Patrizia Masi’s Post

Mia moglie esce alle 7.40 di casa per andare in ufficio. Tra le 7.40 e le 9 devo svegliare, nutrire, lavare, vestire e portare in tre scuole diverse tre maschietti di 4 anni, un anno e mezzo e 5 mesi. Se ho call prima delle 9 in genere le faccio mentre porto i bambini a scuola (perché sono bravi e allora stanno zitti e ascoltano). Poi tra le 12.35 e le 13 devo andare a prendere il più piccolo (che non è mai contento di vedere me, preferirebbe chi ha il latte, non la barba). Poi preparare da mangiare qualcosa per me e la mia signora che rientra intorno alle 13.45 ("orario allattamento"). Se il bimbo piange finisce che mangio mentre lavoro, o che tardo. Se poi mia moglie ha commissioni il pomeriggio, mi faccio le riunioni tenendo il bambino fuori webcam e, se piange, sto sempre in muto e annuisco come un ebete per far capire che capisco. Questo perché io credo che mia moglie debba poter fare carriera. Quindi la cosa più semplice che mi viene è di prendermi un 5% di tutto lo sbattimento che lei si fa a gestire i cuccioli tra scuola, dottori, notti e burocrazia (ed è ancora troppo poco). Secondo me, per ridurre un pochino le discriminazioni verso le donne sul mondo del lavoro, abbiamo bisogno di papà che facciano i papà. Che siano altrettanto "difficili" da assumere delle mamme, che abbiano altrettanti delicati compiti extra lavorativi. Che siano meno efficaci non perché meno capaci, ma perché più intensamente impegnati. E però intanto ringrazio chi aiuta! Perché sottolineo che non potrei mai fare tutto questo senza il sostegno straordinario dei miei colleghi e dei miei dirigenti. È proprio vero che "per allevare un bambino serve un villaggio". Nel 2022 mi viene da dire che "per allevare un bambino serve un'impresa". Senza di loro la mia famiglia non sarebbe possibile. I miei figli sono un po' anche figli loro.

Il risultato rischia di essere una magra e vana vittoria senza una legge in Parlamento! Certamente sull’On.Mandelli cadono i sospetti,come sottolinea l’articolo, della precedente bocciatura in Commissione Parlamentare.Interessi particolari e privati,quelli di un titolare,contro gli interessi di categoria,nonostante il ruolo di Presidente Fofi,utilizzando il mandato di deputato al Parlamento.I servizi sanitari sono dei cittadini/elettori e non un vantaggio di farmacie in cerca di “fortuna”.Il centrosinistra,On.Bersani,pone da anni il problema della liberalizzazione delle farmacie,utile ai titolari dopo la legge 124/17,ed al sistema sanitario.On.Mandelli,lei,probabilmente,non sente la responsabilità degli elettori,essendo stato eletto con le liste bloccate in un partito,Forza Italia,che perde consensi da anni!On.Mandelli,la politica è altro e l’Italia ne ha urgente bisogno! Si dimetta da deputato,lo faccia per il Paese,per il futuro delle farmacie e dei farmacisti!Faccia qualcosa di sinistra, quelle di destra le vengono male! #farmacisti #farmacia #fofi #federfarma

Notizia Fresca e buona!!! CS – Tamponi nelle parafarmacie, il Consiglio Regionale approva mozione M5s. Il voto segreto affossa la maggioranza. Gregorio Mammì (M5S): «L’approvazione di questa mozione è un enorme successo per il Movimento Cinque Stelle. Ho chiesto al governo regionale di attivarsi al fine di aprire anche alle parafarmacie e agli infermieri libero professionisti, che già privatamente fanno tamponi senza poterli registrare, l’accesso al sistema regionale di gestione dei tamponi. Ritengo si tratti di soluzione semplice e immediatamente realizzabile, dal momento che all’interno delle parafarmacie lavora personale con il medesimo percorso di studi e la medesima preparazione, di quello che lavora all’interno delle farmacie. La Giunta ha tentato di difendere una visione politica miope che piega le Istituzioni ad interessi che non sono quelli dei cittadini, ma di una precisa categoria. Ringrazio i colleghi Consiglieri per aver votato nell’interesse dei cittadini, arrivando a sconfessare la loro stessa maggioranza». Con 30 voti favorevoli e 26 contrari il Movimento Cinque Stelle manda sotto la maggioranza. Il Consiglio Regionale ha approvato, con parere contrario della Giunta regionale, la mozione del Consigliere Gregorio Mammì: “Ampliamento delle attività di rilevamento dei contagi da Sars-Cov-2”, che chiedeva al governo regionale di attivarsi, assumendo ogni iniziativa di competenza, al fine di aprire alle parafarmacie e agli infermieri libero professionisti l’accesso al sistema regionale di gestione dei tamponi. Dott. Davide Giuseppe Gullotta Presidente Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane cell. 3299854474 Questa e' un'intervista di Ieri: https://lnkd.in/eYxEZCfG

