Il Tirreno

Livorno

Ladro rincorso dal titolare di Crudomania: stava rubando una tv da 55 pollici

Stefano Taglione
Il ladro ripreso dalla telecamera di Crudomania
Il ladro ripreso dalla telecamera di Crudomania

Livorno, braccato dal responsabile Stefano Borlandi ha abbandonato il televisore in via Carlo Meyer: "Secondo colpo in 15 giorni"

05 febbraio 2020
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LIVORNO. Ha scelto il ristorante sbagliato in cui rubare. Anche perché il titolare Stefano Borlandi abita proprio sopra. È una scena surreale quella a cui il proprietario del “Crudomania....Griglia Fritto & Crudite” di via Meyer ha assistito alle tre e mezzo della notte fra martedì 4 e mercoledì 5 febbraio, quando in pigiama ha rincorso un ladro che cercava di portare via un televisore da 55 pollici ancora imballato.

Poco prima aveva forzato un’anta dell’ingresso del locale, riuscendo ad aprirlo. Si è intrufolato dentro, attivando l’allarme. «Ho sentito un rumore fortissimo, poi ho acceso il cellulare per collegarmi alla telecamera – racconta Borlandi – vedendo quest’uomo in azione. Dalle immagini, si nota chiaramente, è un giovane nordafricano. Ho il sospetto che sia fra gli occupanti dell’ex deposito Atl qua vicino. Altrimenti dove poteva portarla quella tv così grossa, sottobraccio?».

Il titolare lo ha rincorso mentre era al telefono col 113. Poi il malvivente per guadagnare la fuga ha lasciato lì il televisore. Immediato l’intervento sul posto della Squadra volante dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della polizia di Stato, guidato dal commissario Claudio Cappelli, con gli agenti che hanno effettuato il sopralluogo nell’attività commerciale. «Sono convinto che il degrado della zona e i furti nascano dall’ex deposito degli autobus occupato e abbandonato – prosegue Borlandi – quindi urge una riqualificazione. Queste persone, ogni santa mattina, gettano i rifiuti nei miei bidoni e in quelli dei condomini. Non si può andare avanti così. Quindici giorni fa ho già subito un furto, con un malvivente che mi ha spaccato la vetrata fuggendo con 300 euro di fondo cassa. In quell’occasione chiamai i carabinieri, stavolta la polizia».
 

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