TUTTO IN VALD’O LA VINERIA LETTERARIA
Sarà inaugurato domani, nel cuore della provincia senese, un nuovo spazio che mette insieme varie esperienze culturali e generazionali «Il nostro è un luogo di creatività dove leggere, mangiare, bere, stare insieme»
Passi dalla strada principale di San Quirico d’Orcia (via Dante Alighieri) e al numero 81 — da qualche giorno — è impossibile non notare il lento via vai di falegnami, fabbri, gente che porta pacchi di libri, bottiglie di vino, giornali. Ma cosa succede in queste stanze che un tempo ospitavano la bottega di un fotografo? «Qui sta per aprire Vald’O, la vineria letteraria della Val d’Orcia».
Antonio Cipriani, Valentina Montisci e Pancrazio Anfuso sono le menti e le braccia di quello che sarà soprattutto un luogo di incontro e creatività «dove leggere libri e riviste, comprarli, bere un caffè o un bicchiere di vino. Dove vedere una mostra, ascoltare un artista, lavorare insieme, dare gambe e professionalità a nuove idee editoriali». Da domani alle 18, dunque, si spalancheranno le vetrate di Vald’O: il bancone, le luci, i tavoli gli sgabelli sono frutto del lavoro di artigiani locali. In quell’occasione sarà presentato anche il primo progetto, fresco di stampa: Magnifica Terra vol.I, una guida alternativa alle bellezze della Val d’Orcia «La nostra — spiega Valentina Montisci, giornalista e fotografa che, con Antonio Cipriani, ex caporedattore de l’Unità e direttore di Epolis e DNews, ha già dato vita a progetti editoriali-artistici come Emergenze e Edicola 518 — è innanzitutto una redazione dove sviluppare idee visionarie, una bottega rinascimentale dove l’incontro tra culture e generazioni diverse crea continuamente lo spirito innovativo, necessario per sfidare le consuetudini e l’obbedienza». Al centro di tutto ottimo vino, cibo tipico di questo lembo della provincia senese e una libreria incentrata sulle case editrici indipendenti, con riviste da tutto il mondo. «Oggetti preziosi, che dimostrano come la carta non sia morta. C’è ancora vigore e invenzione nell’editoria. E sui nostri scaffali si potranno toccare e sfogliare le chicche più interessanti».
Valentina è originaria della Sardegna, Antonio è romano e sono arrivati a San Quirico
d’Orcia da più di un anno per «cambiare vita» e dare nuova linfa al loro progetto culturale e di vita: «Il nostro è un attraversamento lento, di cura e attenzione, di scrittura e immagini che passa dal paesaggio, dalle campagne e dai boschi, dagli orizzonti spettacolari tra La Foce e Radicofani, dalla terrazza di Castiglione a Pienza. Poi Campiglia, Monticchiello e più distante Montepulciano, fino alla bellezza assoluta di San Quirico».
L’obiettivo? «Costruire un progetto corale che possa portare questa realtà fertile al centro del mondo. Non come cartolina, ma come cantiere creativo, come luogo di sperimentazione umana, artistica e culturale».