Lo stiamo urlando e dicendo a tutti. E' INDECENTE E VERGOGNOSO che in un momento di crisi i farmacisti delle Parafarmacie vengano esclusi, e questo solo per meri interessi lobbistici. Vergogna a quei partiti che hanno bloccato gli emendamenti che avrebbero permesso di effettuare i tamponi anche ai farmacisti di Parafarmacia. Vergogna ad una lobby che pur di ostacolare "i colleghi della Para" danneggia i cittadini costretti a lunghissime file. Vergogna all'inazione di chi sta al governo e non fa nulla. Dott. Davide Giuseppe Gullotta Presidente Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane cell. 3299854474 https://lnkd.in/di3iDxpB #tamponiparafarmacia #tamponi #parafarmacie

Breve aggiornamento sull'attuale situazione e sull'emendamento per poter effettuare i tamponi anche in parafarmacia. Ieri intervista su #MimandaRai3, sarà trasmessa questa Domenica Mattina alle 10:00. Stiamo seguendo giornalmente l'iter dell'emendamento presentato dal Senatore Castaldi e dalla Senatrice De Petris.(quello che ci permetterebbe di effettuare tamponi in parafarmacia). Nel video info e aggiornamenti. Dott. Davide Giuseppe Gullotta Presidente Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane Cell. 3299854474

Mia intervista su RTL 102.5 Sulla questione tamponi e servizi in parafarmacia non molliamo. Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane e #MNLF da tempo si muovono contro questa assurda esclusione che sta danneggiando non solo i farmacisti di parafarmacia ma sopratutto i tanti cittadini costretti a tempi di attesa enormi per un tampone. #fnpi Dott. Davide Giuseppe Gullotta Presidente Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane Cell. 3299854474

Se le farmacie non ce la fanno più, se non riescono più a trovare spazio per i loro clienti, mi chiedo perché non svestire i panni di filantropi e coinvolgere anche le parafarmacie? Vorrei ricordare che nelle parafarmacie lavorano colleghi preparati che sicuramente potrebbero dare un grosso contributo per risolvere questo sovraccarico di lavoro delle farmacie. D’altronde i tamponi oramai li fanno tutti, quindi se li può fare la casalinga della porta accanto o il gestore del chiosco di bibite, nulla osta che li possa fare il farmacista in parafarmacia soprattutto in questo momento in cui c’è bisogno dell’aiuto di tutti per uscire dall’emergenza.

🔴 L'attuale situazione non è più tollerabile. I farmacisti di parafarmacia sono discriminati sotto ogni aspetto. Prima con i vaccini...( ad oggi sono ancora troppi i farmacisti di para che chiedono di essere vaccinati e attendono risposte)... ora con il farmacista vaccinatore solo in Farmacia. Infine il corso fad per farmacista vaccinatore riservato solo ai farmacisti di farmacia. Una politica che sta favorendo il luogo piuttosto che il professionista che vi lavora(tante parole sul rinnovo del contratto dei farmacisti dipendenti... ma ad oggi nulla). Tutto questo alla faccia dei politici di sinistra che stanno al governo, che si presume dovrebbero difendere i lavoratori e l'equità. Roberto Speranza se ci sei batti un colpo, se ci sei fai qualcosa di sinistra. Ps. Un Grazie a Paolo D.Moltoni per il grande lavoro che sta facendo. Dott. Davide Giuseppe Gullotta. Presidente Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane. 📲 Cell. 3299854474 https://lnkd.in/gHZApvD