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Voglia di turismo sostenibile: ecco come e dove si viaggia rispettando il pianeta

Oggi si celebra la Giornata Mondiale del Turismo e sempre più viaggiatori vogliono farlo nel rispetto della natura e con soluzioni innovative per ridurre l’impatto sull’ambiente.

di Gianni Rusconi

(Getty Images)

4' di lettura

Oggi si celebra la Giornata Mondiale del Turismo e il tema caldo della ricorrenza è, ancora una volta, la sostenibilità del viaggiare e la ricerca di soluzioni innovative che possano ridurre l’impatto sull’ambiente. L’ultimo Travel Sustainable Report 2023 di Booking.com, pubblicato la scorsa primavera, in proposito parla chiaramente: il 78% dei viaggiatori si è posto l’obiettivo di viaggiare in modo più sostenibile nei prossimi dodici mesi e il 65% chiede agli operatori del settore proposte in linea con tale aspettativa.

Più consapevolezza per i temi green

C’è quindi un approccio più maturo da parte dei consumatori rispetto al prodotto “travel”, sebbene l’incertezza economica stia influenzando in modo significativo le scelte di vacanza a tema green. Un viaggiatore su due, infatti, ritiene troppo costose le opzioni di viaggio che guardano alla tutela del pianeta mentre il 36% si dice disposto a pagare un sovrapprezzo per alloggiare in strutture con una certificazione di sostenibilità.Un numero crescente di persone, secondo il rapporto di Booking.com, è alla ricerca del giusto compromesso fra una scelta di viaggio più consapevole, la necessità di risparmiare e la possibilità di sfruttare incentivi di vario genere per scegliere soluzioni più amiche dell’ambiente. La metà dei viaggiatori oggetto di indagine viaggerebbe in modo più sostenibile potendo approfittare di sconti dedicati mentre il 35% si accontenterebbe di punti fedeltà da utilizzare per ottenere servizi gratuiti o sconti extra sulle piattaforme di prenotazione. Non sempre, però, l’offerta è in grado di incontrare la domanda: il 53% dei traveller ritiene infatti che non ci siano sufficienti opzioni di viaggio sostenibili, il 58% non si fida del fatto che le proposte indicate come sostenibili lo siano veramente e il 45% non sa neppure dove trovare questi tour

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80mila strutture italiane certificate da Booking.com

Come deve dunque cambiare l’industria del travel per soddisfare queste aspettative? Booking.com, per esempio, ha già messo in campo soluzioni come il servizio di prenotazione di taxi al 100% elettrici in 95 città del mondo o la possibilità di confrontare le emissioni di CO2 dei propri voli. Alessandro Callari, Regional Manager Italia, Israele e Malta, conferma in proposito come l’obiettivo della piattaforma sia quello di rendere un po’ più facile per milioni di persone l’intera esperienza di viaggio in chiave green, dall’alloggio all’auto a noleggio, aiutando i viaggiatori a identificare facilmente i soggiorni e le destinazioni che hanno adottato misure per essere più sostenibili. Al momento sono complessivamente 550mila le strutture ricettive che hanno ricevuto da Booking.com il “Travel Sustainable Badge” e di queste circa 78mila sono italiane, con Roma, Milano e Napoli a primeggiare fra le città con il maggior numero di location certificate.

Dal Brasile all’Alto Adige: le destinazioni sostenibili

L’ultimo report sui viaggi green di Booking.com ha messo in fila una serie di destinazioni che presentano le percentuali più elevate di strutture partecipanti al programma Viaggi Sostenibili promosse dalla piattaforma. Fra queste c’è Merano, una delle tante perle dell’Alto Adige, famosa per le virtù terapeutiche delle sue acque termali e i castelli medievali adagiati su colline facilmente raggiungibili con escursioni a piedi e in bicicletta. L’elenco dei suoi pregi green è lungo: agricoltura sostenibile e cucina a km zero, energia rinnovabile prodotta sul territorio, trasporti pubblici e stazioni di ricarica per auto elettriche. Volando in Sud America, invece, è Foz do Iguaçu, al confine tra Paraguay, Argentina e Brasile, la meta ritenuta ideale per gli amanti della fauna selvatica e della natura (quasi) incontaminata della foresta pluviale subtropicale. E poi ancora Santa Marta, nel nord della Colombia, una delle città più antiche delle Americhe, nel cuore della catena montuosa costiera più alta del mondo: qui si trova il Parco Nazionale Naturale Tayrona, un’area protetta dove perdersi fra sentieri immersi nella foresta. Dall’altra parte del globo, in Asia, mirino puntato su Taina, la città più antica di Taiwan, un esempio di smart city che coniuga modernità (il suo imponente parco solare genera energia sufficiente per alimentare più di un milione di edifici) a tradizione, come le antiche case in legno dove sorseggiare un aromatico tè oolong. E poi ancora Hanmer Springs, in Nuova Zelanda, piccola località turistica nella regione di Canterbury, nell’Isola del Sud, con i suoi paesaggi infiniti e le sue piscine termali naturali immerse in un’imponente foresta. Tornando in Europa, infine, un esempio di destinazione sostenibile è invece Salisburgo, città che fa dell’energia rinnovabile e della rete di piste ciclabili un vanto al pari degli splendidi edifici medievali e barocchi del suo centro storico, già dichiarato Patrimonio Unesco.

Le mete italiane del Global Sustainable Tourism Council

Siena è arrivata per ultima, fra le destinazioni italiane ad aver ottenuto la certificazione internazionale rilasciata dall’organizzazione senza scopo di lucro delle Nazioni Unite, ma si è presa il merito di essere la prima località d’arte della Penisola a soddisfare i 17 diversi parametri (i cosiddetti “Sustainable Development Goals”) definiti dal progetto che stabilisce gli standard per lo sviluppo sostenibile e responsabile del settore turistico a livello globale. Siena, come si diceva, è in buona compagnia: si fregiano del titolo del Global Sustainable Tourism Council anche la Valsugana, la prima a conquistarlo già nel 2019, Tarvisio (grazie all’opera del Consorzio di Promozione Turistica del Tarvisiano, di Sella Nevea e del Passo Pramollo) e tre località del Sud Tirolo, e cioè San Vigilio di Marebbe, Alta Badia e Val d’Ega. Il Sud Sardegna, invece, è stato riconosciuta come destinazione sostenibile solo a livello europeo, nell’ambito del sistema comunitario ETIS, per le sue politiche green e le azioni svolte a favore del territorio.

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