui muri, sono ancora presenti graffiti e disegni lasciati dai prigionieri. I diversi ambienti delle carceri erano divisi per uomini e donne oltre che per i galantuomini. Vi era poi anche una fossa, scavata nel pavimento e con un'unica piccola apertura e che era destinata ai carcerati destinati alla pena peggiore. Quest'area del castello in origine ospitava anche gli ambienti del castellano e del boia e la cappella.

Da questo primo spiazzale un sentiero permette di raggiungere la punta estrema della collina del Pizzo e la torre dell'orologio, dalla quale si ammira  un bellissimo panorama su Modica bassa.

La parte centrale dell'area dell'antico castello e oggigiorno occupata da immobili realizzati in tempi più recenti. Negli ultimi secoli infatti l'area fu utilizzata come sede di tribunale prima e orfanotrofio poi, fino a diventare un contenitore culturale ai giorni nostri.

Nell'ala opposta della fortezza gli scavi archeologici hanno messo in luce le fondamenta delle varie fasi di vita della fortezza, dall'epoca normanna in poi. Tra questi i resti di una imponente torre poligonale e dei dammusi. Una imponente scala metallica, realizzata con gli ultimi lavori di valorizzazione, consente infine di raggiungere il fianco orientale della collina che si affaccia sulla Ingrottamenti sotto al castello dei conticava che un tempo era percorsa dal torrente Pozzo dei Pruni, ove insistono vari ingrottamenti e tunnel. Le grotte presenti sul fianco del colle sono disposte su diverse quote ed hanno diversi nomi tradizionali come, ad esempio le "grotte del conte Ruggero". Sono state censite oltre 460 cavità che sono state variamente utilizzate nel corso dei secoli, dal periodo tardo antico a quello medievale, fino a epoche recenti. Una delle grotte, chiamata la "Pirciata" è addirittura un lungo cunicolo che mette in comunicazione i due versanti opposti del colle.

La riapertura al pubblico del castello dei conti a Modica aggiunge un altro suggestivo monumento nel percorso turistico cittadino che oltre al barocco offre adesso anche tracce antecedenti il terribile terremoto del 1693. Una visita alla fortezza è però sicuramente consigliata anche, solamente, per il magnifico panorama che i terrazzamenti offrono sul centro storico di Modica.